Italia e Svezia impegnate a Baastad nella finale europea di Coppa Davis

Italia e Svezia impegnate a Baastad nella finale europea di Coppa Davis Italia e Svezia impegnate a Baastad nella finale europea di Coppa Davis L'incontro avrà inìzio venerdì - Quattro successi azzurri ed uno degli avversari nei precedenti confronti I tennisti italiani Pietranjieli, Sirola, Merlo e Tacchini, unitamente al manager jjrobny, saranno stamane a Baastad, nella Svezia meridionale, dove dal 29 al 31 luglio si svolgerà la finale europea di Coppa Davis. Avversari degli azzurri saranno il trentaduenne Davidson, il venticinquenne Lùndquvist, il ventisettenne Schmidt e il quarantenne Johansson, uno dei più an ziani campioni della racchettadel mondo. Italia e Svèzia si sono tro-vate di fronte, in Coppa Da-vis, cinque volte, tutte nel do-posucrra e nello spazio di cin-que anni soltanto. Quattro volte il successo arrise agli azzurri, una volta agli scan-dinavi. A Baastad le due squadre si sono già incontra-te nel 1956, pure in occasione della Anale di zona. E a Baa- Isèts a uno e per 5 a 3 nel ter tzo, Cardini operò una delle lsue famose rimonte aft'ermanìdosi alla distanza. Poi, Merlo, 1 fornendo la sua più spettacoIlare prestazione in Davis, die I de il colpo di grazia agli scan dinavi superando Davidson. Il ; giorno successivo, in un con Tronto ostacolato dalla piog1 già, Cucelli e Del Bello con- stad il terzetto Pietrangeli-iSirola-Merlo ottenne forse Taf-]fermazione più clamorosa vtn- j cendo per 5 a 0 alla presenza;del re di Svezia che per pri-jmo volle congratularsi con iMtennisti italiani i La serie dei confronti Ita-llia-Svczia si apri nel 1953 a,Torino, dal 12 al 14 giugno.[Incominciò Gardini, reduce da (llila squalifica, contro Berge-ilin. In svantaggio per due:' j quistarono il terzo punto. 4L,aI| domenica, Sirola che non fa-j ice va parte del quartetto uffi]fiale, giocò contro Davidson j perdendo in cinque seta. E, in;line, Merlo piegò la riserva jStockemberg. Fu un secco M a 1 in nostro favore, i Nel giugno dell'anno succes- lsivo, sempre dal 12 al 14, a ,Stoccolma gli svedesi riscat[tarono l'insuccesso torinese (infliggendo agli azzurri un seivero cappotto. Gardini e Mer:lo squalificati per aver osato ' chiedere per scritto che le loro prestazioni venissero retribuite, rimasero a casa. Mar¬ cello Del Bello, Pietrangeli, Cucelli e Sirola furono sconfitti nei quattro singolari e nel doppio. Urgeva la « bella >. L'occasione si presentò dal 29 al 31 luglio del 1955 a Milano du- i rante la tinaie europea. Fu un aI confronto che suscitò polemijche. Gardini piegò Davidson per 6 a 3 nel quinto set ma gli svedesi accusarono i giudici di linea ambrosiani di avere < lavorato » un paio di palle decisive nell'ultima frazione. Poi Merlo si aggiudicò il secondo punto contro Bergelin e le protesto scandinave si accentuarono. Toccò a Pietrangeli e a Sirola, in doppio, di carpire il terzo punto contro il binomio Davidson-Johansson. Nell'ultima giornata, Davidson conquistò il punto dell'onore contro Sirola e Gardini travolse la riserva Stockemberg. Fu 4 a 1 per gli azzurri. A Baastad dal 20 al 22 luglio del 195B, gli italiani virilsero per 5 a 0. Altri contrasti |si verificarono poi dal 19 al 21 j luglio dell'anno seguente a |Milano, In occasione del quin¬ to ed ultimo confronto diretto. Merlo surclassò uno Schmidt emozionato oltre ogni dire, quindi Davidson pareggiò le sorti sconfiggendo un Pietrangeli troppo presto rassegnato. Pietrangeli e Sirola, in doppio, riportarono l'Italia al comando a spese della formazione Davidson-Sehmidt. Poi nella terza giornata avvenne il < casus belli *: vinse Pietrangeli ma Rohlson, il capitano svedese, ritirò la sua squadra in segno di protesta per alcune < palle » contrastate ed assegnate agli azzurri. Merlo si vide assegnare l'ultimo punto in palio per rinuncia di Davidson. Il risultato fu di 4 a 1. Passarono parecchi mesi prima che i rapporti fra le due federazioni ritornassero cordiali. Giorgio Beliani