L'avvenire del Torino si decide stasera nel corso dell'attesa assemblea dei soci

L'avvenire del Torino si decide stasera nel corso dell'attesa assemblea dei soci Se non verrà eletta una direzione salda la società ripiomberà nella crisi L'avvenire del Torino si decide stasera nel corso dell'attesa assemblea dei soci È in discussione la nomina del presidente e del Consiglio direttivo - Occorre unità di intenti per porre riparo ad una campagna acquisti condotta con poca oculatezza - Chiuso il "caso,, Tozzi, si parla dell'ingaggio di Locateli! delHndipendiente di Buenos Aires II Torino ha indetlo per stasera, presso la sede della Associazione Commercianti in ria Massena 20, l'assemblea ordinaria dei suoi soci. La riunione ha una importanza dì molto superiore a quanto la semplice convocazione non dica. Si tratta, innanzi tutto di eleggere il nuovo Consiglio direttivo. Una decisione che ha un valore assolutamente primario per l'avvenire della società, ha quale, superando difficoltà di ogni genere — e le più grandi sono state quelle d' carattere interno — è riuscita a realizzare il piccolo miracolò di risalire dalla seconda Divisione alla prima subito, a dodici mesi di distanza dal rotolone fatto l'anno scorso. E' stato uno sforzo duro e tenace per cui i giuocatori, i responsabili tecnici ed i dirigenti in genere, vanno, ancor ora, vivamente congratulati. Ora però che alla classe superiore si è giunti, si tratta di rimanervi, si tratta di fare in essa min figura degna. E l'argomento si ricollega direttamente a quello del Consiglio direttivo che dovrà essere eletto. Occorrono persone salde in seggio e dal polso fermo, occorre una linea direttiva sicura per riuscire nell'intento. Perciò la questione delle elezioni ha importanza solenne. Tutte le difficoltà di carattere interno che da anni torturano il sodalizio mettendo un uomo contro un altro, emanano da persone che seguono direttive tracciate dal di fuori. Un «di fuori» che è tale, soltanto ufficialmente. E' inutile nascondere cose che tutti sanno. Non si avrà pace nell'ambiente, finche lo stato di cose a cui abbiamo accennato perdurerà. Non bastano le assicurazioni di voler lavorare tutti per uno scopo solo, quando poi ad ogni decisione importante da prendere, tornano ad affiorare, od a scoppiare, i dissensi. Buona fede assoluta occorre nell'ambiente. Buona fede e coraggio. Altrimenti, malgrado tutte le buone parole, nella situazione attuale inevitabilmente si rimane: e fra un mesetto, colle discrepanze di idee e coi disaccordi saremo daccapo. Ed allora sarà, già troppo tardi per impedire alla squadra ed alla società un secondo, e fatale, rotolone. Questo — e non più tardi — è il momento delle decisioni categoriche. Il secondo motivo di importanza grande dell'assemblea, proviene — in via diretta anche in questo caso — dalla formazione di squadra con cui chi di dovere vorrà affrontare il prossimo campionato. Siamo schietti: il modo in cui sono state condotte, a questo proposito, finora le cose, ha lasciato perplessi un po' tutti. La compagine doveva essere genericamente rafforzata — valendosi delle esperienze fatte l'anno scorso — e specificamente adattata alle nuove necessità, all'ambiente superiore in cui si è chiamati a vivere. Non molto è stato fatto in questo senso. In certi casi si sono aperti dei buchi senza essere preventivamente ben sicuri del modo in cui turarli — e turarli in meglio, intendiamoci. Attorno al nome dell'oriundo Tozzi, per esempio, si è fatto un gran fracasso, senza la sicurezza matematica su quello che poteva avvenire — e che è poi effettivamente avvenuto — e senza pensare che, col temperamento dell'interessato e coi precedenti che lo circondano, si veniva ad aprire un capitolo molto nebuloso di discussioni, atto propriamente a portare a quelle discordie che, come si diceva dianzi, è assolutamente necessario di evitare. Ora, ci sarebbe il modo, fortunatamente, di porre un rimedio al caso, importando fresco fresco dal Sud America uno degli t oriundi» di età inferiore ai ventitré anni che il regolamento italiano permette di tesserare. L'allenatore della squadra, Santos, ò andato allo scopo in Brasile ed Argentina, ed è tornato dubbioso. Un po' la conclusione alla quale era giunto un altro inviato speciale: Galluzzi, per la Fiorentina-Su questo argomento c'è da. tenere presente un fatto: che ò passato il tempo in cui bastava andare in Argentina, nell'Uruguay o nel Brasile, per tornare colle mani piene di possibilità relative a giuocatori di sangue italiano e di sicuro avvenire tecnico. Anche aggiù si naviga in acque difficili ed i tempi d'oro paiono un po' lontani. Quando poi, per concludere una transazione, è obbligatorio rimanere al di sotto di una certa età, alora la cosa diventa più complicata ancora. Perché non va dimenticato d'altra parte che è ben prima dei ventitré anni che deve emergere dalla fisionomia tecnica di un giuocatore se egli ha classe ed avvenire o meno, e se veramente egli merita l'investimento delle forti cifre che il relativo acquisto necessita. Casi, questi, da rendere cogitabondi dei dirigenti esperti, mentre quelli attuali del Torino sono, bisogna riconoscerlo, e non ne hanno colpa, alquanto novellini. Per fortuna, il regolamento nostro, prevede e concede, più avanti nella stagione, un lasso di tempo perché chi, magari per caso o per fatalità, ha sbagliato i suoi calcoli, possa rivederli e correre ai rimedi. Esiste una specie di valvola di sicurezza, insomma, per chi si è venuto a trovare in una situazione difficile. Ragione di più per essere previdenti ed avere la vista lunga. Di spirito di previdenza, di acume e di coraggio, i soci benpensanti del Torino avranno appunto molto ed impellente bisogno, nell'assemblea di stasera. Possa il vero amore ai colori sociali indicare loro la giusta via da battere. Ne va dell'avvenire del soda- lizio Vittorio Pozzo

Persone citate: Casi, Galluzzi, Massena, Tozzi, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Buenos Aires, Sud America, Torino, Uruguay