Giovanni XXIII visita nella Sabinail seminario dove studiò sessantanni fa

Giovanni XXIII visita nella Sabinail seminario dove studiò sessantanni fa II viaggio più lungo di un Papa dal 1857 ad oggi Giovanni XXIII visita nella Sabinail seminario dove studiò sessantanni fa A Roccantica, Angelo Roncalli celebrò anche la sua prima Messa nel 1904 - La preghiera del Pontefice sulla tomba di un suo compagno di scuola - Una sosta per ammirare i « dolci olivi della campagna » prima di rientrare a Castelgandolfo - Voci di « uscite papali » a Loreto, Montecassino e fuori d'Italia (Nostro servigio particolare) Città del Vaticano, 12 sett. Roccantica Sabina, a circa cento chilometri di distanza da Castelgandolfo, è stata questa mattina la mèta prescelta da Giovanni XXIII per la sua 64" sortita dalla residenza papale. Finora, i tragitti percorsi dal Pontefice per recarsi In località come Genazzano, Bellegra, Galloro e Grottaferrata si erano mantenuti in un raggio piuttosto ridotto; domani, forse, i 200 chilometri che egli ha fatto questa mattina tra andata e ritorno appariranno modesti (già si parla di viaggi In progetto alla volta di Loreto e di Montecassino) ; e tutto questo concorre, inoltre, ad avviare la non lontana possibilità di viaggi all'estero, per i quali l'automobile dovrebbe lasciare naturalmente il passo al treno o all'aereo. Intanto l'odierno spostamento di Papa Roncalli si pone come il più lungo che un Pontefice abbia mai compiuto dall'estate del 1857, quando Pio IX in carrozza a cavalli visitò le Romagne. Ma ha al suo attivo un altro richiamo storico beri più remoto, perché ha fatto sì che la pantofola rossa di un Papa calcasse il suolo di Roccantica quasi esattamente dopo nove secoli da che vi aveva soggiornato un suo predecessore. Questi era stato nell'XI secolo Niccolò II, il quale si era rifugiato proprio nella munita rocca del luogo per difendersi dalle truppe di Enrico IV, spalleggiato dal signorotti romani. Si ebbe una strage nel corso della quale tutta la popolazione del luogo si sacrificò per proteggere la persona del Papa, fatta eccezione per 13 Boli superstiti. Il Pontefice; grato, ed i suol successori dopo di lui, per lunghi eecoli riconobbero a Roccantica speciali privilegi, facendoli osservare anche dagli Orsini, alla cui signoria l'affidarono, riscuotendone in pegno di sudditanza ogni anno una coppa d'argento del peso di una libbra. Giovanni XXIII si è mosso 'da Castelgandolfo alle 6,15 con un breve. corteo di quattro macchine ed è giunto a destinazione alle 7,40, con una andatura piuttosto sostenuta che in alcuni tratti ha superato i cento orari. Lungo l'Appla Nuova, 11 raccordo anulare, la Salaria, il passaggio del corteo, affiancato da dodici agenti motociclisti, ha richiamato l'attenzione dei contadini intenti ai lavori dei campi, degli operai addetti alla riparazione delle strade, che si sono fatti ai lay della via salutando rispettosamente la bianca figura di Giovanni XXIII bene visibile all'interno della «Chrysler SCV. 1> con tetto in plexiglas. Le più salienti manifestazioni popolari si sono avute negli abitati di Passo Corese, di Poggio Mirteto e di Roccantica: nel tre luoghi il passaggio di Giovanni XXIII è avvenuto tra il suonare delle bande musicali e le acclamazioni, mentre scolaresche e ragazze in costume lanciavano fiori lungo il percorso. Ricevuto a Roccantica da varie personalità ecclesiastiche e civili (tra l'altro i cardinali Tardini e Mimmi), il Papa ha celebrato la Messa nella cappella della sede estiva del Pontificio Seminario Romano, di cui fu egli stesso ospite nei primi quattro anni di questo secolo e nella quale il 12 agosto 1904 celebrò la prima messa. Al termine del rito Giovanni XXIII ha invitato gli 85 seminaristi presenti ad unirsi in una « universale supplicazione » ai seminaristi di tutto 11 mondo per la buona riuscita del Concilio. Particolare curioso: i registri dell'epoca in cui Angelo Roncalli era ospite del Seminario di Roccantica parlano di lui come di buona voce da coro e come abile preparatore di « coccetti > per le illuminazioni dell'Istituto. Uscito nel parco che circonda l'edificio, il Papa dall'alto di una scala di pietra, rivolgendosi alle varie centinaia di abitanti di Roccantica che erano stati adunati accanto al campo da tennis riservato ai seminaristi, è riandato col pensiero a 50 anni e più addietro, quando era solito recarsi a celebrare dinanzi alla Madonna di Piedirocca, venerata nel paese. Giovanni XXIII non ricordava la denominazione « Piedirocca », si è interrotto e li nome gli è stato suggerito a gran voce da varie persone. 11 Papa ha poi confessato < l'impressione > che chi viene da fuori prova nel vedere gli. olivi della Sabina, ha accennato al valore simbolico di pace attribuito all'olivo, infine ha benedetto tutti i presenti esortandoli a sopportare le preoccupazioni della vita: «Non mancano mai » ha gridato a questo punto un paesano tra la folla. Giovanni XXIII ha poi ripreso posto in automobile per recarsi alla vicina altura di Monte Fiolo, in cima alla quale sorge un convento di suore oblate benedettine di Priscilla, raggiungibile attraverso una stretta e ripida strada di montagna, appena sufficiente per accogliere la potente « Chrysler ». Nella chiesa del conven¬ tacltsdi to il Papa ha pregato dinanzi alla tomba del suo amico e compagno di scuola mons. Giulio Belvederi, morto nel settembre dell'anno scorso. Assistevano a questo ultimo episodio del viaggio del Pontefice in Sabina il ministro Andreotti eon la consorte, nipote del defunto prelato. Il rientro a Castelgandolfo avveniva con anticipo sull'ora prevista, alle 12,40. Prima di lasciare le suggestive alture della Sabina, il Pontefice ha fatto arrestare l'automobile, ha sostato un poco ad ammirare il vario paesaggio della campagna circostante: nessun fotografo, per la stretta sorveglianza della soorta, è stato in grado dì avvicinarsi per fissare l'immagine. Filippo Pucci ,II Papa, durante la visita in Sabina, ai è recato al monastero di Monte Fioio (Tel), [lIl 111111 ! 111111111111J1111 ! 11111 ti I ] 1111111111 ][ ! 1111111111 [ 1M11M11111M111 i I] Mlll 11111ti 11111111 i 11 [ I [111 ti IM1111M > Il ■ 1111111111111111111111MI i ■ 1111111 11 IM11 [ 11 Iti