Aumenti a 80.000 operaie e impiegate per l'accordo sulla «parità salariale»

Aumenti a 80.000 operaie e impiegate per l'accordo sulla «parità salariale» Aumenti a 80.000 operaie e impiegate per l'accordo sulla «parità salariale» Le complesse norme d15 luglio scorso - Con Il problema della parità salariale tra uomini e donne (che ha dato origine n tanti dibattiti, complesse vertenze sindacali e numerosi ricorsi alla Magistratura) è stato avviato a soluzione, pochi giorni fa, quasi di sorpresa. Il 15 luglio a Milano delegati della Confindustria e delle organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo di carattere generale, che entro il 30 giugno del 1961 dovrà essere applicato alle varie categorie dell'industria (meccanici, chimici, legno, abbigliamento, grafici ecc.) attraverso accordi di settore. L'accordo rappresenta l'applicazione pratica dell'art. 37 della Costituzione, della Convenzione n. 100 dell'Organizzazione internazionale del lavoro e dell'art. 119 del trattato istitutivo della Comunità europea In particolare quest'ultimo stabilisce che i sei paesi del Mec dovranno attuare la parità salariale entro il 31 dicembre 1962. Con l'accordo di Milano l'Italia si trova ora all'avanguardia fra tutte le altre nazioni del Mec. Ne beneficeranno un milione e mezzo di lavoratrici con un onere complessivo, per l'industria nazionale, di circa 55 miliardi all'anno. L'accordo, è bene chiarire, comporterà aumenti per le sole donne (operaie, impiegate, intermedie) e non per gli uomini. I miglioramenti saranno di duplice natii ra: aumento delle paghe in se guito alla nuova classificazione jdi categoria; aumento della contingenza In applicazione della tabella unificata che sta per uscire in questi giorni. L'aumento della contingenza andrà In vigore dal 1° agosto (tra l'altro vi sarà anche lo scatto di un punto, a partire dalla stessa data, per uomini e donne in seguito all'aumento del costo della vita). I miglioramenti retributivi derivanti dall'accordo saranno corrisposti alle donne a scaglioni: una quota con decorrenza dal 15 luglio scorso, la seconda parte all'atto della stipulazione del contratto di settore, la terza entro 18 mesi (15 gennaio 1962). Nella città di Torino la « parità » interessa oltre 80 mila donne lavoratrici dell' industria, con un maggior onere annuo per le aziende di circa 4 miliardi. Le principali categorie che occupano donne so no: metalmeccanici (10.112 operaie e 7270 impiegate); chimici e gomma (5105 operaie e 1674 impiegate); legno (651 e 71); abbigliamento (2328 e 231) e alimentari (2086 e 660). Un solo settore ha già raggiunto la parità e non è compreso nell'accordo: quello del tessili (lanieri, cotonieri, calze, maglie, canapa, lino, tintoria, juta, serici, ecc.) che a Torino occupa 22 mila operaie e 1000 impiegate. In applicazione delle nuove norme sindacali si calcola che le donne dell'industria avranno aumenti medi del 10 per cento sulle retribuzioni tabellari attuali. Prima, è noto, uomini e donne erano iscritti in categorie separate con minimi salariali Operai nnmini e donne th © a li ■ u %£ Classlficaztone | |«e J 1» 1,254 nnmini ex-specializz. 2* 1.12G uomini ex-qiialiflcati 3* 1,066 nnmini ex-nmnovnli spcclalizzati 4* 1,045 donne ex-la categorta qitalificate 5* 1,020 donne ex-la categoria roimini fi» 1,000 uomini e\-manovali comnni 7» 0,070 donne ex-2« categnria 8* 0,8!M) donne px-3» categoria Per base e assunto il coefficients 1 che e uguale alia paga minima oraria del man ovale comune moltlplicata per 208. «i f : i j m111111 ) 1111111111:1111 ) 11111111111111 ■ 11 ■ 11 ■ 111111 di applicazione: alcuni ese agosto le donne beneficer diversi. Ora si sono concordate tabelle unificate. Per gli operai la tabella è composta di otto categorie. Le donne si inseriscono nella 4', 5*, 7" e 8* categoria. La paga adel manovale coniun; (6* ca-, mtegoria) è assunta come base! per stabilire la scala di rap-lporti retribuitivi tra le ottol categorie. Cerchiamo di spiegare il meccanismo dell'accordo (defi- Impiegati nnmini e donne s °.l 2 |-S Clawincr. i-ino ° 5§ = =C Is 2,894 nnmini e donne exla categoria 2» 1,804 nnmini e donne ex2^ categnria 3* 1.843 nnmini ex-3» cat. A 4» 1,240 donne ox-8» rat. A S« 1,138 nnmini ex-8» cat. B 6» 1,000 donne ex-3» cat. B nito da tutti molto complesso) con alcuni esempi: Donna operaia metalmeccanica di 1* cat. superiore ai 20 anni. Se è un elemento « qualificato » passa nella 4* catego- I aIPì | RI pmria. Oggi ha una paga tabella re di 146,15 lire all'ora. In ap-iplicazione dell'accordo prende-l. rà 153 lire all'ora. Avrà cioè i j un aumento di 6,85 (oltre aliai quota di contingenza ancora da stabilire) cosi suddivisa: 4,38 all'ora dal 15 luglio scorso; niente alla stipulazione dell'accordo di settore (perché ha già percepito più della metà dell'aumento complessivo 4,38 all'ora su 6,85 all'ora) ; la quota rimanente (cioè 2.47 all'ora) il 15 gennaio del 1962. Donna operaia settore gom- ■11 il li un m mi i ini nulli n i ini lini in nini i mi min "Potessimo al mpi - I miglioramenti in anno anche dell'adeguam ma di 1" cat. superiore ai 20 anni. Se «qualificata» si inserisce nella 4* categoria. Oggi ha una paga di 139,4 lire all'ora. Deve rnggiungere le 150,10 lire all'ora. Avrà un au , mento di 10 70 lire all'ora (a ! parte sempre la contingenza) lcosì scaglionato: 4,18 lire all l'ora (pari al 3 per cento della paga attuale) a decorrere dal 15 luglio; 1,17 all'ora (differenza tra 5.35, pari alla metà dell'aumento complessivo, e 4,18) alla stipulazione dell'accordo di settore; 5,35 all'ora il 15 gennaio 1962. Gli impiegati (come si vede nella tabellina) sono suddivisi in sei categorie. Le donne di 1* categoria avevano già la parità salariale compresa la contingenza e non avranno quindi miglioramenti. Le donne di 2' cat. sono inserite nella 2" categoria, quelle di «3* A» nella 4" cat. e quelle di « 3" B > nella 6* cat. Il calcolo per le impiegate è I analogo a quello delle operaie. IPer le impiegate l'accordo enì tra in vigore dal 1" luglio. | Riassumendo: una impiegata I metalmeccanica di 2" cat. superiore ai 21 anni avrà diritto ad un aumento di 7550 lire mensili (differenza tra il minimo maschile di 57.400 lire e il suo minimo attuale di 49.850 lire). Una impiegata del settore gomma superiore ai 21 anni percepirà un aumento di 7800 ilire mensili. Oltre a questi mi lglioramenti aumenterà anche ila contingenza. i Infine gli «intermedi» (cloècoloro che eseguono lavori chenon sono più di natura ope- raia, ma non ancora di carat-tere impiegatizio) sono statisuddivisi in quattro categorie, Le donne si inseriscono nella2* e 4* categoria. Norme particolari sono stabilite per i minori e per il lavoro notturno. Di particolare importanza infine la clausola n n ut m m 11111 m 111111 n i m e i m 11 ! n 11 m 11111 t 1111 u meno dar sepolt tre rate, a partire dal ento della contingenza che riguarda il lavoro promiscuo. L'accordo dice: «Si intende per lavoro promiscuo il lavoro di contenuto identico svolto di fatto nominalmente in modo promiscuo da donne e uomini in consistente aliquota ». Alle donne che prestano lavoro promiscuo dovrà essere corrisposta una paga pari al 92,80 % di quella degli uomini. La suddivisione in categorie e la classificazione delle donne è prevedibile che con il tempo si modificherà. Nella pratica vi saranno cioè donne che saliranno ai gradini superiori e magari uomini che inizieranno la carriera nei gradi inferiori. Elemento determinante d' ora in avanti non sarà più il sesso ma l'attitudine professionale. Il ministro Fella a Torino per presiedere « Italia '61 » Oggi si insedia il Comitato Stamane alle 11, nell'aula del Penato subalpino a Palazzo Madama, si riunirà per la cerimonia dell'insediamento 11 Comitato nazionale di « Italia '61 ». Saranno presenti il presidente on. Pella e tutti gli altri membri del comitato, le autorità cittadine e numerosi invitati. In questi ultimi giorni si era diffusa in città qualche apprensione circa l'eventualità che l'on. Pella, entrato a far parte del nuovo Governo, non potesse man ltenere la presidenza del Comitato Ma lo stesso ministro, al suo ar¬ ]rivo ieri sera all'aeroporto di Ca- Iselle, ha smentito queste voci « Non Intendo abbandonare affai \fr> la presidenza, ma anzi dedica ne la mia attività alle mani/e 'stazioni per il Centenario delt'uni' tà d'Italia con impegno ancora maggiore. Vengo infatti a Torino non solo per l'insediamento, ma anche e soprattutto per stabilire e coordinare le iniziative di prossima realizzatone ». 11 u i u n 11111111 m < 1111111 ! t 111 ! 111 ! e n 11 < 11 n i m < i ura alla nostra f

Persone citate: Fella, Pella

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino