Otto squadre puntano al successo nellimminenle campionato di calcio

Otto squadre puntano al successo nellimminenle campionato di calcio Si inizia domenica la einquantasettesima edizione del torneo di serie A Otto squadre puntano al successo nellimminenle campionato di calcio I maggiori favori alla Juventus - L'Inter trasformata dai sistemi del nuovo tecnico Herrera - Anche Fiorentina, Milan, Roma, Napoli, Sampdoria e Bologna sembrano in grado di lottare per i primi posti in classifica Questo Campionato di Seria A che comincia domenica •— i1 cinquantasettesimo della serie — si presenta interessante per le aspirazioni, apertamente dichiarate, di tutta una quantità di contendenti, e per la rinnovata veste conseguentemente assunta dalle formazioni che le rappresentano. La prestazione fornita dalla Juventus nella scorsa stagione — vittoria con largo margine di punti in campionato, e vittoria, recentissima questa, nella Coppa Italia — ha fatto nascere una quantità di appetiti, o per lo meno agli appetiti stessi ha dato risveglio ed incentivo. Più di una mezza dozzina di sodalizi puntano decisamente a quel grande traguardo che è la conquista del primato. Le squadre dalle aspirazioni degne di rilievo sono, più o meno, le seguenti: la Juventus, naturalmente, l'Internazionale la Fiorentina, il Milan, la Roma, il Napoli, la Sampdoria, il Bologna. « In primis et ante omnia >, la Juventus, naturalmente, come si è detto. Del titolo è la detentrice. Ha confermato la sua potenza proprio di questi giorni. Non ha avuto necessità di apportare grandi modificazioni alla sua formazione. Elemento più elemento meno, è rimasta all'incirca quella della stagione passata. Dalla costanza in questa sua linea di condotta, trae in questo momento tutti i vantaggi. Ha due giuocatori soli in squadra, che si possano definire come anziani: Boniperti e Cervato. Due giuocatori, il cer vello dei quali rende altrettanti servizi alla compagine quanto le gambe e la mobilità dei rimanenti. Non le si possono negare i favori del pronostico. Avrà, quest'anno, la vita più dura dell'anno scorso. Per la ragione che già è stata detta: quella per cui essa è diventata, ora più che mai, la squadra da battere. Ovunque essa vada, chiunque essa incontri troverà battaglia aperta. Dovrebbe avere in sé i mezzi per risolverlo con successo, il complesso dei problemi che presenta il Campionato. Per questo anche, v'è da augurarle che quel coreografico realizzatore che risponde al nome di Sivori si rimetta presto completamente da quel noioso malanno che è lo strappo inguinale che lo persegue. Al secondo posto fra i pretendenti, noi saremmo propensi a mettere l'Internazionale di Milano. Anche questo sodalizio non ha modificato in modo notevole la struttura della sua compagine. Giuocherà praticamente cogli stessi uomini della stagione scorsa. La novità, che le fa concedere la precedenza su altri concorrenti, risiede nella guida della squadra. Un condottiero duro, energico, volitivo, imperioso nei modi di agire, ha assunto il comando della medesima. Un condottiero che si è fatto un gran nome in Spagna. Appunto per i suoi modi di fare. Opera essenzialmente, questo uomo, in un campo che offre, da qualche tempo, un margine di successo, più che discreto a chi vi si vuol dedicare: quello della volontà e dell'impegno totalitario dei giuocatori in tutte le partite. Un campo che può trasformare una squadra. Vuole quello che vuole, l'interessato. E, che egli abbia fiuto per discernere le difficoltà che si possono frapporre al suo lavoro — fin dal loro na- a o scere queste — è stato dimostrato, proprio recentemente, dall'allontanamento di persona che della navigazione subacquea era da tempo un vero specialista. In una società del tipo dell'Internazionale, molto dipenderà dall'esito dei primi passi nella competizione. Subito dopo, noi daremmo la precedenza ad una unità che ha scelto sistemi opposti a quelli dell'Internazionale, per emergere: la Fiorentina. Questa ha, in un certo qual senso, rivoluzionato i suoi quadri, nell'intervallo fra una stagione e l'altra. Ha ceduto dei giuocatori dal gran nome: nomi da squadra nazionale. E ne ha acquistati altri. Diciamo una verità, asserendo che parte dei nostri giudizi favorevoli alla squadra viola sono una conseguenza, emanano cioè dallo spettacolo che essa ha offerto domenica scorsa a San Siro, nella finale della Coppa Italia. Si trovava alla sua prima uscita in formazione com-l pietà, ed aveva a che fare con un grande avversario, la Juventus. La prova sostenuta in tale occasione è stata egregia, senza alcun dubbio. Essa, la Fiorentina, che sta ancora cercando rinforzi oltre frontiera in questo momento, dovrebbe — potrebbe per lo meno — recitare una parte di primo piano nel torneo che sta per avere inizio. Il Milan pure si presenta in gran parte in veste nuova quest'anno. Ha dimesso Schiaffino, ha lasciato andare da tempo Grillo, ha fatto largo posto ad elementi giovani: si basa essenzialmente su Liedholm come coordinatore e su Altafini come realizzatore. I sondaggi di pre-campionato hanno fornito conclusioni fra di loro contrastanti in quanto alla consistenza dell'undici. Noi questo Milan non lo abbiamo ancora visto alla prova, in que sta stagione. Lo consideriamo ancora sempre come apparte nente al gruppo delle squadre dì testa, essenzialmente basan doci sul suo passato e sulla sua esperienza. Le rimanenti quattro squadre, Roma, Napoli, Sampdoria e Bologna hanno, in un modo o nell'altro, cambiato veste anch'esse per il campionato 1960-61. Qualcuna ha fatto anche grossi sacrifici, ammetten do in termini abbastanza chia ri di puntare allo scudetto: vedasi il Napoli. Il lotto intero è atteso con curiosità alla prò va. Non meraviglierebbe se fSsbspTs?hbnaa fra le quattro, quella che offrisse alla prova pratica il miglior rendimento fosse la Sampdoria, unità organica, ben inquadrata e che la stagione scorsa ha finito per fornire buona prova. Abbiamo parlato di otto squadre. Le partecipanti sono diciotto, di cui tre sono neo promosse alla categoria maggiore. E' fra queste ultime il Torino. Non mancherà occasione di parlare di tutte quan- ?p tt„ ™,to»f£l..«I IS"h« 3L S™t«.^nn"be che fosse riservato a ognu-no dei contendenti. Un v%stoal sole, nell'orizzonte sereno che, di tutto cuore, auguriamo al nuovo Campionato che, da fine settembre, ci accompagnerà fino al mese di giugno del prossimo 1961. Vittorio Pozzo

Persone citate: Altafini, Boniperti, Cervato, Herrera, Liedholm, Schiaffino, Seria, Sivori, Vittorio Pozzo