Alle trepide alunne delle magistrali domande su Dewey, Carlo Marx e Foscolo

Alle trepide alunne delle magistrali domande su Dewey, Carlo Marx e Foscolo Alle trepide alunne delle magistrali domande su Dewey, Carlo Marx e Foscolo Prima giornata degli orali agli esami di riparazione - Una richiesta imbarazzante: « Lei è d'accordo con Marx? » - Lezione di morale e di virtù alla prova d'italiano Sono incominciate ieri le prove orali per i candidati all'abilitazione magistrale. Gli esami nella sessione di giugno-luglio avevano avuto risultati poco lusinghieri: su 486 candidati per la maggior parte ragazze, appena 139 orano stati promossi (pari al 28.7%: la più bassa percentuale di tutti i tipi di scuola), 101 respinti, 246 rimandati in una, due o tre materie. Non si era mai avuta una così forte selezione. In una sola classe si erano avute 24 studentesse rimandate in latino: un padre faceva osservare in una lettera a La Stampa che era lecito aver qualche dubbio su] come quella materia era stata Insegnata. Con il latino le materie più difficili erano state italiano, pe- ^agoglo. matematica. Ier| niaUina abbiamo trovato l(. 'andidate in t™pida aUesa- Era- no nervose. «Ho una fifa matta i miei, se non sono promossa, mi ammazzano. Finisce male, lo pre vedo » Una amica voleva consolarla: «Non far la stupida; hai studiato tutte le vacanze come una violina. Io si che dovrei aver fifa, ma me ne infischio ». Abbiamo seguito, passando di commissione In commissione, alcune prove Per pedagogia era interrogata una ragazza blonda con i capelli corti alla Delia Sca ìla. Il professore le ha chiesto se era stata al mate, se aveva avu to modo di ristudiare la materia, se si sentiva preparata Come autore portava l'americano Dewey. La domanda era sull'importanza del lavoro, secondo quell'autore, nella educazione dei fanciulli Ltphscdcrmtfccnbscasc«fbr mimi mini lllimiiiiimiiMlimiimiiiii L'inizio è stato piuttosto stentato. Il professore, dopo aver capito che in mente qualcosa c era, ha riassunto per aiutarla n proseguire: Prof.: «L'educazione deve rispecchiare quello ch'è il modo di vita dell'uomo. Che non è semplice contemplazione, ma operare diretto con una situazione problematica. Che cosa vuol dire?». Carni.: «Che il ragazzo non si trova dinanzi ad una realtà già fatta, ma è di fronte a situazioni che si delincano, che si risolvono con il suo intervento. Prof. : « Di qui. come vede, la necessità del lavoro che è collaborazione, partecipazione ». Una seconda domanda verteva sulla storia della filosofìa: «perché secondo la dottrina marxista, anzi marxiana — ha precisato il professore — la cultura e una savrastruttura? ». Lu ragazza ha cercato di cavarsela dicendo che « la cultura è qualcosa di superficiale e di secondario » Prof. : « Penso che lei non abbia ben capito La cultura è tutt'altro che qualcosa di secondario in Marx- p l'espressione im- portantissima di una' realtà di fondo che è quella economica. E' chiaro? E lei è d'accordo con Marx?». Si è messo a ridere di fronte al suo imbarazzo. « Domanda non pertinente eh? In peI riodo preelettorale potrebbe indicare quali sono le sue simpatie » Per latino abbiamo seguito l'esame di un giovane, un privatista. Fa l'operaio, ha studiato di sera, vuol fare il maestro. — Ma forse guadagna di più come operaio che come maestro elementare. — Sarà, ma a me piace insegnare. — Per saper insegnare occorre saper studiare. Le ha fotte le vacanze, anzi le ferie? — Ne ho approfittato per studiare. Tre domande: 1 rapporti tra la letteratura cristiana e la letteratura pagana nel IV secolo (il candidato ha saputo ricordare due scrittori di quel periodo: Salviano e Firmino Materno); l'autore cristiano che maggiormente ha fatto rivivere l'arte ed 11 pensiero del mondo antico (Aurelio Agostino, meglio noto come Sant'Agostino) ; il poeta che rappresenta il superamento dell'arcaismo. E' Apuleio, ma il giovane non lo ricordava: tuttavia ha poi detto che l'opera principale sono le Metamorfosi o Asinus aureus. Per l'esame orale di Italiano abbiamo scelto una candidato, che sembrava sicura di sé, tanto che la professoressa le ha chiesto come mai avesse fallito la pròva a luglio. « Aveva studiato troppo ed era eccesivamente stanca? Può anche accadere Sono gli inconvenienti degli esami ». La domanda era sul Foscolo, precisamente sui « Sepolcri ». Premesso che il earme fu scritto dopo elio Na.poleone con decreto 5 settembre 1806 aveva proibito che si seppellissero J morti In luoghi abitati, la ragazza ha saputo dire che il poeta sentiva che le inmbe servivano anche e soprattutto per 1 vivi. Ha ricordato a memoria i versi : « A egregie cose il forte animo accendono — l'urne de' torti o ptndemonie; e bella — e santa fanno al peregrin la terra — che le ricetta ». Prof. : « A tutti le tombe ispirano grandi cose? ». Cand :,.;« No-, soltanto ai forti, a eolbfo'.cjie hanno l'animo nobile». ■" Prof.: «Lei va spesso al cimitero? ». Cand. : « Io non tanto, ma i miei nonni che sono lombardi della Lomellina, tutte le domeniche In quelle terre è forte II culto dei morti »,. ' Prof.: «,p',anche una gente forte. Il poeta parla di grandi cose. Non tutti noi siamo chiamati alle egregie imprese, tutti però ad essere virtuosi. Se lei porge un pio cmaggio alla tomba di un suo congiunto che bene ha vissuto dorrebbe sentire, nel ricordare la sua vita trascorsa, un esemplo, un Incitamento a fare altrettanto. Non sempre dipende da noi essere grandi ; ma virtuosi si. Se lo ricordi quando sarà maestra ed avrà la resporisabllitì: di tanti ragazzi:»

Persone citate: Aurelio Agostino, Carlo Marx, Dewey, Firmino Materno, Foscolo, Marx