Incidenti e tumulti interrompono un festival del jazz in Inghilterra

Incidenti e tumulti interrompono un festival del jazz in Inghilterra DEVASTATO IL PARC© DI VM CASTELLO DELL'HAMPSHIRE Incidenti e tumulti interrompono un festival del jazz in Inghilterra Una turba di giovani esaltati dà l'assalto al palcoscenico che cede sotto il peso - Altri fanatici si arrampicano sulle impalcature della tv e bombardano il pubblico con le mele - Interviene la polizia, mentre due auto sono date alle ila mino - Imbarazzo del presentatore televisivo costretto a sospendere la ripresa diretta Nostro servizio particolare Londra, lunedì mattina. Guardando con tristezza il palco dell'.orchestra, sfondato poco prima da una torma di giovani invasati, lord Montagu di Beaulieu ha detto: «Il Festival del jazz non si farà più ». Dopo una simile esperienza, è comprensibile che non se la senta più di organizzare manifestazioni jazzistiche. Tira aria di burrasca, quest'anno, per i festivals: pooha^ettirnane fa a Newport migliaia di giovani, inferociti perché non avevano trovato posto nell'io rena, inscenarono disordini tali da richiamare l'intervento delle truppe; e il milionario Lorillard, da anni organizzatore, ha annunciato che non farà, più festivals del jazz. Adesso è toccato a lord Montagu. Ottomila fans hanno perduto il controllo dei nervi, nella serata inaugurale del quinto « Annual Jazz Festival », che si teneva nel parco del castello dei Montagu a Beaulieu nel-, sl'Eampshire. Si sono scatenati. \ ne la polizia è dovuta interne?»-1 mre e picchiar sodo. Molti sono\ai contusi. Un solo giovanotto,]pperù, è stato arrestato Montagu assicura ohe in realtà non tutti i presenti, anzi solo una piccola minoranza, ha causato il tumulto. Gli altri, dice il trentatreenne Pari, volevano solo vedere che cosa accadeva, oppure sono stati trascinati nella calca. Ma molti: hanno l'impressione che gran parte degli intervenuti abbiano partecipato attivamente alla clamorosa scenata. E' evidente che Montagu, da intenditore di vero jazz, non sa darsi pace, come Lorillard a Newport, dello scempio avvenuto in casa sua, • Diceva uno degli organizzatori, guardando malinconico il teatro della battaglia: «Potroppi ragazzi il jazz significa rock and roll, rhythm and blues, un sacco di cose che significano schiamazzo, gesti dztrlmmnrpadarvzlparcptna scomposti, urla. Non si rendono conto che il jazz è arte e musica vera, e che se uno lo ama deve ascoltare in silenzio, perché se l'uomo alla ì>at4'"-:n decide di far frusciare le spazzole bisogna sentirle, come tutto il resto. Quella gente $ arrivata qui mal preparata e con la deliberata intenzione di seminare confusione. Noi volevamo fare un festival di jazz, non una baldoria. E ?io?i lo faremo mai più*. La British Broadcasting Corporation, che sa quale sèguito abbia il jazz, « caldo » o « freddo » che sia, in Gran Bretagna, aveva deciso di trasmettere in ripresa diretta, per il suo servizio televisivo, la manifestazione. Imbarazzatissimo, il telecronista ha cercato per un po' di tener dietro a quanto accadeva parlando di « esuberanza dei giovani », ma a un certo punto, quando sono comparsi i poliziotti, ha detto in tutta fretta: «Le cose qui stanno andando a rotoli, sf/uggono al controllo ». E la trasmissio¬ ne è finita. Non prima, però, che qualcuno avesse urlato njl microfono, con grande scandalo degli spettatori: « Birra ara'is per i lavoratori ». Questa mattina è stato possibile ricostruire l'accndulo. almeno nelle linee generali. Doveva comparire sul pr-'io il complesso di Acker Bilie, molto popolare in Inghilterra. Da una parte della folla sono venuti i primi schiamazzi: « Vogliamo Bilk, fuori Bill;-!,. Qualcuno è salito sulle impalcature che reggevano Ir lampade della tv, e ha cominciato a tirare mele sulla folla in basso. Poi è stato il tumulto. Bilk è apparso sul podio, e una massa di giovani urlanti si è inerpicata sul palco, che ha ceduto sotto il peso. E altrettanto ha fatto una delle impalcature delle luci. Qua e là sono' volati i pugni, e invano lord Montagu ha cercato di gridare nel microfono ai'giovani che tornassero ai loro posti. Si sono poi uditi i fischietti titilla polizia, strumento nuovo per il jazz che pure di questi giorni fa ricorso anche ai flauti e ai corni francesi. Questa improiMiisódone collettiva è stata seguita dall'irruzione degli atletici agenti, e l'ordine è stato ristabilito. Stamattina qualche ragazzo pentito è tornato al castello per aiutare a far pulizia. C'erano montagne di carta, le aiuole erano ridotte in condizio ni pietose, ovunque si vedevano frantumi di bottiglia, qualche ramo d'albero era spezzato. Il castello cinquecentesco è intatto; ma due vecchie auto in una rimessa sono state distrutte da un fuoco appiccato da non si sa chi. Non appartenevano comunque alla famosa collezione di auto « antiche » di lord Montagu, valutata 85 mila sterline (circa Jj5 milioni\ di lire). « Mi hanno chiesto di tenere ancora una serata del festival, e stasera farò onore all'impenno », ha detto il lord. « La notizia mi ha promesso rinforzi. Ma posso dire che questo i l'ultimo festival di Beaulieu: la- gente del posto ed il mio personale amano la musica, ma non il pugilato di massa » Ed ha aggiunto qualche parola di amaro commento allo spettacolo offerto dai giovani bizzarramente vestiti che hanno provocato i disordini. E' davvero degno di meditazione il fatto che in quest'epoca di iazz raffinato, nell'era dei Lewis, dei Miles Davis e dei Bruiteci,; due festivals siano andati all'aria per rovinose intemperanze di più o meno autentici tifosi, o, come si definiscono loro, ai « notti » Harold Willard Lord Montagne, organizzatore del Festival, osserva l'opera del vigili del fuoco che cercano di spegnere con potenti getti d'acqua l'incendio scoppiato in un'ala del palazzo di Beaulieu. Nella foto a destra, lo stesso lord Montague salito su un muretto cerca di calmare un gruppo di giovani (Telefotografie) n

Persone citate: Harold Willard Lord Montagne, Miles Davis, Newport

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra