Cinque corridori nella fuga decisiva

Cinque corridori nella fuga decisiva Prova velocissima; alla media di oltre km. all'ora Cinque corridori nella fuga decisiva L'episodio che ha caratterizzato la gara si è svolto sulla Colletta di Paesana ■ Anche Poblet, Carlesi e Massignan hanno preso il via ■ I passaggi da Saluzzo, Cuneo e Mondovì Da uno dei nostri Inviati Lurisia, lunedì mattina. Alfredo Sabbadin ha dato al gruppo sportivo Philco, la squadra cara a Fiorenzo Magni, il secondo successo consecutivo in una prova di campionato italiano, trionfando ieri nel Giro del Piemonte sul traguardo di Lurisia, dopo che il belga Daems aveva vinto la domenica precedente il Giro dell'Appennino sul traguardo di Pontedecimo. Il corridore veneto ha preceduto in volata sul breve rettilineo in salita davanti alle Terme di Lurisia altri quattro compagni di fuga, cioè gli azzurri Pambianco e Brugnami, il romano Fabbri della Ignis e il coraggioso sardo Garau, La. 50" edizione del Giro del Piemonte — una corsa velocissima, che si è conclusa con quasi mezz'ora d'anticipo sulla tabella prevista, ad una media di oltre 42,500 all'ora — aveva richiamato alla partenza da Lurisia ben 127 concorrenti. Dopo il via, ordinato alle 10 precise dalla bandierina affidata alla piccola Marina, figlia dell'indimenticabile Fausto Coppi, la corsa ha subito rivelato la sua tendenza alla velocità. I tentativi si susseguivano ai tentativi, ma il gruppo, salvo qualche sporadica azione di figure di scarso rilievo, rimaneva compatto, marciando a una media ben superiore ai 40 orari, e man¬ dava inesorabilmente in fumo tutte le tabelle preparate dagli organizzatori. La prima offensiva di una certa consistenza si aveva a Fossano (km. 36), quando, dietro a Gentina, scattato per vincere un traguardo a premio, si lanciava Agostino Coletto. Il torinese, moralmente impegnato a reagire alla esclusione dai ranghi della squadra azzurra per i mondiali con un'energica prestazione, tentava coraggiosamente la sua carta, ma la reazione del gruppo faceva svanire le sue speranze in pochissimi chilometri. Il nervoso svolgersi della corsa provocava comunque poco dopo Saluzzo, e precisamente al km. 65, la. formazione di un'avanguardia di ventidue uomini, fra cui Coletto, Brugnami, Carlesi, Fabbri, Sabbadin e Benedetti. Prima di Bibiana si ha però un nuovo ricongiungimento generale, dal quale si salvano solo Benedetti, Bernardelle. Minieri e Garau. Anche questi quattro, però, sono raggiunti e si riforma un'avanguardia di ventidue uomini, fra cui Pambianco, Brugnami, Carlesi, Sabbadin, Fabbri ed altri. Questo [plotoncino di testa affronta la salita della Colletta di Paesana (km. 115), e sui tornanti, non durissimi ma comunque, sufficienti a determinare una certa selezione, il cedimento di ! una buona parte dei fuggitivi dà origine ' all'episodio decisivo della corsa. Dietro a Parabianco, che passa primo sulla vetta, resistono soltanto Garau, Fabbri, Brugnami, Gentina, Fontana e Nino Assirelli, | mentre nella discesa su Paesana anche Sabbadin si aggiunge a questi sette. Una pattuglia di otto corridori guida quindi la corsa quando mancano ancora 115 chilometri al traguardo di Lurisia, e dietro a questi otto vengono, staccati di 30", altri otto, fra i quali Carlesi,. Burigotto, Benedetti e Cainero e a 40" Guarguaglini, Fagni, Tino Coletto e Chiodini, mentre' il gruppo è a 1*15". I due gruppetti all'inseguimento si fondono e passano al rifornimento di Saluzzo (km. 141) con l'IO" di ritardo dai primi, mentre il plotone è a 2'30" Gli inseguitori, però, rallentano* scoraggiati la loro azione e a Busca (km. 156) vengono riassorbiti. La corsa è ormai virtualmente decisa, ma v'è ancora qualche sussulto di lotta: prima tentano di organizzare l'inseguimento Brandolini e Benedetti, dietro i quali si infilano Battistini, Massignan, Moser, Baffi, Boni, Bruni e Cestari. Poi ritentano ancora Brandolini, Tosato, Poblet e Falaschi, ripresi da Boni, Battistini, Massignan, Moser, Baffi ed altri. Alle porte di Cuneo, per effetto di questi allunghi, il vantaggio degli otto di testa si è ridotto a 40", ma dopo Cuneo, una volta riassorbito il plotoncino di Battistini, Poblet e Massignan, il plotone si rifa definitivamente tranquillo, gli uomini della Legnano, della Torpado e della Philco lavorano in testa a proteggere la fuga di Pambianco, Brugnami e Sabbadin e gli altri subiscono passivamente la situazione. Il plotoncino di Pambianco, Brugnani e Sabbadin riguadagna quindi terreno e a 4 chilol metri da Mondovì ha portato addirittura il suo vantaggio a 3' sull'isolato inseguitore Veruccchi (che rinuncerà poi all'inutile sforzo) e a 3'30" sul gruppo. Sulla salita da Mondovì Breo a Mondovì Piaz¬ za, a 40 chilometri dall'arrivo, l'avanguardia perde nuovamente qualche unità. Cedono infatti sulla salita Gentina, Fontana od Assirelli; lo stesso Sabbadin viene staccato ma si riporta sotto con rabbiosa energia. Restano quindi cinque al comando, che volano verso il traguardo di Lurisia, mentre dal gruppo evadono Coletto, Cestari e Martin nel generoso ma vano tentativo di riportarsi nella scia dei primi. Sulla rampa finale che, dopo Villanova, conduce a Lurisia si attende che qualcuno dei cinque di testa tenti l'azione di sorpresa: ma evidentemente Pambianco e Brugnami si sono troppo prodigati. Fabbri è anch'egli a^'li sgoccioli di energie e Sabbadin si risparmia forse per lo scatto sul rettilineo finale in salita. E' il meno noto di tutti, quindi il sardo Garau, a tentare un'azione disperata, con un rabbioso scatto a 350 metri dal traguardo. Il venticinquenne corridore della Audax di Ca¬ gliari cede però di schianto a cento metri dallo striscione e Sabbadin, Fabbri e Brugnami lo superano nell'ordine, mentre Pambianco è quinto, a 12". Dopo questi cinque si susseguono gli arrivi alla spicciolata. Gianni Pignata j ORDINK DI ARRIVO: 1) I Alfredo Sabbadin, Hd Km. del percorso in ore 5,17*13" (alla I media di Km. 42,509); 2) Fabbri, a due lunghezze; 3) Brugnami; 4) (ìarati; 5) Pambianco a 12"; 6) Falaschi a l'13"; 7) Massignan; 8) Magni 9) Deiippis; 10) Moni a l'26"; 11) Franccschetto a l'29"; 12) Bolli a l'39"; 13) Barn pi a l'46"; 14) Casati; 15) Moser; 16) Cestari; 17) I.a Cioppa; 18) Bono; 19) Carlesi; 20) Ti Marcili; 21) l'ani ini; 22) Benedetti); 23) Pettinati ; 24) Zamboni; 25) Brandolin; 2(i) Agostino Coletto; 29) Barale; 34) Ronchini; 36) Favero; 46) Cainero a 2'30"; 52) Battistini a 3'17"; 53) Martin n 4'9"; 56) Poblet a 6'13" ; 88) l'izzoglio.