Centinaia di persone davanti alla caserma alla voce che il folle criminale è arrestato

Centinaia di persone davanti alla caserma alla voce che il folle criminale è arrestato Ancora tra la vita e la morte la ragazza massacrata a Orbassano Centinaia di persone davanti alla caserma alla voce che il folle criminale è arrestato Grida di "Vogliamo che si faccia giustizia subito,, - I carabinieri fanno entrare una delegazione per dimostrare che le celle sono vuote - Per tutto il giorno folla intorno alla «ghiacciaia», dove avvenne la feroce aggressione - Le indagini non sono ancora approdate a risultati positivi - Una precisa ricostruzione del delitto - La scomparsa di un giovane di Beinasco sulle condizioni della sventurata. Da tre giorni Ma. Isa Porcclla-1 n,i, la tredicenne di Orbassano massacrata a colpi di pietra da un pazzo, è tra la vita e la morto. Lo sue condizioni continuano ad essere disperate. L'infelice non ha mai ripreso conoscenza dal momento del suo ricovero nell'ospedale. Lievissimi miglioramenti si alternano a collassi che fanno temere da un momento all'altro la fine. La madre, Teresa Losanno, non sn staccarsi dal suo capezzale: vive queste ore nell'angoscia più tetra, le forze a volte quasi l'abbandonano, ma vuole resistere per rimanere sempre a fianco deiIn sua ragazza con la speranza di coglierne sulle labbra esangui c tra i pochi lineamenti del volto liberi dalle bende un segno di miglioramento. Il prof. Tencff e il dott. Battaglioni continuano a prodigarsi con ogni cura possibile. Fuori, davanti all'ospedale, la gente continua a far la spola per chiedere le ultime notizie li feroce crimine ha profondamente impressionalo gli abitanti di Orbassano. Al senso di trepidazione e di costernazione per la sorte di Marisa ora si aggiunge quello della paura: la psicosi del pazzo sanguinario tuttora latitante. Le ragazze non osano più avventurarsi sole per le strade deserte. Qualcuno hn finche ricordato un episodio avvenuto due mesi fa, quando un'altra ragazza — Virginia Bombana di 1S anni, abitante in cascina Gorzia — fu assalita da un ciclista. La giovane reagì graffiando il giovinastro, che con un violento spin- itonc la fece ruzzolare in un fos- so. Per fortuna l'avvicinarsi di un'auto convinse l'aggressore alla fuga. Sulla strada Malosnà, c'è stato ieri per tutto il giorno un continuo pellegrinaggio, specialmente di donne, che si recavano a vedere la «ghiacciaia» dove avvenne il triste agguato. Venivano a piedi, in bicicletta, in motorino, anche in automobile; un gruppo di donne sono giunte, a piedi, da Borgaretto. Verso le 20 si diffondeva ad Orbassano la notizia dell'arresto a Chieri del pazzoide responsabile delle aggressioni a otto donne negli ultimi due anni. Tutto il paese si metteva in fermento all'idea che quell'uomo potesse essere autore anche della aggressione compiuta In strada Malosnà. riù tardi giungeva la notizia che era assolutamente estranco a questo fatto. Alle 22 un nuovo allarme. In paese si diceva che il bruto era arrestato. Una folla di circa 500 persone si ammassava davanti alla caserma. La gente, in grande agitazione, tumultuava. Ogni tanto si alzava una voce più alta: svogliamo che sia fatta subito giustizia». I carabinieri più volte si affacciavano per spiegare che non era stato fermato nessuno. A un certo punto il cap. Faccio consentiva a un gruppo di abitanti di visitare le celle di sicurezza per constatare che erano vuote. Soltanto allora la folla si calmava. Fino a ieri sera le indagini non avevano, a quanto risulta, portato ad alcuna conclusione. I carabinieri, subito dopo il crimine, avevano 'a speranza che la giovane potesse riprendersi e indicare il nome dell'aggressore. Questo non è avvenuto. Vana è stata anche la ricerca di qualcuno che presentasse graffi sulle mani o sulla faccia o che avesse abiti strappati, i segni cioè della disperata difesa della vittima. I carabinieri devono quindi'ricominciare da capo, riprendere in esame ogni minimo indizio partendo dalla mattinata di giovedì. Alle 12,5 Marisa lascia l'abitazione dei Caracciolo, in via Roma n. 38, presso la quale fa la bambinaia, si avvia, a piedi, per via Marconi, la strada campestre denominata Malosnà, percorribile anche da automobili. Qui l'incontra il dott. Battaglioni che, in macchina , sta ritornando da una (111111111111 ! 11111 [ 11L111111 11E1111111111111111 i 11 ! visita. La ragazza e sola, la strala è deserta. Sulla sinistra c'è una distesa di prati, sulla destra un corso d'acqua, una siepe, un filare di alti pioppi e altri campi. Circa a metà strada tra il paoc la casa dove abita Marisa, c'è la « ghiacciaia », una antica costruzione in muratura, parte interrata e parte fuori terra, coperta da folta vegetazione: sulla sommità si può salire arrampicandosi per un erto sentiero. Alle 12,30 Marisa dovrebbe già essere a casa, ma alle 12,45 non c'è. Sua madre parte in bicicletta verso il paese per cercarla. Passando a fianco della « ghiac¬ cnrdtvadrbnfcsgvt 1 ! 11111 i 111 ] r 1111 i 1111111 n t il 11 [ i : il 1111 j s m 111 ! 111 i il : i 11ciala» ode un lamento che ritiene sia di un cane e prosegue. Le ricerche in paese sono vane e la donna ritorna verso casa. Davanti alla « ghiacciaia» sente di nuovo li lamento. Si aggrappa agli arbusti, sale e scopro il corpo della figlia a terra, il volto or. rendamente sfigurato. Carabinieri e' polizia sono subito sul posto. Appare chiaro che non è possibile portare con la forza una persona sulla « ghiacciaia » perché In certi punti il sentiero è quasi verticale. La ragazza è quindi salita di propria volontà o perché attiratavi con un tranello o per un Innocente ap¬ 1111 [ 1111 ! 11111 ! 111:11 il il 11 : m 11 ! 11 : i ! : i i 11 r 11:11 m i 111 : t: e a l a n ¬ puntamento. Tutti la descrivono scria, buona, riservala, che preferisce il circolo dell'Azione Cattolica al cinema e a] ballo. Ciò non toglie che possa*avere avuto una simpatia per qualcuno. Risulta che la mattina dell'aggressione, uscita per una commissione di dieci minuti, è stata assente circa tre quarti d'ora. Si è forse incontrata con un corteggiatore e, di fronte alle insistenze di quello per parlarle, gli ha ingenuamente proposto un incontro sulla « ghiacciaia » dove nessuno poteva vederli, per evitare inutili dicerie? Sembra accertato che la ragazza avesse qualche motivo per rincasare sola: di solito faceva la strada con l'amica Maria Gheino, martedì sera le aveva detto che d'ora in avanti non sarebbe più andata in sua compagnia. Tcrché? I carabinieri non escludono che l'autore del crimine sia un uomo della zona, che abbia indotto Marisa ad un appuntamento sulla «ghiacciaia». L'uomo, non appena ha avuto davanti a sé, in qusl luogo appartato, la ragazzina, 6 stato sopraffatto da un « raptus » che lo ha trasformato in una bestia. I medici hanno riscontrato sul corpo dell'infelice Marisa i segni di questa furia. E quando la giovane si è messa a urlare, la paura dì essere scoperto Ha scatenato in lui la follia omicida. Nel quadro delle indagini che vengono svolte su vasta scala in tutta la zona, si inserisce anche la ricerca di un giovane che è scomparso dalla propria abitazione di Beinasco, in. via Roma 5, il 28 giugno scorso. E1 il trentatreenne Giovanni Sturare manovale, nativo di Bottriglic di Rovigo, immigrato a Beinasco nel '57 con la famiglia composta dal genitori e due fratelli. Non v'è alcuna prova che egli possa In qualche modo entrare nella tragica vicenda di Orbassano. Fino a tarda notte la folla ha sostato in attesa davanti alla caserma dei carabinieri

Persone citate: Bombana, Caracciolo, Faccio, Isa Porcclla

Luoghi citati: Beinasco, Chieri, Orbassano, Rovigo