L'Amerigo Vespucci a vele spiegate ha portato a Siracusa il fuoco di Olimpia di Angelo Nizza

L'Amerigo Vespucci a vele spiegate ha portato a Siracusa il fuoco di Olimpia Il suggestivo sbarco al suono delle sirene e delle campane L'Amerigo Vespucci a vele spiegate ha portato a Siracusa il fuoco di Olimpia Due corvette della Marina scortano la nave-scuola - Il sindaco della città siciliana accende la fiaccola che viene poi affidata all'arbitro Lo Bello per la prima frazione - Un migliaio di altre staffette faranno giungere a Roma alla vigilia della cerimonia inaugurale il simbolo dei Giochi (Val nostro inviato speciale) Siracusa, 18 agosto. La fiaccola olimpica è giunta questa sera poco prima delle 21 sul suolo d'Italia. La fiamma accesa allo stadio di Olimpia nella mattinata del 12 agosto era stata consegnata, secondo un complicato cerimoniale ispirato alla tradizione, dal principe ereditario di Grecia, Costantino, presidente del Comitato olimpico ellenico, al vice-presidente del Coni, Oneglio. Da Olimpia, trecentoquarantasette staffette greche si sono avvicendate sul percorso fino ad Atene e al porticciolo di Zea, prossimo al Pireo, dove era all'ancora la nave scuola c Amerigo Vespucci >, andata, a prendere la face. Quivi la fiamma, presa in consegna dal presidente della Sezione per la fiaccola olimpica, Aldo Mairano, è stata portata a bordo. Sul cassero della <r Vespucci », la sera del 13 agosto ha cominciato ad ardere in continuità per cinque giorni e cinque notti, contenuta entro un ampio tripode. L'hanno vegliata, alternandosi a turni di quattro ore, i cadetti della nave scuola ! | Scendendo dalla suggestività | dei simboli al terreno pratico, diremo che nel tripode, che è alla sommità delle fiaccole che le staffette recano correndo la fiamma, è alimentata da speciali cilindri composti di fili di canapa misti a resina, pece greca e speciali composti chimici. Il fuoco ardeva stasera sul cassero della nave quasi senza fumo, anche se investito dal forte vento del mare aperto. Quando IV Amerigo Vespucci > è giunta a poche miglia da Siracusa, le sono mosse incontro due corvette della Marina, che l'hanno scortata fino alla rada. Ci trovavamo a bordo di uno dei due mezzi di scorta, la corvetta « Baionetta », che ha tutta una sua storia, essendo stata, fra l'altro, ii mezzo navale su cui Vittorio Emanuele III s'imbarcò, dopo l'8 settembre, a Pescara per raggiungere Brindisi. L'incontro fra i mezzi di scorta e il gigantesco veliero scuola, che aveva messo alla cappa in alto mare, è stato quanto mai ! suggestivo. Sul ponte, il co| mandante, capitano Manca di Villahermosa, tutti gli ufficiali | e l'equipaggio si tenevano schierati. Attorno al tripode olimpico stava sull'attenti il picchetto d'onore. Ha subito avuto inizio l'operazione di bordeggio e tutta la velatura del « Vespucci » ha preso il vento. Nell'aria della sera, lo spettacolo del tre alberi a vele spiegate, recante a poppa l'alto tripode fiammeggiante, aveva qualcosa di magico. L'« Amerigo Vespucci » è giunta poco più tardi nella rada di Siracusa, dove ha gettato le ancore davanti ad una folla plaudente e strabocchevole che si accalcava su tutti i moli. Un cadetto, allievo dell'Accademia di Livorno, ha recato a terra, su una lancia a remi, la fiaccola, ed il sindaco di Siracusa, aw. Caracciolo, ha acceso la face posta su un tripode. Il fuoco olimpico ha così iniziato la sua marcia verso Roma, mentre risuonavano le campane e le sirene del porto e salivano nel cielo i fuochi d'artificio. Il primo atleta italiano che ha esercitato le ambite funzioni di «tedoforo» (portatore del fuoco) è l'arbitro internazionale di calcio Concetto Lo Bello, assessore al comune di Siracusa, che ha preso in consegna la fiaccola dal presidente della Regione siciliana, Majorana della Nicchiara. La partenza della prima staffetta è avvenuta quasi subito, accompagnata sul percorso da una interminabile teoria di automobili. La tabella dei tempi infatti, non concede soste. Il percorso della fiaccola, che è accompagnata da un corteggio di trentasette macchine, è stato minutamente studiato per dare risonanza all'avvenimento e per comprendere sui 1516 chilometri di strada il maggior numero di città che nell'antichità diedero alle Olimpiadi atleti memorabili o furono sede di competizioni e giochi della Magna Grecia. Da Siracusa, a frazioni di circa un chilometro e mezzo, la fiamma olimpica è proseguita stasera, verso Catania. Le successive tappe toccate saranno Messina, Reggio Calabria, Locri, Catanzaro Lido, Crotone, Taranto, Potenza, Muro Lucano, Paestum, Salerno, Amalfi, Napoli, (dove sarà acceso il tripode dei Giochi velici), Capua, Gaeta, Sabaudia, Castel Gandolfo, dove si accenderà la fiamma dei Giochi remieri. L'arrivo a Rema avverrà il 24 agosto alle 21 sulla Piazza del Campidoglio. Il 25 agosto alle 17, un gruppo di studenti, in dieci frazioni di percorso, compiuto a forte velocità, recherà la fiamma dal Campidoglio allo Stadio Olimpico, dove una folla di venticinquemila atleti e spettatori sarà in attesa che il simbolico tripode che dovrà ardere fino al 12 settembre, sia acceso in nome dell'amicizia e della libera competizione sportiva di tutti i popoli civili. Angelo Nizza