La macchina da ripresa dell'U-2 poteva scattare 4000 foto L'ago ipodermico per il pilota era avvelenato con curaro

La macchina da ripresa dell'U-2 poteva scattare 4000 foto L'ago ipodermico per il pilota era avvelenato con curaro La macchina da ripresa dell'U-2 poteva scattare 4000 foto L'ago ipodermico per il pilota era avvelenato con curaro Un fazzoletto trovato in tasca all'aviatore recava stampigliate le parole: «Sono americano. Non parlo russo. Ho bisogno di aiuto. Vi ricompenserò» - Powers ringrazia i quattro contadini che lo soccorsero il primo maggio - «Perché osservaste il silenzio radio?» «Per evitare che il volo venisse scoperto» - Una sorella dell'imputato, appena arrivata dall'America, segue l'udienza con i familiari (Segue dalla prima pagina) fatto un secondo periodo di addestramento non siete stato informato su queste attrezzature? Powers — No, sono soltanto un pilota; io non conoscevo né lo scopo né il funzionamento. Interviene nuovamente il Presidente. Presidente — Sapevate di violare la frontiera e la sovranità dell'Unione Sovietica? — Sì. — Perché accettaste l'incarico? — Anzitutto era un ordine... — Non comprendeste che l'azione avrebbe compromesso la Conferenza al vertice? — Quando ricevetti l'ordine non avevo nessuna idea del vertice — Non vi venne in mente che avreste potuto provocare una guerra? — Chi mi comunicò l'ordine doveva pensare a queste cose. Presidente — Vi prego, adesso, di rispondere alle domande del giudice ni lettere Zacharov, generale d'aviazione. Dopo alcuni quesiti sui diversi aerei che il pilota aveva usato prima dell'<U-2>, Zacharov domanda: — Che cosa avreste fatto se i nostri aerei da caccia vi avessero intercettato? — Mi dissero che tale possibilità non esisteva, e in realtà ho visto solo la traccia di un altro aereo, che volava molto più in basso. Nell'aula, a questo punto, si ode un rumore secco. Un riflettore brucia. Dopo un attimo di panico, il pubblico ride Zacharov incalza: — Sul vostro aeroplano era installato un apparecchio di nome Gran per? Descrivetene le caratteristiche. — Entrò in azione appena varcai il confine sovietico. E' un apparecchio che oppone ostacoli artificiali al funzionamento delle stazioni radar, de viando anche i razzi. — Quali razzi? — Quelli « aria-aria >. L'ap parecchio è di piccole dimen sioni. Terminato l'interrogatorio di Powers è stato chiamato alla sbarra il primo dei quattro contadini che assistettero al la caduta dell'< U-2 » e avvici narono Powers appena questi prese terra. Si tratta dell'invalido di guerra Piotr Asabin, il quale, confermando quanto dichiarato in sede istruttoria, ha ri ferito che il 1° maggio alle 9 (ora italiana) si trovava in casa quando udì un rumore simile a quello di un aereo a reazione. Asabin si arrampicò allora sul tetto e scorse una colonna di polvere che si in nalzava da un punto vicino al villaggio. Contemporaneamente vide un paracadute che scendeva verso terra. Pensando che si trattasse di un inci dente e che il pilota dell'ae reo avesse bisogno di aiuto, aveva raggiunto di corsa il punto in cui l'uomo era sceso, Il secondo teste è stato certo Anatoli Cheremisin il qua le ha riferito di essere giunto sul luogo con Asabin e di aver aiutato Powers a sgan ciarsi il paracadute togliendo gli quindi una pistola a can na lunga con silenziatore con tenuta in una fondina alla cin tura della combinazione di volo di Powers. Vladimir Surin, un altro testimone, ha dichiarato che il 1" maggio si trovava in una strada del villaggio quando aveva sentito un forte rumore seguito da una potente esplosione. Egli aveva raggiunto di corsa il punto dove era calato il paracadute e assieme ad Asabin, già giunto sul luogo, aveva aiutato Powers a rialzarsi. Alla fine di queste deposizioni, Powers ha chiesto la parola per affermare nuovamente: — Desidero esprimere fa mia riconoscenza ai testimoni per l'aiuto che mi hanno dato in quel giorno. Questa è la prima occasione che mi si presenta per farlo, ed io li ringrazio sinceramente. Alle 12,20 (ora locale) hanno avuto inizio le deposizioni degli esperti. Il colonnello Nikolai Alekseyev ha riferito che la speciale commissione di esperti, dopo un'accurata analisi dei documenti trovati addosso a Powers, è giunta alla conclusione che il volo effettuato il 1" maggio dall'* U-2 > era stato preparato in precedenza. I documenti di Powers, ha detto Alekseyev, erano stati divisi in tre gruppi: il primo stabiliva l'identità di Powers come pilota della «Air Force» statunitense e i suoi doveri; il secondo riguardava la rotta di Powers al disopra dell'Urss; il terzo era formato da documenti usati da qualsiasi aeroplano in volo. Il professor Istomin ha testimoniato dettagliatamente sul fatto che l'aereo non portava distintivi di riconoscimento. Non si può dire che fossero stati cancellati: semplicemente non erano stati messi (questo vorrebbe dire che l'apparecchio era destinato fin dall'inizio della sua costruzione a missioni di spionaggio contro le norme internazionali). Il giudice chiede allora al procuratore e agli altri esperti se hanno domande da fare. Tutti tacciono tranne Powers, che si alza di scatto e dice: « Sì, lo he una domanda da fare ». La sorpresa è generale. La moglie del pilota ha un sussulto, si protende in avanti per veder meglio. Fissa il marito intensamente. La sorella di Powers, Jessica, afferra un binocolo e lo punta sul fratello. In un'atmosfera carica di tensione Powers ha detto: — Non potrebbe essere accaduto che i distintivi di riconoscimento fossero stati dipinti sull'aereo e quindi cancellati? Ho visto aerei che erano dislocati da molto tempo allu base di Incirclik tn Turchia. Non posso essere d'accordo sul fatto che non ci siano mal stati distintivi di riconoscimento. — E' vostro diritto essere 0 no d'accordo, ma gli esperti hanno studiato la superficie dell'aereo dimostrando che non vi erano distintivi di riconoscimento. — Da quello che ho visto ad Incircltk in precedenti occasioni vi erano segni di riconoscimento su tutti gli aerei. Il professor Istomin ha riferito di essere giunto alla conclusione, dopo un accurato esame dell'equipaggiamento dell'aereo, che la macchina da ripresa di cui era dotato l'« U-2 > era di un tipo speciale per la ricognizione aerea. Il film, di tipo particolare per la ricognizione ad alte quote, fu sviluppato e mostrò fotografie del territorio sovietico che dimostravano che era stata seguita una rotta identica a quella prevista dal piano di volo. Tali fotografie, ha proseguito l'esperto, contenevano informazioni di spionaggio relative ad obiettivi militari ed industriali. Istomin ha riferito che la macchina da ripresa conteneva 2000 metri di pellicola che potevano registrare 4000 copie di fotografie su una rotta lunga 3500 km. Il colonnello del Genio Rostislav Andreiev, un esperto di trasmissioni radio, ha dichiarato che la radio di cui sono dotati gli « U-2 » appartiene al Dipartimento della Difesa statunitense ed è di tipo segreto. Nella sua deposizione, il col. Alekseyev si è allungato particolarmente sulla rotta dell'* U-2 » e sulle annotazioni trovate sul piano di volo di Powers. I documenti trovati, ha detto, rivelano in particolare. 1) l'itinerario previsto fra Peshawar e il punto terminale della missione aveva una lunghezza di 6000 km., 4700 dei quali al di sopra del territorio sovietico; 2) dopo aver sorvolato Arcangelo, Powers poteva scegliere tra due rotte che portavano una a Bodoe, in Norvegia, e l'altra in Finlandia,; 3) la velocità media del volo fino a Sverdlovsk era di 750 km. orari. Per quanto riguarda le annotazioni sul piano dì volo, Alekseyev ha affermato che la maggior parte di esse erano state fatte prima del decollo. 1 calcoli di navigazione erano stati anche essi preparati fino al minimo dettaglio prima della missione, ciò che ha permesso all'esperto sovietico di concludere che questa era stata certamente premeditata. Alcune delle annotazioni, fatte in inglese sul piano di volo e riguardanti in particolare la localizzazione di aeroporti e di obiettivi industriali, sono però di pugno dello stesso Powers; ciò implica la partecipazione attiva di Po vers ad un'operazione di spio naggio. Il prof. Istomin ha rilevato che la pellicola contenuta nella macchina da ripresa deli « U-2 » era migliore di quella impiegata dagli americani nei palloni-spie da loro lanciati nel 1956. Le camere da ripresa, lui aggiunto, permettevano di fotografare una fascia di terra larga 200 km. e lunga 3500; le fotografie sono state scattate da un'altezza compresa tra i 20 e i 21.000 metri. La sfilata dei periti è continuata nell'udienza pomeridiana. Il prof. Victor Prozovski depone che Io speciale ago ipodermico trovato i Indosso all'aviatore conteneva del curaro. « E il più potente fra I veleni conosciuti ed è anche quello che ha un'azione più pronta. Abbiamo punto un cane con I ago "per il suicidio": l'animale è morto nel giro di tre minuti. Lo stesso curaro ha ucciso una cavia in 20 secondi ». La signora Ida i'owers, madre del pilota (che è intervenuta solo ali udienza del pomeriggio), ascolta con visibile emozione le parole del perito elle le giungono in cuffia attraverso le cabine degli interpreti simultanei. Il Procuratore Generale chiede che venga chiamato un altro perito: il colonnello del Genio militare Voroscilov. A questi viene presentata la pistola trovata indosso a Powers. Egli spiega che si tratta di una pistola con silenziatore: un'arma con la quale si può uccidere una persona senza fare rumore Powers si alza in piedi ed esclama: — Ho già detto che avevo conservato l'arma perché pensavo di trovarmi nella necessità di "acciare della selvaggina. Il Procuratore Generale, Rudenko, fìssa intensamente l'imputato ed esclama: «Pensavate di cacciare selvaggina a 20 mila metri di quota?» Il pilota risponde: «Capisco quello che volete dire. Ma io mi riferisco alla possibilità di un incidente o qualcosa di simile ». Con voce accorata egli aggiunge: «Disgraziatamente, io solo posso sapere che non sarei mai in grado di uccidere un uomo, neanche se ciò servisse a salvarmi la vita». Un altro colonnello del Genio è chiamato a deporre sulle caratteristiche dell'ordigno per l'autodistruzione dell'aereo montato sull'«U 2». Per ragioni che non sono ancora state chiarite, il pilota, nel momento di gettarsi col paracadute, non ha messo in funzione l'ordigno. Il colonnello dichiara: «Si- tratta di un dispositivo regolato per uno scoppio ritardato. Conteneva una carica esplosiva sufficiente a garantire la completa distruzione dell' apparecchio. Nella storia dell'aviazione non si trovano precedenti del montaggio di un dispositivo del genere su un aereo, sia °sso militare o civile » Alla Corte vengono poi presentai tre piccoli ordigni che o n i , n ò . o o o a a n l o nell'atto d'accusa sono definiti I«cartucce incendiarie». L'im-|putato chiede che un interpre-' te traduca la dicitura stampa- ! ta sull'involucro. La scritta | dice: « Da impiegare per accendere falò con legno umido o altre sostanze a combustione lenta » Powers, evidentemente, vuol dimostrare che gli ordigni sono destinati ad un uso assolutamente pacifico Alle 17,40* il Presidente annuncia la chiusura dell'udienza. Il dibattimento sarà ripreso domattina, probabilmente con la requisitoria del Procuratore Generale e con l'arringa del difensore Griniev Dopo di che i giudici si ritireranno per pronunciare il verdetto. Negli ambienti occidentali di Mosca si assicura che l'avv. Griniev si è -dichiarato soddisfatto del comportamento di Francis Powers. Il difensore penserebbe che le sincere ammissioni dei fatti e il rammarico espresso per un'impresa che ha avuto tanto gravi ripercussion' avrebbero reso meno difficile la posizione dell'imputato il quale potrebbe sperare nella clemenza della Corte. Griniev non l'ha detto, ma le sue parole lasciano credere che una condanna a morte sia ormai da escludere In attesa della requisitoria del Procuratore Generale e del la sentenza, la stampa sovietica insiste nel sostenere che i veri imputati sono i responsabili della politica estera e militare americana e che Powers è un « uomo-straccio », anche se gravemente colpevole. a. r. Barbara Powers, fra la madre e la cognata Jessica, osse-va il marito con l'aiuto di un binocolo felefoto) • Le armi ed altri oggetti appartenenti al pilota esposti in vetrina nell'aula (Tel.)

Luoghi citati: America, Asabin, Finlandia, Mosca, Norvegia, Turchia, Unione Sovietica, Urss