L'America ha chiesto alla Gran Bretagna l'uso di basi per sommergibili atomici

L'America ha chiesto alla Gran Bretagna l'uso di basi per sommergibili atomici L'America ha chiesto alla Gran Bretagna l'uso di basi per sommergibili atomici I battelli dovrebbero poter ri|ornirsi nei centri inglesi, che ospiterebbero anche depositi di missili -Polaris- • Aspre polemiche sulla stampa (Dal ìiostro corrispondente) Londra, 29 luglio. A pochi giorni dalla conclusione dei negoziati fra Londra e Washington sui voli di apparecchi americani in partenza da basi inglesi, si è appreso oggi che colloqui sono in corso fra i due alleati su un altro complesso problema militare. Gli Stati Uniti — segnala la stampa — hanno chiesto all'Inghilterra il permesso di < rifornire » i propri sommergibili dotati di missili Polaris nelle basi navali delle isole britanniche. Invano i giornalisti hanno cercato ragguagli sul progetto. Il portavoce del Foreign Office si è limitato a dire che * per ora non è stato conseguito nessun accordo su nessuna questione specifica ». Il problema è delicato, e questo spiega il prudente linguaggio del ministero degli Esteri. Si è appena spenta, in Inghilterra, la burrasca — parlamentare e giornalistica — sull'incidente dell'«RB-47», burrasca che ha indotto Macmillan ad avviare con Washington i colloqui testé conclusisi. In queste discussioni, gli inglesi avrebbero ottenuto le rassicurazioni e le garanzie desiderate. Secondo notizie da Washington, gli Stati Uniti si sarebbero Impegnati < a preavvisare d'ora in poi le autorità britanniche dei voli di ricognizione da parte di aerei americani con base in Inghilterra ». Londra, inoltre, avrebbe adesso il potere di vietare quei voli che ritenesse politicamente o militarmente rischiosi. Quello de'le basi è dunque un tasto che si presta, almeno per ora, in Inghilterra, ad avventate ipotesi, nonché a travisamenti, per cui il governo, risolta la questione delle basi aeree, vuole adesso esaminare con cautela il progetto presentato da Washington. La prima pagina dello Star, un giornale laburista della sera, rivela la possibilità di accese polemiche. « La richiesta statunitense — annuncia il foglio — farà esplodere una nuova tempesta politica. Sì presume che gli americani, i quali già hanno in queste isole depositi di bombe A e di bombe H, vogliano ora depositi di Polaris. Quanto vi sia di vero nelle parole dello Sfar è impossibile saperlo. I funzionari americani ihanno parlato solo di c rifor- nimento », un termine che po- trebbe includere viveri, carbu- rante, pezzi di ricambio, mal non missili. D'altra parte, se anche la flotta americana allestisse qui depositi di Polaris, la situazione non sarebbe diversa da quella che già è, con bombe nucleari distribuite fra le numerose basi aeree anglo-americane in Inghilterra. Ciò che Londra sta probabilmente cercando di ottenere nei colloqui ora in corso è un chiaro potere di controllo, simile a quello testé concordato sui voli di ricognizione. M. Ciriello

Persone citate: Ciriello, Macmillan