Gli schermitori dissidenti abbandonano il ritiro collegiale

Gli schermitori dissidenti abbandonano il ritiro collegiale Gli schermitori dissidenti abbandonano il ritiro collegiale La grave deliberazione causata da dissidi per la squadra olimpica - Sorpresa e reazione degli sportivi Terni, 1 agosto. Gli schermidori « dissidenti > hanno abbandonato il raduno indetto a Piediluco presso Terni per le selezioni definitive in vista delle Olimpìadi. La decisione a pochi giorni dall'inizio dei Giochi è destinata a suscitare un grande scalpore anche se le vicende della scherma italiana abbiano ormai abituato gli sportivi a qualsiasi colpo di scena. La deliberazione — ha precisato l'ing. Bertolaia — è stata presa in seguito ad un disaccordo circa i criteri di formazione delle squadre che dovranno difendere i colori italiani. E' certo che sotto l'aspetto puramente sportivo è difficile comprendere una simile deliberazione. A Piediluco, la ridente località scelta dal comitato di gestione del Coni per lo svolgimento delle selezioni dei P.O. della scherma, erano giunti fra sabato e domenica — su invito dello stesso comitato — i seguenti schermidori, aderenti al consiglio direttivo della Fis: Bergamini, Spallino, Lucarelli, Carpaneda, Favia, Milanesi, Camber, Colombetti, Pavesi, Bertinetti, Tassinari. Cavarese, Luigi e Paolo Narduzzi, Benvenuti e Vecchione Gli schermidori erano accompagnati dai capitani d'arma Bocchini. Battaglia e Marini. Ieri gli allenamenti erano proseguiti con ritmo regolare. Nella prova per le fiorettiste aveva brillato Velleda Cesari (campionessa a squadre del 1957.1, che ha dimostrato di attraversare un periodo di forma particolarmente felice. Oltre alla Cesari si erano distinte la Camber, la Colombetti.

Luoghi citati: Piediluco