Cinque cavatori in una galleria travolti da una valanga d'acqua

Cinque cavatori in una galleria travolti da una valanga d'acqua Cinque cavatori in una galleria travolti da una valanga d'acqua Due di essi sono morti - Lasi dal nubifragio si erano (Dal nostro corrispondente) Massa Carrara, 12 agosto. Due cavatori di Forno, Mario Biagi, di 24 anni, sposato con due figli, e Casimiro Alberti di 58, sono stati travolti ed uccisi, verso le ore 13 di oggi, da una valanga di acqua e di pietre che il canale Vettolina, gonfiato in seguito a un violentissimo uragano abbattutosi su Massa e particolarmente sulle Alpi Apuane, ha rovesciato in una galleria, scavata per l'estrazione del marmo. La sciagura è stata ricostruita da tre compagni delle vittime, scampati alla sciagura: Arturo Fruzzetti, Riccardo Alberti, e Gabriele Biagl, fratello di Mario. Per tutta la mattina i cinque operai avevano continuato a scavare una galleria lunga circa 50 metri, alta sul torrente non più di tre metri: il lavoro di un mese, che ora non esiste più perché la piena l'ha colmata di grossi massi. Quando scoppiò l'uragano i cinque cavatori lasciavano la galleria in cui stavano lavorando, giudicandola pericolosa, e salivano verso un altro tunnel, già terminato, un po' più distante dal canale. Qui si disposero ad attendere che cessasse il temporale. «Improvvisamente — ha narrato Riccardo Alberti che non è fratello del Casimiro — una voravano in una cava di mar rifugiati nel tunnel ma la pi grande ondata, come una valanga di acqua e sassi raggiungeva la galleria. Ci rifugiammo di corsa nell'interno, ad una distanza di circa 15 metri dall'Imboccatura. C'era un carrello abbandonato! Io, Gabriele Biagi e Fruzzetti salimmo sul carrello, mentre l'acqua e i sassi invadevano la galleria. Vidi per un attimo, a pochi metri di distanza, Casimiro Alberti e Mario Biagi che si erano attaccati al tubo dell'aria. L'acqua ci copriva quasi interamente e aumentava di minuto in minuto. Sentii un corpo sfiorarmi e riuscii ad afferrarlo: Io tirai fuori e vidi che era il povero Casimiro, era già morto, ma io non me ne accorsi e lo tenni stretto per molto tempo. Poi, stremato, lo lasciai. Intanto anche Mario Biagi era stato travolto e trascinato verso il fondo della galleria. Finalmente le acque calarono e riuscimmo a vedere un po' di luce verso il fondo. Con la forza della disperazione, scavando con le mani, raggiungemmo dopo un'ora l'uscita. L'altezza della galleria era ridotta a meno di mezzo metro e per più di dieci metri essa era stata spazzata via». La notìzia si è subito diffusa. I carabinieri di Forno, il medico condotto, dott. Canepa, i vigili del fuoco, raggiunsero 11 luogo dove era accaduta la mo sopra Massa - Per ripararena di un canale li ha investiti disgrazia. Fu necessario scavare a lungo per trovare 1 corpi dei due sventurati. L'Alberti veniva portato alla luce già cadavere; il Biagi, invece, respirava ancora. Gli è stata praticata un'iniezione endocardiaca, mentre veniva trasportato verso il posto di pronto soccorso, ma tutto fu inutile. e. s. In 6 mesi 3.304 morti sulle strade italiane Roma, 12 agosto. d gIl numero degli incidenti stradali nel periodo gennaiogiugno 1960 è risultato — secondo dati dell'Istituto centrale di statistica — di 120.937 contro 107.526 nei confronti dello stesso periodo dell'anno precedente, con un aumento del 12,5 per cento. Il numero dei morti causato da tali incidenti è stato di 3304 contro 3257 dello stesso periodo dell'anno precedente con un aumento dell'1,4 per cento e quello dei feriti di 86.263 contro 78.655, con un aumento del 9,7 per cento. Nel mese di giugno 1960 il numero degli incidenti è risultato di 24.075 con un aumento del 17,1 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Luoghi citati: Massa, Roma