Respinto con la forza un aereo dell'Onn Hammarskjoeld sospende l'intervento nel Katanga di Giovanni Giovannini

Respinto con la forza un aereo dell'Onn Hammarskjoeld sospende l'intervento nel Katanga fi Cansigiia di Sicurezza convocato per riesaminare il problema Respinto con la forza un aereo dell'Onn Hammarskjoeld sospende l'intervento nel Katanga Armi alla mano, i separatisti impediscono a 20 tecnici delle N. V. di scendere dall'apparecchio - L'aeroporto bloccato da truppe belghe Agitata rianione di 150 capi tribù in pittoreschi costami - Distribuite armi ai negri per opporsi all'atterraggio dei reparti internazionali (Dal nostro inviato speciale) Kllsabet-hville, 5 agosto. Il Katanga ha vinto il primo round della sua lotta contro il governo centrale di Lumumba, le truppe dell'Onu noti verranno inviate domani in nessuna ..parte, delia provincia. Èvidentehiehte ? il rapporto fatto stasera da Bunche al suo ritorno da Elisabethville è sta- to talmente preoccupante che,davanti alla decisa volontà di indipendenza del Katanga, Hammarskjoeld ha deciso di soprassedere ] alla progettata operazione militare, di ripro- porre il problema al Consiglio di sicurezza e di partire lui stesso subito per New York. A Elisabethville la notizia è giunta solo a tarda sera, quando già le truppe (e precisiamo il particolare interessante che si trattava di truppe belghe) stavano avviandosi a bloccare l'aeroporto, ad occupare tutti i punti di importanza militare della città. Domani sarà giorno di festa nel Katanga, Dopo ventiquattro ore esatte di permanenza ad Elisabethville, Bunche era ripartito stamane per Lropoldville dopo essersi trovato costantemente di fronte alla fredda ostilità di tutti i rappresentanti del Katanga, unanimi nel confermargli la loro decisione di opporsi con ogni mezzo alle truppe delle Nazioni Unite se, come preannunciato, esse avessero cercato domattina di occupare qualsiasi parte della provincia. E proprio al momento della sua partenza si è avute una prova concreta di questa intransigenza: l'annuncio che l'aereosul quale il vicesegretario doveva salire per tornare a Léopoldville stava arrivando con a bordo una ventina di funzionari civili dell'Onu che chiedevano di po- ter visitare la città e i dintorni, allo scopo di rendersi conto della situazione, ha provocato l'adozione di immediate misure di emergenza. Lo stesso ministro dell'interno Munongo si portava alla torre di controllo e intimava per radio al pilota di non tentare l'atterraggio in quanto non si sarebbe mai permesso ai suoi venti passeggeri di \ scendere a terra. Camion dei- l'esercito Icatanghese affluivano intanto sulla pista, carichi di fusti di benzina che si intendeva disseminare in ogni \dove per impedire la discesa Solo ' dopo che il comandante dell'aereo dava assicurazione che avrebbe atterrato soltan to per prendere a bordo il vice-segretario dell'Onu e nes suno dei funzionari avrebbe messo piede a terra, il mini stro dell'interno del Katanga dava il permesso, facendo pe rò immediatamente circondare l'aereo dai suoi reparti in perfetto e moderno assetto di guerra. In questa atmosfera di aperta ostilità, Bunche, salutato soltanto dalle autorità belghe, ripartiva per la capitale, rifiutando la benché minima dichiarazione. In tutto il suo breve soggiorno egli non ave va del resto detto una parola alla stampa, mentre molte ne aveva dette Tschombé contribuendo a rendere nel primo incontro più difficili i rapporti con il rappresentante dell'Onu. Alla fine del loro colloquio di ieri sera, il Presidente del Ka tanga aveva annunciato con grande soddisfazione che Bun che si era perfettamente reso conto della validità delle sue argomentazioni, che avrebbe pertanto riferito ad Hammurskjoeld, suggerendo di rinvia re ancora il problema al prossimo Consiglio di Sicurezza, soprassedendo quindi al progettato sbarco di truppe aerotrasportate di domattina. Tschombé intensificava in serata la sua opera di pressione dimostrativa riunendo tutti i maggiori capi giunti in città dall'interno ed ottenendone il pieno ed esplicito assenso a qualsiasi anche disperata deci sione. E stamane stavano -.on lui da Bunche i tre più poten ti — Mwenda Munongo, Bako Di Tende, Kasongo Niembo in rappresentanza anche del quarto e più potente Mwata Yamvo, signore dei Lunda, che, malato, aveva inviato un messaggio ispirato alla più as soluta intransigenza. La di scussione durava circa due ore. Al termine, Bunche rifiutava l'invito a presentarsi all'As semblea generale dei sultani riunita al Teatro della Ville, ritenendo inutile qualsiasi altro incontro e dirigendosi quindi direttamente all'aero porto, dove l'attendeva l'ulti mo spiacevole, sopradescritto episodio. Al Teatro della Ville, l'assem blea offriva uno spettacolo quale pochi anche dei vecchi coloniali hanno avuto occasio ne di vedere. C'erano riuniti circa ISO capi, signori di quasi tutti i popoli del Katanga ed anche d'oltre frontiera, sconfinando le loro tribù in Rhodesia e, soprattutto, in Angola. Le insegne del loro grado andavano dalle sottane variopinte alle catene d'argento e di latta, dalle monete pendenti a grappoli sul petto ai copricapo dalle fogge infinite, lobbie, ca¬ schi, berretti da chauffeurs, sacchetti a calza intessuti di perline, bustine ed altri assolutamente indefinibili, veri e propri cotillons da veglioni di carnevale. A tutti costóro, Tschombé — accolto da ' un plotone in armi con gli onori e accompagnato dal comandante in capo dell'armata, il giovane ex-sottufficiale Mukla (ì due ufficiali belgi da noi citati ieri hanno soltanto Untolo di consiglieri) —, ha parlato prima in francese e poi in kiswaìli. Nel suo discorso il Presidente ha mirato soprattutto a garantire ai capi tradizionali un rafforzamento della loro autorità e della situazione economica del nuovo Katanga indipendente. Non sono mancati gli applausi, venuti viva cissimi quando Tschombé ha annunciato che era revocata ogni proibizione per gl'indigeni di portare armi. E che anche, a partire da oggi pomeriggio, i capi avrebbero potuto cominciare a ritirare fucili dai magazzini, il che è regolarmente avvenuto. Molti degli chefs Tianno confermato che migliaia dei loro guerrieri erano già in movimento: 500 ad esempio muovevano dalla zona del Lago Moero e vengono avanti in fretta. Gli altri seguono con donne e bambini. Accanto a queste masse, i governanti katanghesi parlavano di schiere d'uomini che stanno arruolando da mandare in città e che sarebbero ormai tremila. « Tuttcvm — ci ha dichiarato ancora stasera Munongo — non attaccheremo noi le truppe delle Nazioni Unite, limitandoci ad impedire con ogni mezzo l'atterraggio degli aerei: ma se vorran no sbarcare con la forza, risponderemo con la forza ». Il governo comunque continua a non credere a que sta eventualità. Non pensa che le truppe internazionali avrebbero tentato di scendere ad Elisabethville, ma in altre località come ad esempio nella base belga di Romina: « In questo caso — ha detto Munongo — potranno forse atterrare ma rimarranno bloccate. La guerriglia nella foresta è quella che noi sappiamo fare meglio ». Se tutto questo atteggiamento oltranzista governo del Katanga, che dopo il successo odierno verrà inevitabilmente e ulteriormente rafforzato, non costituisca un enorme bluff destinato soltanto ad impressionare l'opinione pubblica mondiale, ma al tempo stesso sgonfiarsi all'arrivo dei primi soldati dell'Onu, non ci sentiamo di escluderlo. Ma dobbiamo registrare che l'assoluta maggioranza dei bianchi è convinta che Tschombé e compagni facciano sul serio. Stasera gli europei sono andati a letto con le armi a portata di mano, protiti a saltare in macchina e a dirigersi verso la Bhodesia. Quelli che per uh motivo o per l'altro riten- delgono di dover restare, erano pronti a concentrarsi in unaparte stabilita della città, sotto la. protezione dei paracadutisti belgi. Per il momento il pericolo è cessato. Ma la situazione del Katanga resta più aperta e più grave che mai. Giovanni Giovannini

Persone citate: Hammarskjoeld, Lumumba

Luoghi citati: Angola, Elisabethville, Hammurskjoeld, New York, Rhodesia