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Due giovani alpinisti ticinesi travolti da una slavina sul Pizzo Pala

Due giovani alpinisti ticinesi travolti da una slavina sul Pizzo Pala Due giovani alpinisti ticinesi travolti da una slavina sul Pizzo Pala Si trovavano su un banco di neve che improvvisamente si staccava e slittava sotto i loro piedi • Sfracellati su un ghiacciaio dopo un volo di ottocento metri - Salvi i tre compagni di gita (Dal nostro corrispondente) l.ugnilo, 14 luglio. Nel pomeriggio di oggi si è diffusa nella nostra città la notizia di un tragico inciden te nel quale hanno perso la vita due giovani alpinisti lu-|ganesi. La sciagura è avvenu- ta nel pomeriggio di ieri suilpendii di una fra le vette più celebri dei Gridoni, il Pizzo! Palu. Ieri mattina, dalla capanna » Boval . del Club alpino svizzero, era partita una comitiva di cinque alpinisti ticinesi che verso mezzogiorno aveva raggiunto la vetta del Pizzo Palli. Il gruppo era diviso in due cordate, una di tre scalatori, la venticinquenne Angela Andreotti, da Lugano, Impiegata domiciliata nel quartiere dit Besso; il ventiduenne Ivo Bocchi, residente a Massagno, presso Lugano, occupato in una tipografia della città, e Giuliano Nessi, pure da Lugano; l'altra cordata era formata da due alpinisti di Mcndri sto, Gianni Bernasconi e Antonio Gasparini Durante la discesa, i cinque avevano fat to una sosta prima di arri vare alla Cima Spinas, ed è qui che il destino ha colto al varco due dei componenti la comitiva Mentre il Nessi si allontanava di alcuni metri, alla ricerca di un passaggio più favorevole di quello abituale, Il banco di neve sul quale si trovavano gli altri quattro precipitava improvvisamente, slit tando ad una velocità vertigi- nosa. Angela Andreotti e Ivo Bocchi precipitavano cosi lungo la parete, facendo un volo di oltre ottocento metri e finendo su un ghiaccialo sottostante. Anche il Gasparini sarebbe perito se il suo compagno di cordata, il Bernasconi, non avesse avuto la presenza di spirito di fissare solidamente nella neve la piccozza, alla quale aveva assicurato la corda che reggeva l'amico. La sciagura era seguita visivamente da un reparto dell'esercito svizzero che stava effettuando una esercitazione sulla cima del Pizzo Palli. I militari davano l'allarme a Pontresina, da dove partiva un elicottero con due guide. In un primo tempo si provvedeva a trasportare all'ospedale di Samaden il Gasparini, che aveva riportato una ferita superficiale ad una spalla, e il Bernasconi, che rilevava sintomi di un grave choc nervoso. Più tardi, il pilota Fredy Visse! atterrava sul ghiacciaio dì Pers, dove frattanto due guide avevano trasportato le salme delle vittime. A sua volta, il Nessi, che aveva assistito al tragico incidente, raggiungeva, al seguito dei militari, la capanna «Boval». I due scalatori di Mendrisio sono stati dimessi stamane dall'ospedale di Samaden. i _

Luoghi citati: Lugano