Due alpinisti morti e tre feriti in una serie di incidenti sul Bianco

Due alpinisti morti e tre feriti in una serie di incidenti sul Bianco Due alpinisti morti e tre feriti in una serie di incidenti sul Bianco Uno studente scozzese si sfracella dopo un salto di cento metri - Un francese cade da appena dne metri e muore picchiando contro una roccia - In gravi condizioni un ragazzo e una giovane travolti da una valanga - Per soccorrere la moglie con la gamba rotta, il marito rotola con l'auto in un burrone Courmayeur, 2 agosto. Sul versante francese della catena del Monte Bianco sono accaduti quattro incidenti alpinistici: il bilancio è di due morti e tre feriti. Ai gendarmi di Chamonix si presentava nella serata di ieri un turista scozzese: era in preda a choc e aveva le mani Insanguinate. In cattivo francese chiedeva aiuto per il suo amico caduto al Grépon, un picco che sovrasta la Mer de Giace, alto 3482 metri. Da sabato scorso Richard Holt di 25 anni, di Edimburgo, — tale è l'identità dello scozzese — aveva vagato sulla montagna perdendo l'orientamento innumerevoli volte, rischiando di cadere ad ogni passo nel tentativo dì portarsi a valle per avvertire della dìsgrazia accaduta al suo compagno James Gordon Rorke di 25 anni. Privo di piccozza e di corde era giunto a Chamonix dai circa 3000 metri di quota dove era avvenuta la sciagura. I due, studenti universitari di Edimburgo, avevano condotto a termine la salita al Grépon già nella giornata di sabato. Nella discesa, a quanto si è potuto stabilire dal racconto frammentario deli'Holt, ricoverato a Chamonix in preda a choc, stavano scendendo quando la corda non ha retto e si è sganciata dall'anello, facendo precipitare il Rorke per un centinaio di metri. Da quel momento ha inizio l'odissea del giovane sopravvissuto solo in montagna, mentre ca¬ a lava la notte e subentrava al bel tempo una bufera che sarebbe durata tutta la giornata di domenica. Le guide di Chamonix hanno già recuperato il cadavere del Rorke. Altra disgrazia sul ghiaccialo di Bossons, in una località che si può raggiungere senza essere provetti alpinisti. Tre giovani francesi in cordata stavano effettuando per allenamento una salita di ghiaccio, quando uno di essi perdeva l'equilibrio e trascinava gli altri due da un'altezza di soli due metri. La caduta fu fatale per il parigino ventisettenne Francesco Bouchardeau, che cadendo su un sasso si uccideva sul colpo. Due feriti gravi costituiscono il bilancio di un'altra disgrazia alla Aiguille du Gòuter. Uno studente e una studentessa francesi, Bernard Franconi di 20 anni, da Chambéry, e Jacqueline La Pierre di 23 anni, da Barberaz, in Savoia, mentre traversavano un grande colatoio al di sotto del Góuter, venivano travolti da una valanga. Trasportati per oltre 300 metri dalla massa nevosa, hanno riportato ferite al volto, al corpo, e fratture alle gambe. I componenti una carovana di soccorso li ha già trasportati a Chambéry. Hanno detto di avere letto una volta che per mantenersi alla superficie di una valanga bisogna «nuotare»; così hanno fatto e si sono salvati grazie alla loro presenza di spirito. Ed in ultimo un incidente meno grave, ma drammaticissimo. Due coniugi francesi, i signori Goujat, di Lione, in gita alla Croce di Ferro a 2600 metri sul massiccio dell'Argentière, procedevano lentamente uno dietro l'altro quando la signora, scivolatole un piede per l'instabilità di un sasso, rotolava per alcuni metri producendosi la frattura della gamba destra. Il marito scen deva rapidamente a valle per chiedere aiuto. Sulla statale si faceva caricare da un automo bilista di passaggio per recarsi ad Argentière, onde telefonare all'ospedale di Chamonix. Mentre l'auto proseguiva a discreta velocità verso Argentière, ad una curva il guidatore perdeva il controllo della macchina, che precipitava In un burrone fracassandosi. Fortunatamente il guidatore e il suo compagno occasionale uscivano indenni dall'auto. Il signor Goujat risaliva la scarpata per una cinquantina di metri e sulla strada chiedeva un altro passaggio. La signora, dopo dieci ore di penosa attesa, è stata ricoverata all'ospedale di Chamonix non in gravi condizioni.

Persone citate: Bernard Franconi, Francesco Bouchardeau, Jacqueline La Pierre, James Gordon Rorke, Richard Holt

Luoghi citati: Argentière, Courmayeur, Edimburgo, Savoia