Una signora simula una rapina avendo speso troppo per le vacanze

Una signora simula una rapina avendo speso troppo per le vacanze Una signora simula una rapina avendo speso troppo per le vacanze S'è fatta trovare nel corridoio della sua casa, legata e imbavagliata - Prima inventa la storia di un giovane bandito - Poi confessa: voleva giustificarsi con il marito Milano, 9 agosto. In meno di sei ore la Squadra Mobile ha smontato una simulazione che si era presentata come un giallo a forti tinte: aggressione e ferimento a scopo di rapina. L'episodio ha avuto inizio alle 12,30 con una telefonata concitata alla Volante: « Veni-te in piazza Chiaradia 12 — ha detto l'interlocutore. C'è stata una rapina. Hanno legata e picchiata una donna in casa sua ». Al quarto piano dello stabile, Agnese Maggi in Lodesane, 34 anni, giaceva riversa sul pavimento della sua abitazione imbavagliata con uno straccetto giallo, le mani legate dietro la schiena. Cosi era stata trovata da una coinquilina, Elsa Milanesi, 35 anni, che pochi minuti prima era salita dalla Maggi per potere dare una occhiata dal balcone della vicina alla propria figlioletta Enrica, di 9 anni. La bimba stava giocando nella piazza antistante l'edificio con la piccola Rossana Lodesane, di 6 anni. Alla scampanellata nessuno aveva risposto. Un lamento appena percepibile era però giunto dall'interno e aveva messo in sospetto la Milanesi. Questa, con l'aiuto della custode, è entrata ed ha visto nel corridoio, stesa sul pavimento, Agnese Maggi. « Avevo sentito suonare il campanello dell'appartamento accanto — ha poi raccontato la " vittima " al vicedirigente della Mobile, dott. Mario Jovine, e al funzionario dott. Barone — e poi alla mia porta. Mi si è presentato un giovane sui 2f> anni, che ha chiesto di mio marito. Gli ho risposto che non c'era, ma lui, nel frattempo, a a o a aveva fatto un passo oltre la porta. Mi ha preso per un braccio trascinandomi nella camera da letto e mi ha imbavagliata con lo straccio che uso per lucidare le scarpe. Con la testa avevo urtato, nel difendermi, il ricevitore del citofono che si è staccato dall'ap- -1parecchio. Il giovanotto mi ha — è n e, e o a i a a , e a a a o n l , l o o e iaMi ui o n o, imposto di consegnargli alme no cinquantamila lire. Non ho potuto che indicargli, a gesti, il cassetto di un mobile in cui erano custoditi due biglietti da diecimila e uno da cinquemila. Egli li ha presi e dopo avermi legate le mani dietro la schiena mi ha dato un colpo in testa con un oggetto contundente. Ho perso i sensi ». I segni della legatura, come hanno potuto constatare i funzionari della Mobile, erano visibili solo sul dorso delle mani di Agnese Maggi, né la custode dello stabile, né il marito. Mario Marconi, che avevano trascorso la mattinata nella loro guardiola, avevano visto sconosciuti salire le scale: il citofono, quello che la Maggi ha affermato di avere urtato con la testa durante la lotta, era distante dall'uscio dell'appartamento e dalla camera da letto. Nei cassetti si trovavano ancora altri oggetti di valore che il fantomatico rapinatore si era ben guardato dal portare via; l'ematoma che doveva testimoniare il colpo in testa si trovava invece all'altezza dell'occhio sinistro. Tutti questi elementi hanno contribuito a rendere poco credibile il racconto della donna E infatti la Maggi, sotto il fuoco di fila delle contestazioni si è alla fine decisa a raccontare la verità. Alle 18 il dottor Jovine ha po¬ tuto raccogliere la confessione Agnese Maggi aveva fatto troppe spese in previsione della villeggiatura in questi ultimi giorni. Delle 60 mila lire che il marito Massimo Lodesane, amministratore del Calzaturificio Bustese, le aveva consegnato come ogni mesa perché provvedesse agli acquisti di generi alimentari, gliene erano rimaste soltanto quattromila. Il timore di un rimprovero è perciò all'origine della messa in scena. Agnese Maggi è stata denunciata in stato di arresto per simulazione di reato. Le vacanze forse le trascorrerà a San Vittore. La signora Agnese Maggi che ha simulato la rapina (Tel.) [M

Persone citate: Agnese Maggi, Elsa Milanesi, Jovine, Mario Jovine, Mario Marconi

Luoghi citati: Milano, Rossana Lodesane