Tredici giorni di assalti per gli schermidori ai Giochi di Carlo Filogamo

Tredici giorni di assalti per gli schermidori ai Giochi Tredici giorni di assalti per gli schermidori ai Giochi Le Olimpìadi delle tre armi si disputeranno dal 29 agosto al 10 settembre - Ungheria, Francia e Russia sono le favorite La XVII Olimpiade della BCherma s'inizierà lunedì 29 agosto (quattro giorni dopo la cerimonia d'apertura dei Giochi), per concludersi sabato 10 settembre, con prove giornaliere mattutine e pomeridiane intervallate dall'unico riposo generale di domenica 4 settembre. Un « tour de force > di im ponenti proporzioni, che impe gnerà ad oltranza dirigenti, tecnici, giudici e atleti nella gamma delle quattro specialità in programma nell'ordine: fio retto maschile e femminile, spada e sciabola, in duplici tornei individuali e a squadre di quattro tiratori ciascuna. Teatro della manifestazione sarà il grandioso «Palazzo dei Congressi > all'EUR di Roma, capace di migliaia di spettatori, dove già si svolsero con indimenticabile successo i campionati del mondo del 1955, A Roma quattro nazioni si contenderanno il primato assoluto: Italia, Francia, Ungheria, dominatrici nei precedenti ludi olimpici, e l'Unione Sovietica, che ha bruciato le tappe sino a presentarsi ora quale favorita, grazie pure al maggior peso assunto dal settore femminile, in cui le gagliarde ragazze russe difficilmente si faranno sfuggire l'« enplein », benché il ritorno dell'olimpionica Irene Camber e l'ascesa della Ragno e della Colombetti rendono probabile per le azzurre una medaglia, « iridate > ungheresi, tedesche, rumene e americane permettendolo. Terzo probabile trionfo di d'Oriola nella gara inaugurale] di fioretto, insidiato dal russo] Midler, dal britannico Jay, dal ! magiaro Kamuti, con una va-' ga speranziella per Bergamini e Spallino di ripetere le prodezze di Melbourne (secondo e terzo) ; il quartetto francese e quello sovietico godranno pure del pronostico, non essendovi purtroppo più Edoardo Mangiarotti a trascinare alla grande vittoria i suoi compagni come in terra australiana. Apertissima la lotta nella spada, in cui per lustri i nostri campioni sbaragliarono il campo, sino al capolavoro di Melbourne (Pavesi, Delfino, E. Mangiarotti ai primi tre posti come a Berlino nel 1936, oltre al primato a squadre) ; gli uomini non sono mutati ivi compreso Pellegrino, ma Russia Ungheria, Francia, Inghilterra faranno il possibile per detronizzare gli azzurri, con spadisti quali Khabarov, Tcherni kov, Sakovics, Barany, Mou yal, Jay e Hoskyns. Nell'emozionante duello tra l'Ungheria degli olimpionici Kàrpati, Kovacs, Gerevich e 1*« iridata > Polonia di Pawlowski e Zablocki, tenteranno di far terzi incomodi gli sciabolatori sovietici guidati da Tychler; ai nostri Ferrari, Calarese, Chicca e compagni il compito di riscattare l'eliminazione di quattro anni or sono a Melbourne, battendosi con francesi c americani per ritrovare la via della finale Carlo Filogamo

Persone citate: Bergamini, Calarese, E. Mangiarotti, Edoardo Mangiarotti, Irene Camber, Khabarov, Kovacs, Midler, Pawlowski, Spallino