Prime risate a Bordighera con Gabin barone decaduto

Prime risate a Bordighera con Gabin barone decaduto Si apre stasera il festival del film comico umoristico Prime risate a Bordighera con Gabin barone decaduto L'attore francese è il protagonista di un « cinemascope » diretto da Delannoy su sog getto di Simenon - Il cartellone della settimana - Si spera che possa giungere in tem po l'ultimo film di Sordi, ali vigile» - Stelle e stelline attese nei prossimi giorni Nostro servizio particolare Bordighera, lunedì mattina II Festival internazionale del film comico umoristico, che si inaugura stasera all'Arena degli Ulivi, « parte », come si dice in gergo, con un film dai grossi nomi: Il barone, di comproduzione francesoiHaMana. I nomi cospicui di cui va orgoglioso sono: Jean Gabin e Micheline Preste, protagonisti; Jean Desailly, Louis Seigner, Jacques Castelot, Blanchette Brunoy, Dominique Boschero, interpreti di rincalzo; George Simcmon soggettista; Jean Delannoy, regista. Nessuno di costoro si direbbe in possesso delle chanches per far ridere: non Jean Gabin, grandissimo attore, ma più inclinato verso Melpomene severa che non verso l'arguta Tallo; non Micheliné Presle, attrice romantica, passionale, meglio che commédienne esilarante; non Louis Seigner, oggi doyen della autorevole Comédie-Fran^atse, ove pure fu, per le drammatiche doti, apprezzato Desailly; non Guorgc Sirmmon, tutt'altro che da porre sul piano di un Jerome, di un Carni, di un Daninos o di un Henry... E allora* E allora, vedremo. Vedremo cioè stasera, quando le luci si spegneranno all'Arena e lo schermo alzato contro il cielo punteggiato di stelle comincierà ad animarsi delle prime imagini di < Le Baron de l'écluse », come se la caveranno a far ridere tutti quei signori fin qui apprezzati soprattutto nel settore delle persone serie. L'attesa è viva. L'ipotesi di un Gabin faceto è stimolante; la possibilità di un Delannoy che agli anelli di un eclettismo che già trascorreva da < Dieu a besoin des hommts > a <. Mayerhng », da < Marie Antoinette » a « Notte Dame de Paris », ne aggiunga un altro vincolato al ricordo magari di certe crazy-comedies americane, è, sulla carta, non da respingere. Il soggetto di questo Barone ( bianco e nero per tollerino grande) è intanto apprezzabile. C'è Simenon nella sua stesura, con il climat dei suoi racconti, strano, pittoresco, non privo di qualche ambizione poetica; «ì ce, nella riduzione, la mano di quel Maurice Drouon che firmò il copione de Le grandi famiglie; il protagonista i un aristocratico decaduto, che vive di espedienti, sensale d'affari e d'amori fecondo le circostanze (riconosciamolo, via: dal precede nte Ai-cJiiméde-ie-c(oc?iard all'odierno Bnron d Empire c'è cuim. un arco teso, sul quale Gabin può dare fondo a tutto il suo virtuosismo enorme e trascinante). Appunto mentre sta cercando il cliente cospicua all'Antarès, un yacht di (usso di cui un certo marchese di Villamayor si vuole disfare, Empire ritrova Perla, amati", sua indimenticata dei giorni ricchi, ora legata, per merito di assegni a vista se non di passione cieca, con il principe Soddokan, pieno di miliardi. Questi soìio i personaggi, o le pedine se preferite, del giuoco. Come esso si svolga, e scantoni terso il comico in misura tale da aver consentito al film di fare da lever rie ndeau ad un Festival dell'umorismo, lo si vedrà stasera: sarebbe scortese per la manifestazione bordigotta anticipare l'epilogo della pellicola che, è probabile, avrà in sé elementi di epigrammatica ironia se non di sfrenata corrosiva satira, utili a far trascorrere una piacevole serata. Diamo intanto un'occhiata fuggevole al cartellone dei giorni prossimi. In esso leggiamo alcuni titoli italiani: Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi, A noi piace freddo: e ci sembrano film il cui contenuto sia facilmente individuabile dall'etichetta. En¬ trambi rientrano, si prevede, in quel repertorio di facili farsette che già dal frontespizio mostrano di voler scimmiottare, in comico o quasi, opere maggiori, che possono essere tanto un film di Fellini come uno di Billy Wilder. In Totò, Fabrizi ecc. oltre ni « duo > dei titolo c'è Rina Morelli (ma c'è anche Mattali regista però...); nell'altro si rh-cdrà la « coppia fissa >: Ugo Tognazzi- Raimonao Vianello, con rincalzo e rinforzo di Peppino De Filippo e Nino Taranto, e un coro muliebre bene assortito: Yvanne Furneaux, Francis Bianche, Fulvia Franco, Luisa Mattioli (che, si dice, verranno tutte all'Arena, la sera della prima). Gli Stati Uniti avranno a loro campione, anche quest'anno, Jerry Lewis, eroe grottesco d'un film comico di sclence-fiction: Un marziano sulla Terra (<Visit to a small pianeti). L'umorismo inglese, quest'anno pure, avrà un animatore italiano: Mario Zampi (venuto a Bordighera già l'agosto scorso a presentar* La signora non è da squarterei, regista di Colpo di frusta (< Wack-0 »), una vicenda comica ambientata in un college dorè ancor è in uso, per punire i riottosi, il medioevale sistema delle nerbate. Secondo film britannico: Nudi alla meta (« I'am ali right, Jack», di John Boulting) nel cui cast si leggono nomi resi illustri dal cinema faceto di oltre Manica, quali il dispeptico Terry Thomas, Dennis Price, Jan Carmichael, Margaret Ruthford eccetera. Oltre a quelli citati, l'Italia dovrebbe essere presente con un terzo film, che si ambirebbe fosse II vigile, di Luigi Zampa, con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sylva Koscina, Marisa Merlini, Mario Riva, che però si dubita possa essere finito per la serata di gala conclusiva di domenica prossima. Però se Sordi e Zampa dichiarassero forfait per ragioni di forza maggiore, c'è, in loro vece, pronta una squadra di bellissime donne, quelle cioè che prendono parte a La disfatta delle Amazzoni Se II vigile resterà perciò consegnato in caserma, saranno le mitologiche eroine del Ponto, da Ippolita a Melanippe, da Etomiride a Pentesilea, a far ridere, e non solo per via dei nomi, al posto di un Alberto nazionale col casco, la moto, il taccuino e la severità di un dispensatore di automobilistiche multe, conciliabili e no. Achille Valdata Sylva Koscina e Alberto Sordi nel film «Il vigile» di Zampa, che si spera possa essere finito in tempo per la presentazione al festival di Bordighera

Luoghi citati: Bordighera, Italia, Stati Uniti