Si prendono i tranquillanti come se fossero aspirina di Angelo Viziano

Si prendono i tranquillanti come se fossero aspirina Troppa disinvoltura nell'uso Si prendono i tranquillanti come se fossero aspirina Occorre ancora dirlo, che anche per i tranquillanti c'è un rovescio della medaglia? Bisogna premettere che talora si attribuiscono ai tranquillanti episodi incresciosi e persino letali anche quando spettano all'abuso dei vecchi barbiturici. Questi sono di ben diversa struttura chimica, pronti a conciliare il sonno, che, per eccessi di dose, può anche divenire eterno; mentre in altri casi portano ad incresciose tossicomanie. Con 1 tranquillanti in genere si agisce su determinate zone cerebrali in modo da sganciare per così dire la piattaforma encefalica, ove si elaborano le sensazioni emotive, affettive, eccetera, dalle connessioni con la sfera addetta alla loro recettività. Così che le reazioni psichiche ed i conseguenti atteggiamenti esterni vengono attenuati. In titri termini si minimizza la risonanza emotiva di talune situazioni in cui è coinvolto il soggetto. I vari tipi di tranquillanti, meglio detti psico-farmaci, si differenziano non soltanto per la lievità o meno della rispettiva azione, ma particolarmen te per le indicazioni adeguate. Abbiamo scritto a questo proposito non pochi articoli, seguendo sistematicamente la evoluzione o se si vuol meglio dire il perfezionamento di tali farmaci psicotropi (aventi cioè una speciale attrazione verso il terreno della psiche); il che ci esime dal rienumerare le basi scientifiche chimico-cliniche dei vari preparati. Ci limitiamo, pertanto, a riaffermare, a proposito delle < indicazioni adeguate >, che oggi non si tratta più di usare gli psicotropi in forza soltanto del dosaggio, bensì della speciale struttura chimica di ognuno (o almeno di ognuno dei gruppi in cui ì cosiddetti tranquillanti sono stati classificati). Difatti ciascun gruppo si riferisce terapeuticamente piuttosto all'uno che all'altro disturbo neuro-psichico individuale. Dalla clorpromazina alla reserpina dell'inizio si è giunti ad una lunga serie oggi a disposizione del medico; il quale ha da scegliere ora il prodotto utile a lenire semplici forme di ansia, ora invece stati di forte tensione nervoIsa, di vera angoscia, altre volita situazioni che, pur essendo a tinte sfumate, già rientrano nel novero delle turbe psichiatriche o in specifiche malattie mentali. Furono proprio le prime applicazioni della clorpromazina e quelle della reserpina effettuate negli ospedali psichiatrici d'oltre oceano, e subito dopo anche da noi, a dar lustro e fama popolare di farmaci miracolosi ai tranquillanti. Tanto tranquillanti da rivoluzionare la stessa assistenza manicomiale; ove il prime risultato fu la abolizione della camicia di forza. Poi la chimica realizzò altri preparati che permisero di passare anche al controllo terapeutico in forma ambulatoriale di chi dà segni di instabilità psichica ancora quasi ai limiti del compatibile nella vita comune, o è già slittato in qualche modo un po' fuori del convivere sociale. Presto, giostrando in fatto di scelta e dì dosaggio del farmaco psicotropo più adatto, il medico ha avuto anche modo di portare sollievo ad un'altra stragrande schiera di persone in cui, attraverso uno squilibrio del sistema nervoso vegetativo, affiorano facilmente stati ora di eccitazione, ora di depressione. Ecco, però, che con la ven dita di tranquillanti senza presentazione di ricetta medi ca, o con il rilascio talvolta troppo compiacente dì questa, è venuta ad ingigantirsi spet tacolosamente la diffusione dell'impiego di tali farmaci, fatto veramente a vanvera. Si può dire che i preparati psi cotropi siano presi ora con la stessa disinvoltura con cui si ricorre all'aspirina. La ragazzetta che ha un dispiacere d'amore e ha notti agitate, cuore inquieto, stato di insonnia, e cova gesti isteroidi, se non vi ricorre spontaneamente, trova pronta la mamma ad offrirle il tranquillante. E può ben darsi che talvolta una fortunata scelta renda meno vivace la reattività della fanciulla al trauma psichico subito. Ma l'assurdo è che, restando i fatti, se l'uso e la scelta del tranquillante non sono guidati da mano esperta e confortati da altre misure terapeutiche, ci si av via ben presto ad esagerazioni di somministrazione o di dosi, che ad un certo momento non possono restare senza rischio. Esempi del genere possono moltiplicarsi. Ma quello cui abbiamo accennato ci porta a non trascurare uno degli aspetti non certo sottovalutabili del problema: il pericolo che l'abuso dei tranquillanti per ragioni effimere vada oltre all'effetto desiderato. Ol¬ tu tre al concedere, per esempio, una visione più serena della situazione in cui un soggetto si trova, liberandolo del turbamento di cariche emotive esuberanti, può arrivare, invece, ad attenuargli fortemente la volontà e lo spirito di iniziativa; in altri termini rendendolo indolente di fronte a situazioni che reclamano decisioni pronte. Insomma la nascita e il moltiplicarsi di farmaci psicotropi attraverso mirabili variazioni di struttura chimica hanno segnato una conquista incomparabile nel campo della psichiatria, aprendo finalmente la porta al trattamento delle turbe mentali con lo stesso metodo chemioterapico con cui si trattano le malattie interne organiche. Formule di nuovissimo conio sono appena ora entrate in sperimentazione. Ve ne sono di quelle che ammansirebbero tigri. Per quali vie agiscano 1 va¬ IIIIIllllllllllllIIIIIIllllfl1IIIIIIIIII11llllllllllltllll ri farmaci è un problema che ha trovato sin qui risoluzioni più ipotetiche che definitivamente dimostrate; per cui un insigne farmacologo ebbe di recente a ritenere che almeno i più potenti tra i psicotropi provocherebbero una azione nel cervello simile a quel la dell'elettrochoc, ossia uno scombussolamento cerebrale; che sorte effetti utili, ma in definitiva non si sa di preciso come ciò avvenga. Si scalpellano un po' alla cieca certe « combinazioni » cerebrali pertanto bisogna usarne solo a ragion veduta, sotto con trollo e quando non si può intervenire diversamente. Si è dato, difatti, il caso in cui un imprudente abuso di un particolare psicotropo ha fatto emergere inaspettatamente una forma psichiatrica grave, che, per quanto già latente, avrebbe potuto rimanere forse solo tale in mancanza dì ulteriori fattori occasionali. Angelo Viziano lllllllllllllIIIIUI1IIIIIIIllllllllUtll||1|1||l|||t|||tl|t