TRAGICO EPISODIO IN UNA CORRIDA DI MAJORCA di Vittorio Gorresio

TRAGICO EPISODIO IN UNA CORRIDA DI MAJORCA TRAGICO EPISODIO IN UNA CORRIDA DI MAJORCA Nessuna pietà per il torero vanitoso Antonio Chamaco si era ile invettive, le risate degculmine emotivo quando iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Vittorio Gorresio ha trascorso quindici giorni di vacanza a Majorca, e ha scritto per noi qualche ricordo di quel soggiorno: cose viste con l'occhio staccato di chi non è in « servizio » e raccoglie come in un taccuino le sue impressioni. Roma, luglio. Una di queste domeniche di luglio, quando stavo a Majorca, il torero Antonio Barrerò Chamaco fu malamente incornato nel Coliseo Balear. C'erano diecimila spettatori, fra turisti e spagnoli; i turisti applaudirono commossi per incoraggiare l'uomo che si alzava faticosamente dal sangue nell'arena, gli spagnoli fischiarono irridendo. Lo sprezzo che mostravano i miei vicini, anche le donne anche i fanciulli, era una crudeltà così pura e assoluta da suscitare quasi ammirazione. Chamaco non 6 popolare a Majorca, dove lo accusano di esibizionismo e mettono in dubbio il suo coraggio, ma non era per questo che lo fischiavano. Era perché Chamaco aveva fatto uno sbaglio, e a parte la ferita ed il rischio di morte meritava gli schemi. Proprio perché si era impegnato a vincere la diffidenza del pubblico, aveva dato fondo al repertorio delle faenas, naturales, verónicas, che sono le figure principali nel balletto dei toreri avanti ai tori, ed alla fine si era cimentato in un desplante. Il desplante è un adorno, i idli nginocchiato a provocare inutilmente, per vanteria, un toro suscettibile - Ne ebbe una cornata tremenda, e le insolenze, li spagnoli presenti - Il vero pubblico delle corride teme sempre di essere defraudato dello spettacolo della morte, del la spada si immerge intera nel corpo della bestia - La corrida, dicono gli intenditori, è ridotta a una curiosità per turisti una figura che si fa per bellezza (per ornamento, come dice la parola) e quindi o riesce perfettamente o provoca la beffa. Quando il toro si arresta, ed annusa il terreno incerto su che fare, il torero che cerca gli applausi gli può voltare le spalle e sorridere al pubblico. Questo è un tipo di adorno. Il torero talvolta si inginocchia — adorno piit rischioso — e stando in questa posizione tocca le corna o il muso della bestia. Hemingway dice che è di pessimo gusto, e in ogni modo é a tutto rischio del torero, poiché se il toro, d'improvviso, scatta e nel caricare incorna il poveruomo, la folla scoppia a ridere. Vuol dire infatti che il torero ha calcolato male, non è riuscito a dominare il toro, è un cattivo torero. Il critico taurino del Diario de Mallorca il giorno dopo rimproverava l'infortunato: « Si è permesso una civetteria, come è nel suo stile. Inginocchiato davanti al toro, tenendo lontano spada e drap- po .rosso, con un gesto di i provocazione lo ha eccitato Non aveva capito che era un toro suscettibile, che difatti schizzò come una palla davanti alla provocazione. Lo inforcò alla coscia destra, ferendolo gravemente. Perche Chamaco si è inginocchialo a provocare un toro suscettibile* Mistero! ». Gli spagnoli fischiavano come se Chamaco fosse un cantante incorso in una stecca. Senza indulgenza, senza pietà, infastiditi anzi dagli applausi dei turisti, perseguitavano il disgraziato che i arrancava per l'arena all'inseguimento del toro. Appariva stroncato dal dolore, e si reggeva solo per rabbia. Un infermiere gli fu addosso, tentò di caricarselo in spalla, di portarlo via, e Chamaco dovette, in più, lottare contro il pietoso energumeno, sciupando ancora \ un poco della forza che gli restava. Si liberò finalmente, \ avendo soprattutto spaventato l'assalitore con le urla, e continuò la marcia verso il toro, zoppicando, inciampando. Sembrava che dovesse cadere ad ogni nuovo passo. La fella continuava a ridere. Altre che Morte nel pomeriggio di Hemingway, altro che Llanto por Ignacio Sànchez Mejias di Garda Lorca: il pubblico non era più nemmeno crudele, stava di ventando volgarmente brutale. <Andai », gridavano cornea un codardo dalle più alte gradinate. cMàtalo!» urlavano esigenti invasi dalla furia, forse dalla paura di venir defraudati dello spettacolo della morte. « La bellezza del momento dell'uccisione sta in quel baleno hi cui l'uomo e il toro formano una figura sola, mentre la spada s'immerge per tutta la sua lunghezza sotto il peso dell'uomo che vi si appoggia, e la morte unisce le due figure nel culmine emotivo, estetico e artistico del combattimento »: questo forse temevano che andasse perduto, o almeno è questa la spiegazione che avrebbe dato Hemingway, assolvendo gli spettatori. E si sarebbe unito ad incitare. Alla fine Chamaco arrivò. Brandì la spada, gli aiutanti si ritirarono, lui traballava, oscillava, stava crollando. Se in quel punto non avesse trovato appoggio nel toro, sarebbe caduto bocconi sulla sabbia insanguinata. Ma vibrò la stoccata e quindi il toro lo sorresse, la spada lo sostenne, e l'uomo e il toro veramente formarono una figura sola nel momento della morte, culmine estetico, artistico, emotivo di quel pauroso combattimento. Caduto il toro cadde anche Chamaco, e l'infermiere, sollevandolo inerte dal suolo, se lo caricò sulle spalle, piegato in due, la testa e le braccia penzoloni, e corse via attraverso tutta l'arena, dietro ai cavalli che al galoppo trascinavano fuori il toro ucciso Chamaco era ferito seriamente, non tuttavia in pericolo di vita. Mancò l'emozione descritta da Hemingway, nessuno intonò il lamento di Garda Lorca A las clnco de la tarde, e la corrida continuò in un'atmosfera che l'incidente aveva reso carica di diffidenza, di sospetto, di critica. Gli spagnoli brontolavano contro l'errore di Chamaco, J'adorno sba gliato non trovava compenso nella prova di coraggio e puntiglio, di pundonor, che il poveraccio aveva dato poi, uccidendo il suo toro. Parlavano di trucchi e di corna segate. Se il toro di Chamajo «071 fosse stato « preparato » fraudolentemente, la cornata avrebbe trapassato il torero, sfondandolo, lasciandolo morto per terra. Gira per tutte le arene di Spagna la voce orrenda che gli allevatori seghino, smussino le corna delle bestie, mandandole a combattere in condizioni di inefficienza. Un toro chi abbia le corna < lavorate * è naturalmente meno pericoloso, non solo perché le punte sono più corte, e arrotondate, ma anche perché le innervature ne • Il 1111111111111 II i 1111 ! I ! t ! 11111111111 ! 11111111111 j vengono scoperte, e il toro caricando « si fa male ». Ogni urto gli dà un dolore atroce, e l'impulso a cozzare diminuisce La mancata morte di Chamaco C< avrebbe dovuto rimanere secco sul colpo >) aggravava il sospetto di un trucco del quale ormai tutti parlano in Spagna. Il governo ha emanato il 5 aprile scorso un'ordinanza severa, comminando pene gravi a chi menomi i tori: 50 mila peseta» di multa, mezzo milione di lire, per ogni capo che risulti manomesso, senza pregiudizio di altre pene e conseguenze civili, come squalifiche, interdizioni eccetera. A giudicare dalle proteste che si levano dopo ogni corrida, non sembra che le multe abbiano ottenuto l'effetto di stroncare lo scandalo. La corrida è ridotta a uno spettacolo buono per i turisti, dicono gli intenditori. Sembra però che di questa degradazione il motivo non stia nel desiderio turistico di attirare più larghe masse di stranieri alle corride, offrendo loro uno spettacolo meno atrocemente pericoloso: sono i toreri, si sussurra, che rifiutano di esporsi al pericolo estremo. Uno dei grandi allevatori di tori, il signor Duca di Pinchohermoso, ha denunciato pubblicamente uno dei grandi toreri di oggi, Ordónez, grande amico di Hemingway, come un fellone. Ordónez, se le accuse del Duca sono vere, ricusa sistematicamente di combattere quando non ha la sicurezza i che le corna del toro sono | state segate; e l'esempio di Ordónez, che oggi divide con Dominguin i mussimi /avori delle folle, sarebbe stato naturalmente seguito dai toreri di rango più modesto. La denuncia è scoppiata I come una bomba, in Spagna, dove maggiore scandalo di questo sarebbe difficile im- 1111TI i 1111 i 111111111111111111M, I < 1111111111111111111111 i I, maginare. Naturalmente Ordónez, ha sporto querela contro il Duca, ma se pure si tratta di calunnia, una calunnia di questo genere sarebbe stata in altri tempi inconcepibile, e qui è la prova della decadenza della toreria. Si tolga alla corrida il suo carattere di tragedia, se ne attenui il pericolo e la vedremo degradata al rango di spettacolo mediocre, lamentano gli appassionati. Hemingway la rinnegherebbe, le ossa dei grandi toreri morti incornati si rifblterebbero nella tomba, la Spagna perderebbe la sua attrattiva più singolare. Possiamo anche non dolercene, e concepire sentimenti di simpatia per la nuova generazione di toreri. Eredi delle glorie e dei terrori dei maestri di altri tempi, essi appaiono oggi amministratori più cauti della propria sorte, curatori più attenti del patrimonio accumulato, più abili gestori del successo da sfruttare II mito, d'altra parte, può resistere dato che i nuovi spettatori che il turismo di massa rovescia oggi sulle gradinate delle arene spagnole possono venire accontentati, emozionati anche, col trucco e con l'inganno. Vittorio Gorresio

Luoghi citati: Roma, Spagna