I calciatori ungheresi sono favoriti e gli azzurri tentano l'avventura

I calciatori ungheresi sono favoriti e gli azzurri tentano l'avventura I calciatori ungheresi sono favoriti e gli azzurri tentano l'avventura Il football è stato spesso discusso ai Giochi, ina costituisce uno degli elementi di richiamo Meno di due settimane ci separano dall'inizio del torneo calcistico delle Olimpiadi. E' il primo che si svolga in casa nostra, per il semplice fatto che quésti sono i primi Giuochi Olimpici che il nostro paese abbia l'onore di ospitare. Il calcio è stato ammesso nove volte alle Olimpiadi, ed i nostri rappresentanti hanno risposto all'appello in sette occasioni. Essi sono stati presenti cioè: a Stoccolma nel 1912, ad Anversa nel 1920, a Parigi nel 19X4, Q(* Amsterdam nel 1918, a Berlino nel 1936, a Londra nel 1948, a Helsinki nel 19.12 La loro assenza si limita al primo ed all'ultimo dei tornei che siano itati organizzati, e cioè: a Londra nel 1908 — quando ancora una squadra nazionale italiana non esisteva — ed a Melbourne nel 1966 — quando la distanza impedì alla nostra rappresentanza di partecipare. Sette presenze su nove, equivalgono ad uno stato di servizio fra i migliori: tanto più se si tiene conto che, fra le sette presenze, va registrata, ad onore degli italiani, una vittoria assoluta. Nelle nove competizioni, il successo pieno è stato ottenuto infatti: due volte dall'Inghilterra 11908 e I9l2i, due volte dall'Uruguay 1192!, e 1928), uno volta dal Belgio, dall'Italia, dalla Svezia, dall'Ungheria, e dalla Russia. Il secondo posto è spettato due volte alla Danimarca, nel 1908 e 1912, una volta alla Cecoslovacchia i per squalifica/ nel 1920, una volta alla Svizzera nel 1921,, all'Art/entina nel 1918 ed all'Austria nel 1936 e tre volte alla Jugoslavia — la eterna seconda — nel 191,8, nel 19.12' e nel 19H6. Nessuna squadra ha partecipato a tutte le nove e nemmeno ad otto fra Olimpiadi del Calcio, di modo che il primato delle presenze spetta all'Italia. Il torneo di Roma si presenta come molto interessante. Da tempo si va dicendo ogni volta, che il calcio dece scomparire dai programmi delle Olim piadi. Ed ogni volta il calcio vince la sua battaglia, e continua a venire ammesso. Ad eliminarlo c'è da pensarci, non due ma dieci volte. Perché esso è lo sport più popolare di tutti, e quindi, ai fini econo¬ mici, il più redditizio. E l'or- ganizzazione di una Olimpiade costa. Ed i soldi, sotto qualunque latitudine si giuochi, fanno sempre comodo a tutti. Quindi non stupirà se anche nel 1961,, i calciatori faranno la loro comparsa in Giappone. Intanto, per il torneo di Roma, le iscrizioni sono state molto numerose, e gare eliminatorie a carattere di zona sono state necessarie per giungere a determinare le sedici squadre autorizzate a prendere parte al Girone Finale in Italia. Conformemente a quanto era stato fatto in Svezia, in occasione dell'ultimo Campionato del Mondo, le sedici concorrenti sono state ripartite >n quattro Gironi di quattro squadre, allo scopo di ottenere una prima eliminazione. Nel girone t.o si trovano riunite la Jugoslavia, la Bulgaria, la R.A.U. e la Turchia. L'Italia sta nel girone 2 o assieme alla Gran Bretagna, al Brasile ed a Formosa. Il 3.0-girone è riservato alla Polonia, alla Danimarca, all'Argentina ed alla Tunisia. Ed infine stanno nel 4.0 girone l'Ungheria, la Francia, il Perù e l'India. Non tutte le partite, almeno per quanto riguarda i gironi eliminatori avranno svolgimento nella Capitale. Per diversi incontri, gli organizzatori sono ricorsi all'ausilio di campi di città raggiungibili con mezzi ferroviari veloci da Roma stessa. Sono, queste città, Firenze, Napoli, Pescara, L'Aquila, Livorno e Grosseto V'è da augurarsi che i terreni di giuoco di tutti quanti questi centri vengano a trovarsi, per quell'epoca, nelle condizioni desiderate La qualità e la posizione dei competitori costituiscono l'argomento che dà luogo alle maggiori discussioni. La Federazione Internazionale del calcio si è limitata a proibire ai giocatori che avevano preso parte agli ultimi Campionati del Mondo, di iscriversi alle Olimpiadi. La questione non è stata risolta che in parte. Rimane aperta e visibile una disparità di trattamento fra le Federazioni che hanno adottato una differenziazione fra il professionismo ed il dilettantismo, e quelle che fruiscono del cosidetto «dilettantismo di Stato ». Italia, Francia, Gran Bretagna sono fra le prime: Ungheria, Bulgaria e Polonia stanno fra le seconde. A parità di valore tecnico, queste ultime vengono senza alcun dubbio a trovarsi avvantaggiate da una maggiore libertà di scella degli elementi da presentare Tenendo presente questa considerazione, non è chi non veda come, fra tutti i concorrenti, la squadra dell'Ungheria venga a trovarsi favorita. In realtà * però presto per esprimere un deliberato giudizio in proposito ed a maggior ra-glorie per lormulare un prono .stiro Nel calcio in genere ed in quello olimpico in particolare le sorprese sono sempre possibili. Ogni considerazione che si faccia al riguardo, non può avere che il valore di una congettura. L'attesa è quindi d'obhligo. Vittorio Pozzo

Persone citate: Vittorio Pozzo