Baldini e Moser impegnati a Parigi nel G. P. delle Nazioni a cronometro

Baldini e Moser impegnati a Parigi nel G. P. delle Nazioni a cronometro Baldini e Moser impegnati a Parigi nel G. P. delle Nazioni a cronometro Sono i favoriti nella gara francese - Domenica è in programma anche il Giro del Lazio - Si avvicina la chiusura della stagione ciclistica, che terminerà il 16 ottobre con il Giro di Lombardia Non passa una domenica senza che vi sia una corsa (per professionisti, che son quelle che maggiormente interessano). Fra prove di campionato (di qualificazione per i corridori e di classifica per le squa Ulrej, la Coppa Bemocchi re- ce"'ew fe amputata, « a. p. delle Nazioni in programma a Parigi domenica prossima con temporaneamente al Giro del Lazioi la curiosità degli sportivi è largamente soddisfatta, e altrettanto la sete di guadagno dei corridori e le necessità di richiamo di chi li fa correre sotto le proprie insegne pubblicitarie. E' un periodo di intensa attività, destinato a prolungarsi fino al 16 ottobre, data in cui la stagione delle corse in linea sarà ufficialmente chiusa col. Giro di Lombardia. A questo riguardo, penso sia bene che almeno una voce di dissenso si levi per additare il progressivo snaturamento che i promotori hanno fatto di questa manifestazione ereditata dai pionieri ai quali tanto devono. Non sarà mai abbastanza riconosciuto il merito che ebbe la € rosea* per la diffusione, direi l'imposizione dello sport in Italia in mediocrità di tempi e fra l'ignavia delle persone, tuttavia non si può accettare senza fare rilievi l'iniziativa del progressivo anticipo della data d'effettuazione di questa « classica ». Non bastava più, evidentemente, averne snaturato il carattere di criterium tipicamente autunnale, anticipandone la effettuazione dal mese di no vembre ad ottobre; via via, es sa venne disputata l'ultima do-imenica del mese; poi si passò alla penultima; ed ora, siamo \ addirittura al 16. La ragione] avanzata per giustificare tale decisione (che i contratti dei corridori con le « case » scadono a fine ottobre) non è convincente; ed anche se adesso si sta pensando a cambiarne il percorso indirizzandolo su una salita assai dura che valga a causare quella selezione ormai]impossibile da aspettarsi sul- Vaddomesticato Ghisallo, il GiAra della Lombardia è diventa- ito una corsa come tante altre*— differenziata soltanto daiuna notevole partecipazionel straniera (mai come la « Sanremo », però). E' discorso, comunque, che sarà ripreso un altro giorno. Oggi, l'argomento che importa riguarda il soddisfacente bilancio dell'attività ciclistica dopo il Tour e dopo il campionato mondiale. Nelle nostre cronache dal Giro del Piemonte in avanti, i motivi di soddisfazione sono stati man mano spiegati. Non fosse per lo strano risultato di domenica al traguardo di Legnano, si deve di- re che ci sono state continue emozioni per chi ha seguito le corse, e di buona volontà e di spirito combattivo da parte di chi n'era protagonista — fino a far ricredere chiunque era ras-segnato alla perpetuazione di un sistema di tutt'altro gene-re, come quello che, mancando le salite in prossimità degli ar-rivi, le decisioni delle corse po-tessero ottenersi soltanto con le volate dei gruppi compatti Si è visto, invece, come l'iniziativa partita da sempre nuovi protagonisti sia valsa ad im primere alle corse un piglio risoluto e sbrigativo, in cui le spese sono state fatte da chi non aveva preso sul serio Viniprevista ma meditata offensiva d'un pugno di coraggiosi. Via via sono apparsi sulla scena Sabbadin e Pambianco, Ronchini e Baldini, Defilipprà e Moser, Fallarmi ed altri — dei quali il meno che si possa dire è che hanno riconciliato con le corse la languente attenzione degli sportivi dopo la scorpacciata di emozioni, e di soddisfazioni data loro dal Tour con altri protagonisti (Nencini, Battistini e Massignan). Adesso il ciclo delle corse sta per chiudersi, ed è augurabile che esso non faccia rimpiangere le ultime manifestazioni. E' pur vero che al Giro del Lo> i zio di domenica mancherà la \presenza di tre uomini che ul\timamente si sono mostrati in \piena efficienza come Ronchi-1 lni, o in evidente ritorno di for- ma quali Baldini e Moser: pet rivederli tutti in lizza, ed art mati di bellicose intenzioni, sj dovrà aspettare la prova unica del campionato fissata a Varese pel 25. Sarà una grande competizione — tanti sono gl'interessi in giuoco. Se Ronchini ha già dimostrato nel Giro del Veneto di essersi riportato nelle eccellenti condizioni \che gli son proprie ad ogni au1 tunno, altrettanto ci si può aspettare da Moser e da Baldini — la cui partecipazione pure domenica al G. P. delle Nazioni a cronometro è avvenimento di spiccato rilievo. Per l'uno, il trentino, si traU ta di rinnovare il successo riportato l'anno scorso; per Bai{ditti, l'occasione dovrebb'essere favorevole a provare che la sua € resurrezione v> A davvero in cammino. Sulle strade dell'Ile de France non ci saranno domenica i « cannoni > d'altre volte: né Anquetil né Rivière; le previsioni indicano che si assisterà soprattutto a un duello fra i due italiani — i loro avversari, fra i quali i migliori sono Bouvet e Mastrolto, non pare siano di tale levatura da metterli in pericolo. Vittorio Varai» Gaetano Sarazin (Ceat. Torino) ha vinto a Lucca con distacco la corsa ciclistica internazionale * Trofeo Pro Somalia » a cui partecipavano 101 dilettanti tra cui Trapè e numerosi ciclisti stranieri: egli ha coperto 167 km. in 4 ore 20', media km. 38.800. In un incontro di Coppa Euro** pa, disputato ieri sera a Vienna, il Rapid ha battuto il Besiktas di Istanbul per 4-0.