Colloqui diplomatici a Londra

Colloqui diplomatici a Londra Colloqui diplomatici a Londra per studiare un accordo col Vlec Convocati al Foreign Office i rappresentabero scambio - Il ministro degli Esteri francese - Un non facile problema : le tesi di (Dal nostro corrispondente) .le domande cui Londra sta Londra, 12 agosto. cercando di trovare risposta. Il governo britannico si è L'incontro di Bonn — a quanmesso subito all'opera per to sembra — ha fermato i sfruttare senza indugio le pos- propositi del Cancelliere ma sibilla di un'intesa europea! non quelli di De Gaulle. — economica e fors'anche po- Intensi saranno inoltre, nei litica — dischiuse dai colloqui prossimi giorni, i contatti fra di Bonn. Sir Robert Barclay, Londra e Washington. L'Amecapo dell'* Ufficio affari econo-1 r'ca può influenzare notevolmici » del Foreign Office, uno mente il corso della nuova fa: dei consiglieri di Macmillan ?e diplomatica, e 1 funzionari durante i colloqui con Ade- inglesi non esitano ad ammetnauer, ha ricevuto i rappre-l_te_re.t.he sperano nell'aiuto di Washington per appianate al _te_re.t.he sperano nell'aiuto di Un commento di Bonn «•F*»rmP7ra vArcn i rii6BÌÌ«rermezza verso i russi !Washington per appianate alcune delle molte difficoltà. m. ci. sentanti a Londra dei Paesi dell'c Associazione di libero scambio > — Danimarca, Norvegia, Svezia, Portogallo, Austria e Svizzera — e li ha rag- ; guagliati su quanto è avvenuto nella capitale tedesca. Su invito del nuovo ministro de-1 i i è t l F 1 gli Esteri, si è recato al Fo- ma Senza prOVOCaZlOM» reign Office anche l'ambascia- \ ,n„, „ , , (Dal nostro corrispondente) ,n„, „ , , a a à (Dal nostro corrispondente) Bonn, 12 agosto, (ni. c.) « Dopo gli incontri tra Adenauer e Macmillan — ha dichiarato oggi un alto funzionario del governo di Bonn — l'alleanza tra gli Stati europei appare ancor più consolidata. Un altro importante risultato delle consultazioni è che si sia riusciti finalmente a superare certe diffidenze di carattere tattico che contraddistinguevano fino a qualche tempo fa le posizioni tedesca e inglese di fronte ai massimi problemi internazionali. I due capi di governo — ha continuato il portavoce — sono d'accordo sulla necessità di non cedere alla pressione del comunismo in nessun punto dello schieramento occidentale. Naturalmente l'Occidente dovrà astenersi da qualsiasi provocazione ». Quanto ai rapporti tra il Mec e la zona di libero scambio, viene aggiunto, sempre da parte ufficiale, che «le difficoltà economiche, in vista della grave situazione mondiale, vanno poste in sott'ordine ». <I Paesi aderenti ai due gruppi economici avranno presto la sensazione che la via imboccata con i colloqui !d:. Bonn sarà utile anche per loro ». Il funzionario si è rifiutato di fornire particolari sui risultati dei colloqui anglo-tedeschi; anche sui contatti tra Adenauer e De Gaulle si mantiene tutto il riserbo. Non vengono confermate le notizie di un prossimo incontro a Bonn tra Adenauer e Fanfani. Tutto sommato, le reazioni tedesche ai colloqui di ieri appaiono molto positive, anche a giudicare dai commenti di stampa. I tedeschi sembrano tutto sommato molto ottimisti per i futuri sviluppi delle trattative economiche tra il Mec e l'Efta. tore francese Jean Chavel. Il suo colloquio con lord Home si è prolungato per quasi un'ora. Altri funzionari inglesi si incontravano contemporaneamente con rappresentanti dell'ambasciata americana. I commenti dei giornali inglesi esprimono soddisfazione generale per i risultati conseguiti a Bonn, tanto più graditi in quanto del tutto insperati. Londra era persuasa che il continente europeo non desiderasse, almeno per ora, un riavvicinamento all'Inghilterra e non s'attendeva il gesto di Adenauer, fino a non molto tempo fa il più severo critico di Macmillan. Ma questo compiacimento è turbato da due timori: I) che il fervido e costruttivo « spirito > di Bonn si affievolisca, come altre volte; 2) che De Gaulle non approvi i nuovi progetti tracciati da Adenauer e ne renda difficile o impossibile la attuazione. L'atteggiamento francese è, qui, considerato decisivo. I giornali lo dicono apertamente, il Foreign Office ufficiosamente ma non con minore chiarezza. « Senza la cooperazione di De Gaulle nulla potrà essere fatto — sostiene il liberale News Chronicle — e, purtroppo le prime notizie da Parigi danno l'impressione che egli non abbia molta fretta». Il Times rammenta che il Presidente francese sembra voler dare la preferenza e la precedenza a « una intima unione dei Sei, anche se non sovrannazionale, entro la più vasta alleanza». E l'autorevole Financial Time, il giornale della City, dichiara che non sarà facile per Adenauer e Macmillan «vendere le loro idee» a De Gaulle. «E* impossibile prevedere quale prezzo chiederà il Generale in cambio del suo consenso, conclude il quotidiano, ma a giudicare dal suo carattere, sarà presumibilmente elevato e in contrasto col pensiero politico britannico ». Particolarmente importante, dunque, da questo punto di vista, il colloquio odierno fra lord Home e llambasciatore francese. Al Foreign Office si lascia capire che è stato il primo passo di una cauta operazione difficilissima diretta a scoprire le intenzioni del generale. Accetterà De Gaulle una espansione del « Mercato comune » sino ad abbracciare forse il Commonwealth e i sette stati dell'< Associazione di libero scambio»? Rinuncerà ai suoi presunti progetti per dotare i Sei di una comune e quasi indipendente voce politica? E' vero che Ade nauer desidera allargare la Comunità europea sino ad includere la Gran Bretagna per sottrarla al rischio di una troppo energica influenza po litica francese? Sono queste ! Nota americana e inglese alla Polonia sul confine tedesco Varsavia, 12 agosto. Gli Stati Uniti e l'Inghilterra hanno fatto pervenire al go verno polacco due note distinte, in risposta ad una nota in dirizzata dal governo di Varsavia il mese scorso a tutti i Paesi della Nato. Le repliche delle due potenze occidentali riguardano la questione dei territori già appartenenti alla Germania e passati, alla «ine della seconda guerra mondiale in «amministrazione» alla Polonia p pgper dotare i Sei di una comune e quasi indipendente voce politica? E' vero che Ade nauer desidera allargare la Comunità europea sino ad includere la Gran Bretagna per sottrarla al rischio di una troppo energica influenza po litica francese? Sono queste L'atteggiamento di Londra e di Washington è in sostanza analogo, imperniandosi su due punti principali. In primo luogo le due potenze chiariscono la propria posizione nei riguar di della richiesta polacca, di retta a sapere se i Paesi della Nato appoggiano il presidente ai1111113 li1111111 i m11 m 11111111111j1111111111111i1111j11 1111111;1111111111111111111]111 [11:111111 id nti della Zona di li riceve l'ambasciatore De Gaulle sull'Europa cancelliere Adenauer nelle sue « rivendicazioni » dei territori ex-tedeschi. Washington e Londra precisano che l'appoggio non è stato né richiesto dalla Germania occidentale né offerto dagli alleati. In secondo luogo le due note riaffermano che la questione della frontiera occidentale polacca dovrà essere decisa da un trattato di pace con una Germania riunificata. Fonti vicine al ministero degli Esteri polacco hanno dichiarato stasera che la crescente tensione est-ovest ha accelerato i preparativi tra i Paesi del blocco comunista per un trattato di pace separato con ,a Germania orientale. Le stesse fonti nanno affermato che il testo del trattato po- trebbe essere firmato il pros simo mese se il Parlamento della Germania occidentale insiste nel suo piano di tenere la sessione di settembre a Berlino ovest. ■ IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIII La guerra r