Il negro Boston con un balzo di m. 8,21 batte il record assoluto di salto in lungo

Il negro Boston con un balzo di m. 8,21 batte il record assoluto di salto in lungo Il negro Boston con un balzo di m. 8,21 batte il record assoluto di salto in lungo La prova dello statunitense è stata realizzata presso Los Angeles - E' perfettamente omologabile a differenza degli 8,14 ottenuti da Steinbach in favore di vento - Anche nel peso un eccezionale record mondiale: metri 20,06 di Nieder - Altri due primati del mondo, uno in America e uno in Russia walnuT neTpressfdf LoTAn gelPs, IP. preparazione della rappresentativa olimpica sta- (Nostro servizio particolare) Los Angeles, 13 agosto. Il più vecchio primato mondiale di atletica leggera, quello del salto in lungo, stabilito nel 1935 dal famoso Jesse Owens con un balzo di m. 8,13, è stato battuto di ben otto centimetri da un altro saltatore negro nella riunione che ha concluso oggi allo stadio di tunitense alla vigilia della partenza per l'Europa. Autore dell'impresa è il ventunenne Ralph Boston, un giovane rivelatosi appena nella corrente stagione fra i migliori specialisti americani nel salto In lungo. La rapida ascesa di Boston lo ha portato a superare tutti gli « assi > americani della specialità nel giro di. pochi mesi. Alla fine del giugno scorso il. primato personale di Ralph Boston era di m. 7,80,1 tmisura di notevole valore, ma inferiore alle migliori prestazioni degli altri statunitensi GEpPcsmAindddOildtnttvinsccptles tato il favorito per la gara del Greg Bell, Irvlng Robson ed Ernie Schelby. Vincitore della prova di selezione olimpica a Palo Alto con m. 8,089. il successore di Owens ha conquistato di diritto il ruolo di «numero uno» della specialità in America: oggi ha confermato in modo inequivocabile le sue doti, portando il record mondiale all'impressionante misura di metri 8,21. Il prestigioso primato di Owens era già stato superato il 24 luglio a Berlino dal tedesco Steinbach, che saltò metri 8,14, ma la misura non venne omologata a causa del ven-| to tròppo favorevole all'atleta. L'impresa di Boston è invece pienamente regolare ed inviterà l'atleta, che dietro suggerimento di alcuni tecnici intendeva dedicarsi - al decathlon, ad insistere ancora pegli allenamenti del salto. Intanto lo statunitense è diven- le Olimpiadi. Altri due primati mondiali sono stati battuti nella riunio¬ ne di Walnut. Il martellista Harold Connolly ha lanciato l'attrezzo a metri 70,33, migliorando di un metro e sessantacinque centimetri il suo precedente primato assoluto. Nel getto del peso Bill Nieder ha superato, primo atleta al mondo, il « muro » del venti metri, scagliando la palla di ferro (del peso di Kg. 7,260) a metri 20,06. Nieder, che aveva già ottenuto in aprile la misura di 19,99, non ancora omologata quale record del mondo, era stato in un primo tempo addirittura escluso dalla squadra olimpica americana per non essere giunto quarto, in una giornata di scarsa vena, nelle qualificazioni disputate a Palo Alto. Nieder è stato poi « ripescato » successivamente. Un quarto risultato di grande rilievo è stato realizzato dal « gigante » (metri 2,02 di statura, peso Kg. 125) Rink Babka, che ha scagliato il disco a metri 59,906, a soli quattro millimetri dal record mondiale (59,91) del polacco Piatkowski. Sul campo di Walnut non era disponibile una misura metrica e pertanto la « traduzione » della misura inglese equivale a m. 59,906. Per soli quattro millimetri Babka non ha eguagliato il primato dell'atleta polacco. b# p> Boston durante II salto in lungo di m. 8,21 (Telel'oto)