La storia nelle scuole secondarie sarà estesa fino alla Liberazione

La storia nelle scuole secondarie sarà estesa fino alla Liberazione Disposizioni del ministro Bosco per Vanno 1960-61 La storia nelle scuole secondarie sarà estesa fino alla Liberazione Corsi speciali anche nelle Università per i futuri insegnanti - l provveditori potranno assegnare 5 giorni di vacanza supplementari a Natale, o a Pasqua o per gli sports invernali - Dovranno essere carati in modo particolare gli esercizi di cattura fisica (Nostro servizio particolare) Roma, 31 agosto. I programmi di insegnamento di storia negli istituti di istruzione di secondo grado saranno estesi fino a comprendere gli anni e gli eventi della Resistenza e della Liberazione. Lo ha disposto, d'intesa con il presidente Fanfani, il ministro della Pubblica Istruzione, senatore Giacinto Bosco, con apposita circolare. «Iva decisione — ci ha dichiarato il ministro Bosco — è stata originata anche dal fatto che si vuole correggere una deficienza didattica, correggere una lacuna. Finora si insegnava la storia Ano alla prima guerra mondiale di questo secolo, quella del 1915-1918. Gli eventi successivi erano ignorati. E soprattutto lo erano quelli della Resistenza e della Liberazione che hanno determinato l'attuale ordinamento democratico ». II ministro Bosco non si è limitato a questo. Si è preoccupato che 1 futuri insegnanti di storia nelle scuole medie superiori abbiano una preparazione adeguata. Ha perciò invitato i rettori delle università a istituire conferenze e corsi sul periodo storico successivo alla guerra del 1915-1918, specialmente per gli studenti iscritti nelle facoltà di lettere e filosofia e a quelle di magistero. Per i programmi universitari, come si sa, i rettori hanno piena autonomia: ma il ministero della Pubblica Istruzione ha facoltà di suggerire l'istituzione di speciali corsi, come' quello indicato, che servirà a far sì che gli studenti delle facoltà dalle quali provengono gli insegnanti delle scuole medie abbiano ima obiettiva conoscenza degli avvenimenti storici dai quali è scaturito l'attuale ordinamento del paese. L'iniziativa del ministro Bosco ha tenuto naturalmente conto anche dell'enorme successo che negli ultimi anni ha arriso, in varie grandi città d'Italia, come Torino, ai cicli di conferenze sulla Resistenza. La decisione miniBteriale accoglie anche l'istanza che era stata avanzata dal senatore Ferruccio Parri a nome del Consiglio federativo della Resistenza e dal presidente dell'Unuri, l'organismo unitario degli universitari. .. « Circa un mese fa — ci ha dichiarato il sen. Parri — avevamo compiuto, il presidente dell'Unuri ed io, un passo presso il ministro Bosco per sollecitare una decisione del genere di quella ora adottata. Ci si deve quindi compiacere». Il sen. Parri ritiene che nelle scuole superiori si dovrà insegnare anche il modo in cui è nato lo statuto della Repubblica, la nuova Carta costituzionale. Questa richiesta era inclusa nel memorandum che Parri consegnò a Bosco circa un mese fa. Il ministro della Pubblica Istruzione, sen. Bosco, ha disposto Inoltre, con ordinanza in corso di diramazione, il nuovo calendario scolastico per l'anno 1960-61. Nelle scuole elementari e nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria ed artìstica, com'è già stato reso noto, le lezioni avranno inizio il 1° ottobre 1960 e termineranno il 15 giugno 1961. Oltre le vacanze fìsse il Ministero ha ritenuto opportuno di concedere altri cinque giorni di vacanza che potranno essere utilizzati dai provveditori, tenendo conto soprattutto delle particolarità climatiche delle rispettive province, nel seguente modo: a) prolungando di qualche giorno le vacanze natalizie o pasquali; b) istituendo un breve periodo di vacanze verso la metà febbraio nelle zone in cui sia possibile praticare gli sports della neve; c) in qualsiasi altro modo preventivamente approvato dal Ministero. Ai fini di dotare gli istituti di palestre e attrezzature sempre più idonee ai bisogni della gioventù, i provveditori, in base alle istruzioni del ministro, dovranno curare che nei nuovi edifìci scolastici siano riservati ampi spazi alle esercitazioni all'aperto e siano osservate rigorosamente le norme riguardanti le palestre, formulando, inoltre, proposte per risolvere più adeguatamente il problema delle esercitazioni di educazione fìsica in quegli edifici scolastici non costruiti secondo le esigenze degli attuali indirizzi della scuola. Programmi di gare dovranno, inoltre, essere preparati, raccomanda l'ordinanza, d'intasa con 1é locali associazioni sportiva al fine di avvicinare sempre più la scuola allo sport, in vista di quella politica per la gioventù che deve trovare nella scuola la prima e più importante forma di estrinsecazione. Infine viene raccomandato di curare ancora di più l'attività dei gruppi sportivi, utilizzando, dove è possibile, le attrezzature predisposte per i Giochi olimpici. Nella parte conclusiva della ordinanza il ministro Bosco sottolinea --ivamente l'intendimento del Ministero che la scu/la intensifichi 1 contatti con il mondo esterno attraverso visite di istruzione a musei, gallerie, monumenti di parti¬ colare interesse nonché, in relazione al carattere dell'istituto, ad aziende commerciali, industriali ed agrarie da prescegliere fra quelle esistenti nelle località più vicine alla sede della scuola Alle visite, che dovranno essere inserite nel quadro delle normali esercitazioni didattiche, saranno dedicati due giorni per ciascuno dei mesi dal novembre all'aprile, a scelta del capo d'istituto in relazione alle esigenze e all'interesse degli studi. Dato il carattere di esercitazione didattica delle visite di istruzione, il ministro Bosco ha disposto che la partecipazione degli alunni sia obbligatoria, specificando tuttavia che nessun onere dovrà essere posto a carico degli alunni stessi. Tali visite dovranno essere organizzate con la massima cura perché esse, secondo gli intendimenti del ministro, rappresentino una prima applicazione dell'indirizzo tendente ad avvicinare sempre più la scuola al mondo esterno dell'arte, della cultura e del lavoro. V. s.

Persone citate: Fanfani, Ferruccio Parri, Giacinto Bosco, Parri

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino