Cronaca televisiva

Cronaca televisiva Cronaca televisiva «Non si dorme a Kirkwall» di Alberto Perrini: commedia gioconda ed estrosa tutta da ridere ■ Una lezione sulla pittura francese dell'Otto» cento - Dopo il tonfo di sabato scorso stasera si ripresenta Hitchcock Dopo due serate deprimenti, gli spettatori sono stati ricompensati. La prosa, ancora una volta, ha rialzato le sorti della tv: e non con un «classico» o un lacrimoso e truce drammone del passato, ma — finalmente — con una commedia modernissima e attuale: «Non si dorme a Kirkwall» dì Alberto Perrini. Si tratta di una farsa, che non rinuncia alle situazioni e alle trovatine più collaudate; tuttavia il suo pregio non sta tanto nell'abilità, nella gaiezza, nell'effervescenza dell'intrigo quanto nella misura poetica e surreale con cui, garbatamente, senza volgarità e senza offesa di sorta, ha saputo satireggiare il mondo ecclesiastico: diciamo ecclesiastico in generale e non aggiungiamo altra qualifica: è vero che nel testo del Perrini 1 preti che appaiono sono protestanti ma bisogna pensare che l'autore, destinando la sua commedia ai palcoscenici italiani, non poteva fare diversamente per ovvi motivi di censura. La storia del mite, grasso e pigro reverendo che viene rudemente scosso da un giovane vice-parroco e spronato nel cuor della notte al salvataggio di anime dannate, è estremamente divertente; la macchina dell'assurdo e dell'ilarità si mette in moto con accelerazione irresistibile: e si giunge alla sorpresa finale, all'esplosione ultima: l'attivissimo vice parroco, lo zelante servitore della Chiesa era un demonio che- sottraeva le anime all'inferno solo per faro un dispetto all'odiato padrone Belzebù. E* una tarantella che ha per musica un dialogo mordente e .«pregiudicato e che coinvolge, mischiandoli allegramente, preti veri e preti finti, diavoli, gendarmi, perpetue isteriche, belle donne, innocenti, peccatori, paradiso, inferno, vita terrena e vita celeste. La candida irriverenza del testo è stata eccellentemente interpretata dai due protagonisti, Tino IjiiQZzelli e Alberto Lionello: bravi entrambi, di una comicità vigorosa e pulita, priva di concessioni a sbavature ed eccessi: era un pia- cere vederli e ascoltarli, i loro duetti fluivano gradevolmente, spontaneamente, suscitando il riso più cordiale. Ricordiamo ancora Elsa Merlini, battagliera e indomita sorella del parroco, la Bizzarri e il Pavese. 11 regista Sandro Boichi ci ha dato un primo tempo impeccabile: nel secondo invece, almeno per tre quarti, il ritmo ha ceduto un po' e l'abbiamo ritrovato soltanto in extremis, alla conclusione. Comunque, uno spettacolo giocondo, colorito, estroso. E' bastato che la tv si sia fatta coraggio ed abbia pescato repertorio moderno: e la commedia vrva, insolita, interessante è venuta subito fuori. C'è da sperare che l'avvenimento d'eccezione si ripeta? nel [Nel pomeriggio, seconda|puntata della rubrica «Musei d Europa». Labbiamo detto e npetuto che troppo sovente la. visita ad una galleria d'arte, trasportata sul video, si risolve in uno sterile e monotono elenco di « pezzi ». Ieri si è cercato di risolvere il problema in maniera ingegnosa: i dipinti raccolti nel museo di Lione sono stati il pretesto per una sintetica ma chiara lezione su tutta o quasi la pittura francese dell'Ottocento. Alle 18,50 di oggi « Uomini e libri». Alle 19,15 «Ritratto d'attore: Kirk Douglas». Alle 20,05 «Sette giorni al Parlamento». In serata «Buone vacanze », il telefilm giallo « Errore di calcolo » e il documentario sulla fauna africana dei coniugi Denis. u. bz.

Persone citate: Alberto Lionello, Alberto Perrini, Bizzarri, Elsa Merlini, Hitchcock, Kirk Douglas, Perrini, Sandro Boichi

Luoghi citati: Europa, Lione