Al ritorno dalla villeggiatura trovano il figlio diciottenne morto per il gas

Al ritorno dalla villeggiatura trovano il figlio diciottenne morto per il gas Al ritorno dalla villeggiatura trovano il figlio diciottenne morto per il gas Era rientrato in città due giorni prima - Ieri ha acceso il fornello per farsi il tè e l'acqua traboccando ha spento la fiamma - Il giovane stava leggendo: non s'è accorto dell'insidia Un ragazzo di 18 anni, Franco Trincherò, studente di ragioneria, è morto ieri pomeriggio avvelenato con il gas. Sino a due giorni fa era stalo a Salice d'Ulzio con la famiglia, poi era venuto a Torino solo, in attesa che lo raggiungessero I genitori e i fratelli. A mezzogiorno e a sera mangiava presso il nonno materno col. Vaudano, Istruttore dei sommozzatori, dormiva a casa sua in corso Alberto Picco 6. Anche ieri era stato a colazione csdal nonno, poi si era recato a ca-|sa. Sul fornello aveva posto a bollire un pentolino d'acqua; voleva evidentemente prepararsi una tazza di tè, perché sul tavolo è stato trovato un pacchetto. Si era seduto su una sedia a leggere. E' probabile che la digestione e il caldo afoso abbiano concorso a conciliargli il sonno. Cosi non si ac- miiiiimiiiiiimiiuiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiimm corse cho la Aamma si era spenta ed il gas continuava ad uscire. Alle 15 arrivarono I genitori in auto. Mentre il padre, l'ing. Giuseppe Trincherò, toglieva le valigc, la madre sali all'abitazione. Non suonò, perché aveva la chiave. Già sulla scala avverti l'odore tremendo del gas e fu colta da terribile dubbio, perché sapeva che il Aglio avrebbe dovuto attenderla a casa. Aperse l'uscio: una zaffata l'investi sulla soglia. Corse In cucina. Franco era seduto sulla sedia, il capo reclinalo sui pett0i g nbro sul pavimento Spalancò le finestre, si inginoc chiò, afferrò 11 figlio alle braccia chiamandolo, scuotendolo. Non dava segni di vita. Con un'autoamtulanza della Croce Rossa lo trasportarono al San Giovanni. Il medico dott. De Ambrogio gli fece due iniezioni Intracardiache, ma ogni cura fu vana. Il padre, disperato, avrebbo voluto che gli si massaggiasse il cuore. Ma non era possibile: occorreva aver pronta la camera operatoria con personale idoneo e ancora che il ragazzo — cosi sosteneva il medico — fosse stato portato prima. Il nonno col, Vaudano, appena appresa la notizia, si precipitò al San Giovanni e ostinatamente gli praticò la respirazione artificiale, Desistette due oro dopo, quando si convinse che non c'era più nulla da tentare. Lo Indagini sono state condotte dal commissariato di P. S. Borgo Po. e la Procura della Repubblica ha concesso il nulla osta per la sepoltura.

Persone citate: De Ambrogio, Franco Trincherò, Giuseppe Trincherò, Vaudano

Luoghi citati: Torino