Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi I clienti che non pagano - La sfortuna del pensionato - Che cos'è l'alpinismo - Indecenza lungo i murazzi del Po? - Fare della Mole un faro - Aiutatela a trovare Lassi! - Casetta in campagna Una lettrice ci scrive da Galliate: « Vorrei dire due parole alla signora che accusa i commercianti di essere disonesti. Provi, cara signora, a fare l'esame di coscienza e poi vedrà chi è il disonesto. Se suo figlio non è in grado dì pagare le cambiali, può benissimo fare a meno di firmarle, visto che compera generi non proprio necessari, ma il commerciante ci rimette interesse e capitale e in più si prende del disonesto. « Siamo anche noi commercianti di generi alimentari e le assicuro che non sono tutte rose.e di clienti poco onesti se ne trovano molti, lasciano i conti da pagare e, quando ci vedono, voltano la faccia. «Ora poi devono andare al mare o ai monti e, se uno può permetterselo, fa benissimo, ma che vada a nostre spese è seccante, 10 pure ho due bambini e il mare farebbe bene anche a loro, ma ho dovulo rinunciare, ci sono le tasse e tutte le altre spese, e pensi che se avessero pagato tutti i miei clienti poco onesti, ne farei di campagna! e invece ci vanno loro. «Rifletta, cara signora, e faccia riflettere anche suo figlio prima di accusare chi ha solo la colpa di avere bisogno di vendere per vivere, visto che senza paga non lavora nessuno. « Perdona caro " Specchio " 11 mio sfogo, ma ne avevo tanto bisogno » Segue la firma Un lettore ci scrive: « Un appello alla rubrica " Specchio dei tempi " perché voglia compiere un'opera santa. Sono un pensionato ed ho la moglie sofferente dal 1921 di gravissime crisi epilettiche. Non mimiiim ninnili iiiiiiiiiiiiiiiiniii mi lamento, ognuno ha una croce. Martedì 19 sono andato nel centro per fare delle commissioni che poi non ho fatto. « Ritornato a casa mi mancava il portafogli nuovo marron contenente lire 20.000 e due tessere. Questo denaro doveva servire per cure a mia moglie; era un piccolo capitale. Io non chiedo soccorsi di nessun genere, vorrei fare giungere attraverso questa preziosa rubrica un fervido appello a chi detiene questo portafogli di restituirlo al suo proprietario. « Se questo signore constatasse personalmente le atroci sofferenze di mia moglie forse sentirebbe rimorso e riparerebbe subito. Sia che l'abbia trovato e trattenuto, sia che l'abbia rubato. Per lui ci sarebbe un perdono. Può consegnarlo al giornale La Stampa. Oso ancora sperare ». Bartolomeo Fissare via Guido Reni 169 - Torino Una lettrice ci scrive da Savona: « Sensibile a tutte le belle imprese alpinistiche, quelle che impegnano cervello, cuore e muscoli, ho seguito attentamente la cronaca della preparazione dell'ascensione femminile al Monte Rosa. « Chi scrive è salita su quella vetta, e non solo su quella, conosce le difficoltà dei quattromila e ritiene che si potrebbe ridimensionare il valore di tutta l'impresa, poiché é stato veramente superato ogni limite parlando di " eroine ", di " lezione da dare agli uomini" ecc. « Alpinismo non è solo salire, è ricercare la via, è saper affrontare il sole e la pioggia, il vento e la nebbia, essere in grado di portare a compimento, da soli, un'ascensione e, tra l'altro, quella in questione, alpinisticamente parlando, non presenta certo molte difficoltà (e le continue cordate, anche non molto preparate, che domenicalmente salgono alla Capanna Margherita ne sono la migliore conferma). « Alpinismo non è certo questa passeggiata turistico-pubblicitaria che, se qualcosa riuscirà a dimostrare, con quel paradossale complesso di pronto soccorso maschile, è proprio l'incapacità di noi donne ad agire da sole. Carla Annitto Martinengo Un lettore ci scrive: « Sono un veneziano, mi trovo a Torino per visitarne la città, mollo bella in verità. Ma certe usanze mi sorprendono. Ricordo tempo fa a Venezia che quattro belle signorine di Torino si meravigliarono perché un vigile le mullò nella passeggiala lungo mare dato il loro costume succinto, che da noi è permesso solo nella vera spiaggia. « Ora comprendo. Qui a Torino lungo i Murazzi del Po sono liberi donne e uomini di rimanere in costumi adamitici, camminare o sdraiarsi in tutta libertà. Non avrei immaginato tanta Indecenza. « Scusami caro " Specchio dei tempi " ». Un veneziano di Sant'Elena Un lettore ci scrive: « Adesso che la nostra Mole sta per essere completamente ricostruita e risulterà forse più bella di prima, perché non si pensa ad Illuminarla di notte almeno nella sua parte superiora, in modo che essa sia ben visibile a chi giunge a Torino da ogni parte per ferrovia o per strada? ». Gino Vacca Una bambina ci scrive: « Caro " Specchio dei tempi ", tu che riesci in tutte le cose belle, ti prego aiutami a trovare il mio Lassi, è un cane Bretton di un anno, e sono 15 giorni che lo stiamo cercando 10 e il mio papà, ma ormai abbiamo perso tutte le speranze di ritrovarlo, ma siamo sicuri che solo tu puoi fare un miracolo e farlo tornare a casa: ora 11 mio amico preferito, od ora senza di lui sono molto triste ». Francesca Bradi Papa di anni 7 Un lettore ci scrive: « Sono di Torino, ho 20 anni, ma nella maniera in cui sono fatto è come ne avessi 80. I miei amici spesso mi dicono che sono rimasto come ai tempi dell'Ottocento. Forse è vero. Anche le ragazze per questo non mi vogliono, preferiscono di più i giovani d'oggi. « Io non ho la passione della motocicletta, non frequento i bar, né i locali notturni; non mi piace la vita di città: Ho sempre amato e amo la vita tranquilla; e sognato di trovare una ragazza come me, di ritirarci in una casetta in campagna o in montagna. • « Purtroppo sono costretto a credere che non ci sia più nessuna ragazza che la pensa come me ». Segue la firma Per la famiglia della bimba uccisa Franco Fratta dalle offerte fatte a lui, offre alla famiglia della bimba uccisa, perché Marisa di lassù preghi affinché i suoi occhi possano rivedere, L. 5000; In memoria di Mirella 10.000; N. B. 1000; Giovanni e Wilma 2000; G. M. 500. Totale I,. 18.500. Totale preced. li. 878.775. Totale gen. I.. 897.275. Bimbo accecato da morbo atroce Elena O., L. 10.000; I piccoli Roberto e Margherita 5000; D. G. S. 500; M. C, Bari 1000; Con profonda stima per un animo nobile 500. Totale L. 17.000. Totale preced. !.. 891.775. Totale sen. !.. 'I08.775. Minaccia un agente dicendo: «Sono fratello del sindaco» Il 19 inatffjio .scorrio. poco prima dell'una un giovane si pre- • sentàva nell'abitazione del Sindaco di Torino, in via Nizza, prrtendehdo a tutti i costi di essere ricevuto per ottenere un aiulo o un sussidio. Di fronte al suo tono prepotente veniva chiotto l'intervento di un agente di polizia, la guardia Domenico Parila Ma i! giovane (identificato poi in Roberto Petronella, da Foggia, trenIarredine, ospite rlei dormitorio di via Ormea UH) aveva risposto: * Ma che cosa vuole da me? lo mi chiamo Peyron e sono il tratello del Sindaco ». Poi passava agli insulti ed alle minacce e finiva cosi in carcere sotto le arciise di false generalità, oltraggio a pubblico ufficiale. Ieri il Tribunale lo ha ronde-nnato a sei mesi di reclusione. Difensore l'avv. Astoni.

Persone citate: Carla Annitto, Francesca Bradi Papa, Franco Fratta, Gino Vacca, Peyron, Roberto Petronella