Un motoscafo di turisti torinesi si rovescia nel mare in burrasca

Un motoscafo di turisti torinesi si rovescia nel mare in burrasca DrammMtien hvventura ull'iwol» del Giglio Un motoscafo di turisti torinesi si rovescia nel mare in burrasca Erano partiti in sette con due imbarcaziojii - Uno dei natanti è naufragato, l'altro è rimasto senza benzina - Un giovane raggiunge a nuoto la riva in cerca di aiuti - Salvati in piena notte, dopo otto ore, da uno scafo genovese o e a a , Grosseto, 22 agosto. La vacanza di sei turisti torinesi e di una milanese all'isola del Giglio, nell'arcipelago toscano, ha rischiato di concludersi in una tragedia quando i due motoscafi sui quali si trovavano sono stati sorpresi da una burrasca in mare aperto. Protagonisti dell'avventura sono stati Paolo Ravagnani, di 27 anni, Renzo Camandona di 50, Roberto Ferrerò di 44 anni e sua moglie Onoria Bufolieri, la signora Joe Pagello di 35 anni di Milano, Walter Rosmini di 34, e Lorenzo Vietto di 34 anni. I sette, che erano giunti sull'Argentario nei giorni scorsi, si erano imbarcati per il Giglio portandosi dietro due fuoribordo. Sabato mattina i sette turisti decidevano di prendere il largo e compiere il giro dell'isola. I primi cinque salivano su un motoscafo mentre gli altri due prendevano posto su un Katomar. Verso le 19, però, quando essi volevano far ritorno all'isola, gros se ondate ostacolavano la na vigazione e la situazione era resa ancor più pericolosa dal forte vento. Un maroso, ad un tratto, faceva rovesciare il motoscafo con a bordo le cinque 1111 t i ri e inumi miiiiiiiiimimiimiiiiiniiiiiii persone che venivano scaraventate in ma>-e. Il natante, semisommerso, non era più recuperabile malgrado i disperati tentativi dei naufraghi. Sul Katomar venivano allora sistemate le due donne mentre il Vietto decideva di guadagnare la riva a nuoto, in cerca d'aiuto. Alla fatica ed al freddo si aggiungeva un'altra disavventura: il motore del Katomar si arrestava per mancanza di carburante ed i naufraghi, ormai stremati, erano costretti a metter mano ai remi per avvicinarsi alla costa. Alle due e mezzo, finalmente giungeva in loro soccorso un motoscafo di alto mare-di prò prietà di un turista genovese sul quale avevano preso posto anche i carabinieri di Giglio Campese. I quattro a bordo del Katomar venivano trasportati sulla terraferma dove po tevano ricongiungersi con il Vietto che aveva dato l'allarme. Mancavano ancora il Ro smini ed il Ravagnani, rima sti in mare aperto nel tentativo di recuperare il motosca fo. I due, quando ormai si temeva per la loro vita, venivano avvistati: erano aggrappati al battello rovesciato mentre in balia delle onde stavano per essere trascinati al largo dell'isola di Montecristo. L'avventura finiva bene. I naufraghi, dopo otto ore circa di fatica, di paura e di freddo, si ritrovavano tutti sani e salvi in terraferma. Soltanto alcuni di essi presentavano leggere contusioni*

Luoghi citati: Grosseto, Isola Del Giglio, Milano