Oggi Juventus-Fiorentina per la finale della Coppa

Oggi Juventus-Fiorentina per la finale della Coppa Si riapre la stagione caieistioa oon un confronto di alto interesse Oggi Juventus-Fiorentina per la finale della Coppa Nella partita di Milano, i juventini cercheranno di conservare il Trofeo, già vinto nella scorsa stagione - Saranno presenti anche i calciatori militari Castelletti e Da Costa tra i viola e Stacchini tra i bianconeri - Completamente rinnovata la squadra toscana • Attesa per la prova di Sivori - A Roma Lazio-Torino per il terzo posto Verso nuovi primati In caso di vittoria la Juventus sarebbe la prima squadra ad aggiudicarsi per due volte consecutive la Coppa Italia L'idea della Coppa Italia sta facendosi strada nell'ambiente calcistico nostro. E' una idea buona, sana, sportiva, redditizia, che da noi, anni fa, aveva incontrato ostilità. Non se ne sa il perché: forse per una delle megalomanie di tanti, forse per chissà quale timore di concorrenza nei riguardi del campionato. Per la sua natura stessa, la Coppa non costituisce un doppione del Campionato. Essa vive di vita florida e rigogliosa in tanti e tanti paesi proprio accanto al Campionato della Lega. Quest'ultimo è una prova di regolarità: il suo esito è la somma dei tanti risultati ottenuti nel corso della stagione, una volta in campo proprio e l'altra in casa dell'avversario. Sia chi vince come chi perde, non può attribuire merito o fare colpa a fortuna od a disdetta Ognuno ha tempo ed occasione, nel corso della lunga contesa, di riprendersi da- gli infortuni o dagli eventuali passi falsi. Il Campionato della Lega esprime dei verdetti che sono la giustìzia personificata. Il regolamento della Coppa parte da tutt'altri principi. SI basa sull'estrazione a sorte degli accoppiamenti e sulla eliminazione diretta di chi perde. Basta rimanere sconfitti in una gara, a qualunque stadio della competizione, per venire estromessi dalla medesima Qui comanda il caso, il vantaggio di un campo Invece di un altro, la buona o la cattiva dì sposizione dei giuocatori, la fortuna o la sfortuna del momento. Col favore delle circo stanze il gigante può crollare davanti al pigmeo, senza possibilità alcuna di risollevarsi. Il contrasto del sistema di conduzione con quello della Lega è evidente: e stridente anche. Nella Coppa, è quella che gli inglesi definiscono come la « sovrana incertezza del giuo co », quella che trionfa. Trova rispondenza nel carattere e nel temperamento del pubblico nostro, la Coppa. Non dispiace a nessuno, dopo che il Campionato ha messo In rango i contendenti e li costringe a segnare il passo domenica per domenica, vedere il capo lista od altra squadra qualun que che vada per la maggiore, sfoderare ogni sua più recondita risorsa in una gara sola per non venire masso alla porta senza complimenti. E' una variante che attrae e che piace. In Inghilterra, in Francia, in Spagna, la Coppa ha finito, da tempo si può dire, per attrarre maggior pubblico e per interessare maggiormente di quanto non faccia il Cam¬ pionato. La Coppa offre l'attrattiva dell'inaspettato, dell'improvviso, del decisivo ad ogni passo. Là Finale della Coppa è, sempre all'estero, circondata dal fasto delle cose grandi e solenni. Si disputa nella Capitale, davanti a gran folla, ed il premio viene ogni volta presentato al vincitore dal Capo del Governo o da altra altissima autorità. Speriamo che anche da noi si giunga, fra non molto, a tanto. La Coppa che da noi ha vissuto di vita grama dapprima, e poi fra il disinteresse dì molti, è entrata da qualche tempo, come già detto, nelle consuetudini e nei favori del pubblico. Quest'anno il caso ha voluto che la Finale contrapponesse il primo al secondo classificato del Campionato della stagione precedente. Perché va ricordato che, eccezionalmente, questa Finale di Coppa, pur giuocandosi ancora all'inizio del 1960-61, fa parte ancora del 1959-60. Uno sfasamento dovuto a necessità superiori. Ma uno sfasamento che ha il vantaggio di costituire quasi una occasione di rivincita alle due squadre, prima dì iniziare una nuova fatica. Juventus e Fiorentina l'una di fronte all'altra offrono l'occasione a quelle che sono state le nostre due compagini maggiori di una controprova diretta delle loro prestazioni. , Per la Juventus, l'alloro è allettante. Anche per circostanze speciali. Se vince, essa eguaglio la prova del Torino, che nella stagione 1942-43 riportò i due titoli, Campionato e Coppa. Se vince, consolida la sua posizione di primatista in Coppa arrivando al quarto successo, mentre già primatista in modo assoluto lo è in Campionato. Se vince, essa sarà la prima unità italiana che avrà riportato la Coppa in due stagioni consecutive. Vè motivo sufficiente per impegnarsi a fondo. Se il maltempo vorrà compiacersi di cessare di infierire, la manifestazione dovrebbe richiamare un pubblico da partita internazionale. Contemporaneamente, va ricordato, si svolgerà a Roma un'altra Finale: quella fra il Torino e la Lazio per l'assegnazione del terzo e del quarto posto nella Coppa stessa 1959'60. Su due gradini diversi della competizione, le due squadre torinesi sono chiamate ad incontri di alta importanza e grande impegno. Vittorio Pozzo L'ex-romanista Da Costa guiderà l'attacco della Fiorentina contro

Persone citate: Castelletti, Da Costa, Sivori, Stacchini, Vittorio Pozzo