Morti, dispersi, crolli, paesi e campi allagati per la piena dell'Oglio, dell'Adige e dell'Adda

Morti, dispersi, crolli, paesi e campi allagati per la piena dell'Oglio, dell'Adige e dell'Adda Tragico bilancio di tre giorni ili maltempo in Lombardia e in Veneto Morti, dispersi, crolli, paesi e campi allagati per la piena dell'Oglio, dell'Adige e dell'Adda In Val Camonica le vittime sarebbero 13 -Due giovani in Val Rendena inghiottiti da una voragine ■ Un cadavere pescato presso Trento Due scomparsi in Valtellina-Il nubifragio provoca due incidenti mortali nel Bergamasco ■ Interrotte la statale dello Stelvio e la ferrovia Merano-Bolzano • Ponti distrutti - Una ventina di centri isolati - Case sventrate, linee telegrafiche abbattute - Drammatici salvataggi ro~ tredici. Brescia, 17 settembre, II bilancio del nubifragio che per quasi tre giorni si è scatenato sul Bresciano sta assumendo proporzioni disastrose. Le vittime umane sarebbeI danni più gravi si registrano nella valle Camonica, dove l'Oglio ha allagato 33 chilometri di vallata provocando danni per circa sei miliardi e isolando una ventina di centri grossi e piccoli. Sono crollati tre ponti lungo la statale 42, che è interrotta in più punti. L'interruzione più grave è a Sonico, dove la^ strada è stata spazzata, via per oltre un chilometro. Nell'abitato di Darfo l'acqua è alta oltre due metri e alcune case sono state sgomberate. Il violentissimo nubifragio ha completamente paralizzato le comunicazioni in tutto ' il territorio. Anche le notizie riguardanti le zone limitrofe della città sono pervenute con\ molta difficoltà, spesso interrotte per l'esigenza di coordi-, nare l'opera di soccorso suol-' ta dalle forze dell'ordine immediatamente mobilitate dalle autorità provinciali. La prima di queste segnalazioni frammentarie è pervenuta da Castelmella, dove l'abitalo è rimasto completamente allagato sino dlle ore dodici di ieri, causa lo straripamento del Metta. La situazione in valle Camonica è^peggiorata in queste ultime ore. Nel paese di Loveno, in vai di Paisco, e precisamente in località Case, una frana investiva una casa e metteva in pericolo il bestiame ivi ricoverato. Una ventina di uomini accorrevano per portare aiuto, ma la caduta d'una seconde frana faceva crollare il fabbricato seppellendo gli operai Sono stati estratti dieci feriti, di cui cinque gravi; altre tredici persone sarebbero morte e sono ancora sepolte dalla frana. Però, mancando le comunicazioni dirette, non'è possibile avere notizie precise. Un elicatterò militare, espressamente venuto da Milano, ha tentato il trasporto dei feriti all'ospedale di ,Breno in quanto Iq 9ttadH..pe.r,.fmella località è interrotta: data l'ora tarda,è riuscito a trasportarne sol-tante uno, mentre gli altri duattro più gravi sono stati fatti proseguire con automezzi per l'ospedale di Tirano, in Valtellina. La notizia dei morti e del crollo, è stata possibile assumerla appunto dal ferito ricoverato a Breno. Edolo, dall'altra notte, sta passando ore drammatiche. Il tratto di strada che dalla piazza del paese porta alla circonvallazione, è già in gran parte asportata dalla/'violenza delle acque e con la strada sono sparite anche le piante che la fiancheggiavano. Anche nella zona dei fabbricati della via centrale il terreno frana continuamente e paurose, brecce si apror no nei muri degli edifici. Le linee telefoniche sono comple¬ tornente interrotte con Brescia ed Edolo è completamente isolata dalla bassa valle. Il fiume Oglio, nella zona di Malanno, ha attraversato la strada nazionale investendo la cantoniera e percorrendo. per tre chilometri tutta la zona destra della valle, allagandola completamente. Il coVrnnme.nto con Cedegolo può rssere mantenuto soltanto attraverso la strada montana di Garda di Sonico. La zona prrsenta uno spettacolo desolante I fiumi Serio, Adda ed Oglio crescono rapidamente nel Cremonese a seguito dei nubifragi e dei successivi violenti temporali abbattutisi nella notte scorsa. Il Serio ha super, rato di 3 metri il segnale di guardia. Oltre 200 ettari di terreni sono stati invasi dalle acque. Sei cascinali ed un allevamento di suini sono rimasti allagati Sul luogo si sono portati i vigili del fuoco di Cremona, Soresino e Crema, nonché il prefetto con altre autorità. Anche l'Oglio ha superato di circa un metro il segnale di guardia, invadendo terreni; il fiume continua a crescere. L'Adda si sta lentamente ingrossando. Per questo fiume si prevedono comunque i massimi livelli per la giornata di domani. Anche il Po cresce rapidamente. Ad alcune decine di milioni sono fatti ascendere i danni causati dal nubifragio abbattutosi nella notte sulla provincia e il cui epicentro è stato la zona di Castelleone. Trento. 17 settembre. Violenti nubifragi e temporali scatenatisi nelle prime ore di stamane sulle valli trentine hanno provocato danni per oltre un miliardo di lire: sono state interrotte linee ferroviarie, strade statali, elettrodotti, linee telefoniche e telegrafiche; paesi e campagne sono stati allagati per lo straripamento dei fiumi e torrenti; numerose sono le frane. Purtroppo anche il bilancio di vittime umane è tragico: tre morti soltanto nella provìncia di Trento. In valle Rendena alcuni ponti sul Sarca sono stati travolti dalla furia delle acque. Nelle vicinanze di Spiazzo, due giovani contadini, Giacomo Masè di 21 anno e Mansueto Alimonta di 16, mentre stavano osservando la piena del fiume, sono stati inghiottiti da una voragine apertasi improvvisamente sotto i loro pesinsg piedi per l'erosione dell'acqua e, precipitati nei gorghi, sono stati travolti dalla corrente impetuosa e trascinati lontano. I loro cadaveri non sono stati finora ricuperati. Altri giovani che da un ponte sfasciatosi per l'urto di alcuni grossi tronchi d'albero contro i piloni erano piombati- nelle acque limacciose, sono riusciti ad aggrapparsi ad alcune travi e a mettersi in salvo. In località Campotrentino, alla periferia di Trento, è stato tratto a riva dalle acque dell'Adige il cadavere di un uomo dell'apparente età di SO anni, che finora non si è potuto Identificare. Nella zona più meridionale del TremMo, tra Ala e Avio, il-•torrente Valle fredda^ uscito dagli argini, ha trascinato a valle una enorme quantità di materiale detritico e di acqua asportando per un tratto di 300 metri la strada nazionale Trento-Bolzano e ■'- ostruendo per vasto tratto i binari della linea ferroviaria del Brennero, che è rimasta interrotta dalle alle 10 di stamane. I treni sull'importante linea internazionale, bloccati per cinque ore, hanno ripreso il traffico nel tardo pomeriggio, mentre la statale permane interrotta e il transito degli autoveicoli viene dirottato su una deviazione secondaria. La statale Verona-Trento è rimasta a lungo interrotta per frane ed allagamenti anche nei pressi di Mattarello, alla periferia di Trento Madonna di Campiglio è completamente isolata dalle acque in seguito al crollo di numerosi ponti e cadute di frane sulle strade. A Bosentino un fulmine si è abbattuto sulla casa di proprietà del sindaco dott. Janeselli, appiccandovi il fuoco. Squadre di pompieri accorse da Trento sono riuscite a domare l'incendio che minacciava di estendersi a tutto il paese. Un'altra folgore si è abbattuta su una casa colonica in frazione di Migazzone, incendiandola completamente Sette famiglie si trovano senza tetto. In Valsugana alcune case coloniche sono semisommerse a sud di Borgo dalle acque del Brenta, che ha rotto gli argini in varie l^alità. Due case sono crollate a Sarche, ma per fortuna non si deplorano vittime. Il livello del lago di Caldonazzo è aumentato straordinariamente e le acque si sono riversate nella località'balneare di San Cristoforo allagando alcune case. Per l'ingrossarsi dei torrenti che dalle montagne si buttano nell'Adige, il fiume questa mattina ha rotto gli argini presso Merano, allagando alcune migliaia di ettari di terreno, abbattendo un grosso ponte ed isolando decine di case d'abitazione. La .strada nazionale dello Stelvio è rimasta interrotta, come pure la ferrovia Merano-Bolzano. Tutto il raccolto di frutta di una vastissimo zona è andato completamente distrutto. Impossibile per il momento fare un calcolo, sia pure approssimativo, dei danni, anche perché le acque del fiume continuano ad uscire dalla grossa falla. Le stazioni ferroviarie dei due paesi di Sinigo e Postai, che si trovano al centro dell'alluvione, sono rimaste isolate e semidistrutte. Tutte le linee telefoniche del fondo valle sono interrotte e i telefoni funzionano con linee di emergenza. Una visione della periferia di Crema, dove vasti allagamenti sono stati provooati dalla piena del Serio (Tel.)

Persone citate: Giacomo Masè, Loveno, Sarca, Trento Madonna