Nasce in Germania la tv libera governanti e moralisti in allarme di Massimo Conti
Nasce in Germania la tv libera governanti e moralisti in allarme Nasce in Germania la tv libera governanti e moralisti in allarme Ogni mezz'ora di trasmissione, tre minati di pabblicith - Dicono i socialdemocratici: « Uno strumento elettorale di Adenaaer» - Le Chiese coalizzate in una commissione di controllo • I proprietari di televisori sono 4 milioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 luglio. A partire dall'anno prossimo quattro milioni di abbonati alla televisione tedesca potranno sceyliere fra due programmi: accanto alla tv nazionale, prenderà a funzionare una rete privata, sostenuta dalla pubblicità. In un primo momento la nuova rete irradierà ì suoi programmi per complessive 25 ore la settimaita e cioè tre ore giornaliere dal lunedì al venerdì e cinque il sabato e la domenica. Ogni trasmissione non durerà più di mezz'ora c verrà accompagnata da un brevissimo programma pubblicitario: tre minuti di reclame e 27 di programma, questa è la proporzione stabilita. Gli organizzatori della rete calcolano che ogni minuto di pubblicità frutterà alla socivta — il suo nome è < Libera televisione » — circa mille marchi, corrispondenti a 150 mila lire Il capitale iniziale, fornito da tre grandi banche, è di 20 milioni di marchi: questa somma, s'intende, basterà appena per avviare l'esperimento, che altri ingenti capitali privati seguiranno a breve scadenza Gli inizi della Libera televisione non saranno brillanti Si prevedet fra l'altro, che t telespettatori del nuovo programma non potranno essere moltissimi, sul principio. Pei ricci-ere anche il secondo programma, infatti, occorrerà dotare i televisori di un accessorio che costa fra le venti e le trentamila lire. All'iniziativa, però, non dovrebbe mancare il successo. Tra i calcoli ottimistici ci sono, fra l'altro, le sempre crescenti somme destinate alla pubblicità da molte imprese tedesche, nonché il fatto che la radio nazionale non trasmette pubblicità di alcun genere, e, infine, che la reclame alla televisione nazionale è contenuta tuttora in limiti assai modesti. Quanto ai programmi della nuova rete, vigeranno per essi dei controlli in tutto simili a quelli della televisione nazio naie. Una commissione composta di rappresentanti di organizzazioni pubbliche e private sorveglierà sulla moralità e opportunità dei programmi. Ne faranno parte, fra gli altri, uomini delle Chiese — cattolica, evangelica e israelitica —, dell'industria e dei sindacati operai. Ma né l'opposizione socialista, né la Chiesa cattolica si sono mostrate finora favorevoli all'iniziativa. I social-democratici paventa¬ no che la televisione privata finirà col diventare uno strumento nelle mani del governo Adcnauer, particolarmente nella campagna elettorale del prossimo anno. Da parte sua, la Chiesa cattolica intravvede il pericolo che una televisione privata, liasata cioè su principi strettamente commerciali, possa oltrepassare più facili'-erte certi limiti della morale, anche se nella commissiona di controllo siedono i propri rappresentanti. Del resto, la stessa televisione nazionale subisce con [iena certa frequenza le ram\pogne e i richiami delle auto\rità ecclesiastiche. Anzi, i catitalici hanno istituito da tempo 'un apposito ufficio, nella vicina ÌColonia, col compito di segnaliate le trasmissioni ritenute ■.immorali. Ma, del resto, è lo ! stesso governo democristiano a favorire l'iniziativa, col proposito di trarne un utile politico: non sempre infatti Adenauer dà retta ai suggerimenti \delle alte gerarchie ecclesia\stiche; anzi, talvolta, vi si opzione deliberatamente. Quanto ai socialisti, la loro \opposizione si fa sentire tuttora. Proprio quest'oggi si solilo riuniti a Bonn, per discutere l'intera questione, i Primi Iministri di tutti i governi re\gionali, i quali, in materia di ■trasmissioni radio - televisive hanno diritti sovrani, al di sopra dello stesso Stato federale. E i capi dei governi dei Lànder controllati dai socialisti hanno rafforzato le loro critiche alla nuova rete televisiva, che viene invece approvata — ovviamente — dai governi regionali a maggioranza democristiana. L'opposizione dei socialisti, pelò, si è ormai ristretta a finalità tattiche ed utilitarie. Non potendo più impedire la nuova rete, essi mirano ora ad assicurarsi le più estese prerogative possibili. Non c'è dubbio di sorta che dal 1" gennaio del 1961 i telespettatori avranno a loro diìsposizione un nuovo program; ma. Massimo Conti
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