I calciatori pareggiano con la Jugoslavia (1-1) ma sono dichiarati sconfitti per sorteggio

I calciatori pareggiano con la Jugoslavia (1-1) ma sono dichiarati sconfitti per sorteggio Uriti strana partita notturna intervatta rfue volte per maneanza di luce I calciatori pareggiano con la Jugoslavia (1-1) ma sono dichiarati sconfitti per sorteggio Emozioni sul campo, prima dell'amaro verdetto della sorte Rete di Balie, risposta ili Tumburus I primi 90 minuti di gioco senza goals - Un temporale scatenatosi nelle vicinanze della città ha immerso nel buio lo stadio napoletano - La nostra squadra incontrerà per il terzo posto la perdente di Danimarca-Ungheria {Dal nostro invinto speciale) Napoli, 5 settembre. Tutto quanto può avvenire in un incontro calcistico di strano e di straordinario è avvenuto in questa partita. La prima sorpresa l'ha data il pubblico, il quale si è presentato molto scarso essendo mobilitato, nei caffè o nelle abitazioni, in attesa dell'esito de: sei incontri di pugilato che vengono trasmessi per televisione da Roma. La seconda sorpresa si ebbe, come cosa del tutto inedita per incontri notturni, nel secondo tempo, in due riprese consecutive yen ne a mancare la luce ed il campo rimase totalmente m morso nell oscurità. Pare che!:LnT„^?ì!V„te„^_„d.°^°„!,dun temporale scatenatosi nel le vicinanze della città. L'arbitro però ricuperò al termine dei tempi regolamentari i minuti perduti durante la sopravvenuta oscurità. La terza novità fu determinata dai tempi supplementari. Alla fine dei tempi regolamentari le due squadre si trovavano sullo 0 a 0. L'arbitro non lasciò nemmeno uscire dal campo i giocatori, estrasse di nuovo a sorte il campo e fece ricominciare dopo soli cinque minuti di sospensione. Il pr.mo dei due tempi supplementari non diede esito alcuno; viceversa il secondo era appena cominciato che il centrattacco dei jugoslavi Galic, che già aveva giocato a suo tempo contro la Juventus a Torino, al termine della stagione in corso, ricevuta la palla dalla mezz'ala stov.rtt'.'S Knez, partiva diritto dinanzi a sé. Il portiere Alfieri gi: uscì contro, ma non potè nemmeno toccare la palla, evitato nettamente dal giocatore jugosla- vo che spedì la sfera nella retesguarnita di difensore. Pareva ormai tutto finito per l'Italia, che perdeva 1 a 0 e con' la maggior parte degli uomini, come del resto succedeva per la Jugoslavia, ridotta sulle ginocchia per la lunga fatica. Ma al 5', improvvisamente, apertosi un corridoio sulla sinistra della difesa degli slavi, il mediano Tumburus partì in pieno tutto solo, superò tutti quanti, invitò all'uscita il portiere e spedì in rete. Soltanto allora il pubblico si risvegliò. Perché va detto che, oltre ad essere scarso, non era soverchiamente entusiasta; a (stento esso usciva nella solita invocazione «Italia! Italia K y , di < ; t !Ma quando il pareggio venne raggiunto, allora lo stadio parve prendere fuoco. C'era poca gente ma di grida se ne sentirono molte. Verso il termine della par-tita avvenne in più di un'oc- casione che un giocatore ita- liano o un jugoslavo, in pienacorsa, cascasse a terra non po- tendo più reggersi in piedi, Anche i tempi supplementari terminavano così in condizio-ni di parità per le due squa- dre, con la sola differenza del-l'I a 1 invece dello zero a ze- ro. Le due squadre rimaneva- no a guardarsi in mezzo alcampo, semintontite, al fischio di chiusura delle ostilità emes-so dall'arbitro tedesco Ognuno si attendeva che . la estrazione a sorte prevista dal regolamento avvenisse a metà campo, invece i giocatori, invitati dall'arbitro, si avviavano agli spogliatoi. Generale fu allora l'opinione che l'estrazione avvenisse nel chiuso degli spogliatoi medesimi. Viceversa essa ebbe luogo nella tri- buna d'onore dove si erano raccolte le autorità, A ricevere l'incarico di decidere a mezzo della solita monetina quale delle due squadre dovesse proseguire nel torneo, avendo diritto per lo meno al terzo posto, fu il segretario della federazione inglese Stanley Rous. L'estrazione fu favorevole alla Jugoslavia, la quale cosi si è guadagnata l'ammissione alla finale, che avrà luogo il 10 corrente mese allo Stadio Flaminio di Roma. L'esito dell'estrazione stessa fu accolto da un silenzio glaciale. Gli stessi jugoslavi presenti in tribuna d'onore e in quella dei giornalisti ebbero sinceramente a riconoscere che nel caso specifico si trattava di fortuna e non di altro. Effettivamente è stato il caso a decidere, perché le due squadre si sono equivalse. Esse non hanno dato luogo nella I serata a quella che si può de 1finire come una bella partita, Tutt'altro, si è corso molto, vi è stato molto impegno, ma di ;gioco se n'è visto poco. Più sbrigativi sono stati i nostri, ma molto più tecnici i jugo siavi. Di occasioni da rete ne i furono mancate per lo meno una dozzina da una parte e j dall'altra. La partita In sé va consiiderata inferiore come qualità |a quella sostenuta alcuni glor"|ni or sono a Firenze dagli azjzurri contro il Brasile. L'ora tarda e la confusione indescrivibile che regna nella tribuna della stampa necessita che si rinvìi a domani con serenità ogni commento su questa partita, che vede la ingiusta sconfitta dei nostri giovani e coraggiosi ragazzi nel torneo calcistico delle XVII Olimpiadi. Essi dovranno ora affrontare per il terzo posto la perdente di Ungheria-Danimarca. Vittorio Pozzo JUGOSLAVIA: Vidnic; Sombolac, Jusuft; Kozlina, Durkovic. Perusic; Zanetlc, Matus. Galic. Kni-7, Kostic. ITALIA: Alfieri ; Biiignic'.i. Trebbi; Tumburus, Salvadore, Trapattoni; Rancati, Rivera, Totneazzi, Ferrini, Rossano. ARBITRO: Kandl Binder (Ger mania); guardialinee: Schwinte I Francia) e Morgan (Canada). RETI : 11 t. suppl.: 2' Galic 5' Tumburus, Un tiro di Rivera (a destra) nello sfortunato incontro di calcio Italia-Jugoslavia svoltosi a Napoli (Telefoto)