I protagonisti di eccezionali primati saranno in campo nelle gare di atletica

I protagonisti di eccezionali primati saranno in campo nelle gare di atletica I protagonisti di eccezionali primati saranno in campo nelle gare di atletica Thomas (m. 2,22 di salto in alto), Boston (m. 8,21 liei lungo), Jolanda Balas (m. 1,86 nell'alto), Hary e Jerome (10" sui 100 metri) tra i concorrenti più attesi - Le possibilità di Berruti, Lievore e della Leone L'atletica leggera costituirà uno degli spettacoli di maggiore Interesse- delle Olimpìadi, certamente il più degno di chiudere la grande manifestazione romana, con la gara della maratona. I risultati sensazionali ottenuti in tutto il mondo nelle ultime settimane — man mano che la preparazione degli atleti si intensificava — ed i numerosi records mondiali battuti In ogni specialità, hanno creato negli sportivi una attesa che non è esagerato definire eccezionale. Molti primati realizzati nella corrente stagione, hanno avuto il potere di smuovere l'attenzione anche di chi raramente si interessa di sport, oppure di coloro 1 quali hanno slnora dedicato scarsa attenzione a questo ramo, dell'attività agonistica. I risultati fanno pubblicità, come un buon prodotto fa reclame a se stesso ed alla casa creatrice. Le strepitose imprese del diciannovenne negro Tho- mas e della rumena Jolanda Balas, primatisti mondiali di salto In alto rispettivamente con m. 2,228 e 1,86, del tedesco Hary e del canadese Jerome, che per primi sono giunti a correre 1 100 metri In 10" netti, del negro Ralph Boston che venerdì scorso a Walnut ha migliorato il più vecchio primato mondiale — quello del salto In lungo detenuto da Jesse Owens con m. 8,13 — con un balzo di m. 8,21, dell'americano Don Bragg che ha volteggiato nel salto con l'asta oltre la barriera dei metri 4,80 e del lanciatore Bill Nierter che ha passato il « muro » del 20 metri nel getto del peso, rimno creato attorno all'atletica leggera un nuovo e giustificato interesse. I protagonisti di tali eccezionali Imprese sportive saranno tutti presenti sulle piste e sulle pedane dì Roma: contro loro si batteranno avversari di puri valore, che a lungo hanno lottato per la supremazia nelle classifiche mondiali. Per alcuni le gare di Roma saranno poi una specie di « prova della verità», in esse dovranno confermare — di fronte ad avversari forse increduli ed a milioni di telespettatori — che le loro eccezionali performance^ sono state realizzate in circostanze regolari. Sotto questo aspetto, è circondata di ansiosa curiosità la gara dei 100 metri: Hary e Jerome dovranno avere I nervi d'acciaio per resistere alla tensione cui verranno sottoposti durante le gare, nelle qurli sono chiamati i confermare che i loro risultati non furono favoriti da circostanze particolari, o ripetendo il « tempo » o almeno superando gli avversari nel confronto diretto. La formazione italiana non dovrebbe restare soffocata nei duelli dei « giganti » stranieri. Le grandi speranze azzurre sono Il velocista Berruti ed il giavellottista Lievore in campo maschile, la scattista torinese Giusi Leone nel settore femminile. Berruti correrà i 200 metri con la segreta speranza di giungere addirittura alla medaglia d'oro che è nelle sue possibilità, sia pure a parità di chances con altri atleti, mentre nei 100 metri prenderà parte alle batterle e poi vedrà il da farsi secondo i risultati delle stesse. Pareva addirittura che Berruti dovesse rinunciare alla gara sulla distanza breve per non sommare troppi sforzi prima della competizione più impegnativa, quella dei 200, poi 11 dilemma è stato risolto con una formula che lascia i<i porta aperta a successive decisioni. Carlo Lievore, portato il primato italiano del giavellotto a m. 83,60, può inserirsi fra 1 migliori specialisti del mondo e tentare la conquista delia medaglia di bronzo che costituirebbe un riconoscimento di grande valore. Naturalmente se guarirà, come sembra, dalla distorsione alla ca- viglia procuratasi durante gli allenamenti a Schio. Giuseppina Leone chiuderà sulle piste di Roma la sua carriera internazionale. Disputerà poi ancora 1 campionati italiani 1960 per il C.S. Fìat, farà un tentativo sui 400 metri per vedere di aggiungere un altro primato italiano alla sua collezione che vanta già i 100 e 200 metri nonché la staffetta 4x100, e poi si ritirerà dallo sport per sposarsi. Qualcuno la accusa — e non a torto — di avere rinunciato ad ottenere risultati ancora migliori trascurando la continuità rtc^H allenamenti, ma questa mentalità, purtroppo, fa parte delle abitudini di molti atleti italiani, che si fidano più sulla classe che sulla preparazione. La Leone vuole comunque < chiudere » in bellezza. Si è allenata a dovere, ha portato recentemente il record italiano dei 200 m. a 23" e 7, tempo di valore internazionale: è l'unica azzurra in grado di accedere a due finali olimpiche. La formazione definitiva della squadra è stata resa nota soltanto ieri, dopo le ultime indicazioni delle gare di Schio, svoltesi sabato e domenica, scorsi. La compongono quarantatre atleti' e undici atlete Gli azzurri parteciperanno a tutte le gare del programma salvo i lanci del peso del giavellotto femminili ed i m. 3000 siepi, il lancio del martello, il salto in alto e con l'asta maschili. Oltre a Berruti, Lievore ed alla Leone, le speranze dei tecnici federali risiedono nelle prove di Dordonl e Pamich nelle gare di marcia, nelle staffette e nel getto del peso dove MeconI, ritornato alla forma migliore, potrà ben figurare ed aspirare alla supremazia fra i lanciatori europei b. p.

Luoghi citati: Boston, Roma, Schio