Una guida incontrata poco prima della tragedia aveva sconsigliato ai sette alpinisti di proseguire

Una guida incontrata poco prima della tragedia aveva sconsigliato ai sette alpinisti di proseguire Una guida incontrata poco prima della tragedia aveva sconsigliato ai sette alpinisti di proseguire Le salme sono state portate a solenni funerali - La più gio iiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim Alpini e guide trasportano (Dal nostro inviato speciale) S. Vito di Cadore, 28 luglio. Le spoglie dei sette giovani alpinisti precipitati in un baratro di 800 metri durante una ascensione sul monte Antelao, sono state recuperate stamane dalle squadre di soccorso e trasportate a San Vito, do- vfefdpvtnas valle dagli alpini nella chiesvane delle vittime, una rag o a valle le salme delle sette ve in giornata, davanti a una folla commossa di valligiani e di turisti, si sono svolti i funerali. Delle vittime — tre donne e quattro uomini — la più giovane era Anna Galavotti, una studentessa abitante a Mirandola, presso Modena, che aveva compiuto i 18 anni il 26 luglio, il giorno stesso cioè della sciagura. Come mal per la scalata all'Antelao che raggiunge 1 3263 metri, la comitiva, nesperta, non si è affidata a una guida? Troppo cara? Costerebbe ottomila lire per una persona, più quattromila per ogni ulteriore membro del gruppo. Ma non è questa la ragione per la quale 1 sette decidono di farne a meno. Il 25 luglio la montagna ha tutta l'aria della normalità, tempo sereno, nessuna nuvola in vista, previsioni meteorologiche ottime. Il maltempo era cessato da poco perché bufere recenti avevano sconvolto l'Antelao, ma gli alpinisti non lo sapevano. Forse per questo spensieratamente alcuni indossavano scarpette leggere, due soltanto avevano la piccozza e l'intero gruppo si era munito di una sola corda per sette. Solida a tutta prova, questa, quantunque di fibra sintetica, ma lunga soltanto quaranta metri, quindi del tutto insufficiente per tante persone. La prima parte della gita è senza storia. Si raggiunge dopo tre ore di marcia il rifugio Galassi, a quota 2050, cena e pernottamento. - L'indomani all'alba partenza per la cima: dal punto d'attacco ci vogliono quattro ore comode senza contare gli ultimi duecento metri particolarmente diffìcili. A quota 2600, durante una sosta al bivacco « Cosi >, il gruppo incontra la guida Gianni Bonafede, che tornava dal¬ a di San Vito di Cadore - Foazza, è morta nel giorno in e vittime dell'Antelao (Tel.) l'avere accompagnato un tedesco e un inglese sulla cima. Egli segnala ai giovani la presenza di una vasta zona di « vetrato », che sarebbe un velo sottilissimo di ghiaccio. Li sconsiglia di proseguire, La guida critica pure la formazione di una sola cordata per sette: il regolamento guide ne impone una per due persone; soltanto in linea eccezionale, cioè quando gli e scursionistl si conoscono perfettamente, quando sono tutti particolarmente esperti e c'è un capo obbedito alla lettera, ci si può spingere fino a tre persone con la solita lunghezza di 40 metri. Non riuscendo a convincerli, la guida consiglia almeno .di compiere la gita In due tempi: prima un gruppo e poi l'altro. Per ogni evenienza il Bonafede mostra la strada percorsa da lui e che egli ha già « gradinato ». I sette accettano soltanto quest'ultimo consiglio e raggiungono felicemente la vetta poco dopo il mezzogiorno. (E' stato accertato, contrariamente a quanto si era pensato ie- S Partenze oqni ora Prezzo a/r-stes Per Informazioni e prenotazio lla di turisti e valligiani ai cui compiva, diciotto anni ri poco dopo la scoperta della tragedia, che essa, è accaduta sulla strada del ritorno). In un piccolo abituro c'è un registro e tutti appongono 1* firma. La Galavotti scrive anche la sua piccola gioia di avere salutato il compimento dei 18 anni con un'impresa da grande. Viene il momento della discesa. Saranno state press'» poco le due. E' opinione pressoché generale che la cordata non abbia preso la stessa via della salita. Questa nel tratto t gradinato » si svolge a zigzag ed è piuttosto lunga. I giovani devono avere preferito il cammino in linea retta a guisa di scorciatoia. E qui è avvenuto il dramma, per colpe, si può asserire senz'altro, della cordata troppo numerosa. Il ritardo del ritorno desta l'allarme a S. Vito. Dalla stazione di soccorso alpino partono verso là mezzanotte le guide Natalino Menegus e Ugo Da Nard, con l'intesa che lanceranno razzi rossi o verdi non appena sul posto. Rossi; cattivò notizie. E purtroppo saranno rossi. Per chi conosce la zona, nessuna speranza. Nel pressi della cima fatale sarà scoperta una piccozza semlnterrata, un'altra abbandonata a non molta distanza. Proprio lì si apre il precipizio del canale Oppel, profondo almeno ottocento metri e che finisca nel cosiddetto ghiacciaio inferiore. Nella giornata di ieri 25 alpini del battaglione < Cadore >, guide di San Vito, militi del soccorso alpino e cinque carabinieri sciatori rinvenivano i sette sul ghiacciaio ancora legati alla tragica corda. A causa del cattivo tempo la salme, avvolte in sacchi o lenzuoli, ognuna in una barella improvvisata, hanno dovuto attendere oggi prima di raggiungere Malga Zoppa (a circa due chilometri da San Vito) dove un camion le ha trasportate alla chiesa della Madonna della Salvezza in questo paese. Lì si è proceduto al riconoscimento alla presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica e del medico locale. I parenti delle vittime, giunti tutti sul posto, eccettuati quelli di Paolo Pordocchi, impiegato all'ufficio Imposte di Cagliari, non sono stati ammessi. Testimone decisivo è stato il signor Cleri? ci, direttore del < Centro turistico giovanile», presso il quale i giovani trascorrevano le ferie. Alle 17 circa, un sacerdote di Carpi, don Donato Cucconi, ha celebrato la Messa funebre e il vescovo di Belluno a Feltre, mons. Gioacchino Muccinl, ha benedetto 1 feretri, che sono stati quindi avviati ai paesi di origine. La madre, della giovanissima Galavotti non sa ancora nulla. Il marito le morì in' un incidente automobilistico e nessuno ha avuto il coraggio di comunicarle la tremenda no- tizia. a. a. SERVIZIO DI ELICOTTERI NAPOLI CAPRI NAPOLI ISCHIA CAPRI , ISCHIA so giorno L 5.000 ni rivolgersi alle agenzie ALITALIA