Quali mezzi sono offerti agli inglesi per sfuggire alla compagnia delle donne di Clara Grifoni

Quali mezzi sono offerti agli inglesi per sfuggire alla compagnia delle donne Quali mezzi sono offerti agli inglesi per sfuggire alla compagnia delle donne Tre istituzioni; il collegio, il club e il pub, hanno avvezzato gli uomini a un poderoso self control e a una certa inditferenza - Le donne vorrebbero essere molto libere e indipendenti e contemporaneamente molto amate - Ma gli uomini, queste soddisfazioni contraddittorie non gliele danno; rispettosi e compitissimi non le rincorrono - Per questo in Inghilterra si usano con tanta frequenza gli avvisi pubblicitari per combinare un matrimonio (Nostro servizio particolare) Londra, agosto. Un mattino incontriamo lo Scapolo Inglese, fra i piccioni di Trafalgar Square. E' sui venticinque anni, alto e un po' dinoccolato, la carnagione rosea, i capelli biondi divisi da una riga a sinistra. Indossa un abito molto scuro, di taglio anonimo, con la giacca piuttosto lunga. Ha la camicia bianca, la cravatta a righe colorate (i colori sono quelli d'un collegio, d'un club o d'un reggimento, chissà); e l'ombrello. Cammina a passi rapidi senza voltare 11 capo né a destra, né a manca: sembra indifferente a quanto lo circonda, solo, nella piazza affollata. Ma all'imbocco dello Strand, dove incrocia tre belle ragazze, lo Scapolo strappa i suoi occhi azzurri dal vuoto e 11 fa convergere nella loro direzione. Trattengo il fiato: la decantata impassibilità britannica davanti alle donne, uno dei pochi miti che ancora resistono, starebbe dunque per tramontare? In quel momento, lo Scapolo si ferma: la sua attenzione non era rivolta alle ragazze, ma a un negozio di Fishing Tackle Specialists, articoli per la pesca, nel cui interno scompare. « Non dimentichiamo che oggi è venerdì — osserva la mia compagna, Margaret J., un'arguta londinese. — Stasera incomincia il week-end e il giovanotto deve rifornirsi di ami o canne ». Poi aggiunge che gli scapoli inglesi amano molto lo sport. K anche in una giornata come questa, eccezionalmente limpida e percorsa da effluvi d'ogni sorta, non pensano a qualche romantica passeggiata nel verde con una fanciulla; pensano di andarsene con altri scapoli a prender pesci, nei fiumi o nei laghi del Nord. Indico a Margaret una cop- pietta che pare smentirla: è ipr0prj0 davanti a noi, nella , coda Q.attesa „ lunga coda d'attesa per bus, alla quale ci slamo aggregate. Sono molto giovani tutti e due. Si stringono come se avessero paura di perdersi e ogni poco si baciano con tranquilla impudenza, oppure strofinano i loro nasi corti l'uno contro l'altro, alla ma¬ niera esquimese (è l'effetto di < Ombre bianche », proiettato in vari cinema di Londra). Ma la mia compagna ribatte che i due appartengono alla »iouvelle vague, quella che tenta di lacerare i veli puritani della vecchia Inghilterra e staccarsi dalla generazione precedente. « Ma sono ancora troppo pochi — dice Margaret — per influire sul costume. E il costume rimane sempre determinato dagli altri, quelli che sanno tenersi lontani dalle donne, grazie a tre istituzioni secolari, unicamente inglesi ». La prima è la boardingschool, il collegio, che costa un occhio della testa ai padri inglesi, ma garantisce ai ragazzini inglesi un'educazione spartana — camere prive di riscaldamento, docce gelate anche d'inverno, frusta se occorre — e al riparo da qualsiasi ingerenza donnesca. La seconda è il club, questa roccaforte del « superbo isolamento » maschile. La terza è il pub, da cui intensi fumi di birra (trecentotrentotto milioni di litri bevuti ogni anno) e di pipa, tengono lontane le donne. A tutto questo, quasi non bastasse, gl'inglesi hanno aggiunto lo sport, la varietà sterminata delle hobbies, le attività-passatempo, e il week-end, che sono altrettanti mezzi offerti all'uomo per sfuggire alla compagnia delle donne. L'uomo inglese è estremamente educato: balza in piedi davanti a una donna, cede il posto, spalanca le porte, offre sigarette e fiammiferi. Ma la sua educazione, appunto, gli vieta di esprimere giudizi personali e d'interferire con degli apprezzamenti sul contegno di chiunque, sia anche sua moglie. E anche se la moglie, vestita a nuovo e con l'ondulazione fresca, muore di rab bia davanti al suo mutismo, non apre bocca. Eppure, per quanto Illogico sembri, bisogna ammettere che l'uomo inglese è un animale essenzialmente domestico, nato per la casa e la famiglia. Chi desideri sin cerarsene non ha che da scorrere, per esempio, le fitte co lonne di Personals, annunci economici privati con ogni sorta di richieste (magari sor prendenti), pubblicati da quotidiani e settimanali. Fra questi ultimi, alcuni sono riservati esclusivamente alle inserzioni, come il London Weekly Advertiser, che ogni mercoledì esce con molte pagine di Personals divisi in due settori, donne e uomini, le une e gli altri smistati secondo l'età: dai ventuno ai ventinove anni, dai ventinove ai trentanove e sopra i trentanove... sino ai più stagionati limiti del sentimento. Perché in questi Personals si cerca soltanto compagnia e endearment, affetto, tenerezza. E' un vasto coro di anime sole, ciascuna delle quali precisa scrupolosamente il proprio stato civile, la propria altezza in piedi e pollici, le proprie condizioni di salute, e le proprie aspirazioni (non di rado bizzarre: «Ventiquattrenne con cutter, incontrerebbe giovanotto pure con cutter, scopo matrimonio », « Vedovo quarantacinquenne cerca compagna buon carattere, istruita in storia, preferably who knows Bisanzio's decay, preferibilmente sulla decadenza di Bisanzio»). In questo coro, le voci maschili colpiscono di più, e non soltanto perché sono in maggior numero. E' comprensibile che anche — o soprattutto — in Inghilterra, una certa quantità di nubili, vedove e divorziate, cerchino una compagnia a sei pence la parola. Ma che pensare di tutti questi uomini per lo più giovani, fisicamente normali, spesso in ottime condizioni economiche e fond of home and children, appassionati per la casa e i bambini, come dichiarano invariabilmente, che ricorrono a una inserzione per trovarsi una donna? Ecco qua: «Laureato in chimica, trentaduenne, bell'aspetto, altezza 1,76, buon carattere, hobbies scientifiche, guadagno 3800 sterline annue (sei milioni e seicentomila lire), automobile propria, cottage a Hampstead, tre cani, conoscerebbe signorina o divorziata 25-30enne, graziosa, amante casa, anche con bambino, per matrimonio». Oppure: «Mi sento incapace di descrivere me stesso, ma posso dire d'essere an ordinary sort of chap, il solito tipo di bravo ragazzo. Sono timido. Amo i bambini > Perché questa difficoltà di trovar moglie? La vita mo-derna ha reso più difficili i contatti umani? Oppure le donne, sempre più indipendenti grazie al lavoro, cercano sempre meno la sicurezza economica nel matrimonio? Sì e no, dice Margaret. La donna inglese è molto libera e indipendente; ma anche tene-ra, materna, ansiosa d'amare Però vuole essere finalmente trattata come una donna e non come un soprammobile, sia pure di riguardo. Vuole che p, . i l'uomo si dia da fare e la smetta di attender la manna dal cielo. Questo è il fatto: le donne inglesi sono cambiate, mentre l'uomo resta sempre -'quello. Gentile, rispettoso, tol- i e o a e lerante e inzuppato di selfcontrol. Gli hanno insegnato a reprimere i suoi desideri e a non rincorrere le donne; e lui non le rincorre. Aspetta, educatamente, che glie ne presentino qualcuna (un gentleman non rivolge la parola a una -jsco"?sciuta,.«che Ìn cas° d'£ e lcendl° ° dl naufragio»). Se e n a e fragio non ha modo di conoscerne secondo le regole, ricorre ai Personals. Clara Grifoni

Persone citate: London, Margaret J., Scapolo, Strand

Luoghi citati: Inghilterra, Londra