Ricorso argentino all'Onu per il rapimento di Eichmann

Ricorso argentino all'Onu per il rapimento di Eichmann Ricorso argentino all'Onu per il rapimento di Eichmann L'ambasciatore in Israele ripartito da Tel Aviv - Ben Gurion (che oggi giunge in Francia) cerca una composizione amichevole con la mediazione di De Gaulle - Un avvocato irlandese assumerebbe la difesa del criminale nazista Nostro servizio particolare New York, lunedì mattina. La vertenza tra Argentina e Israele per il «caso Eichmann» è in pieno sviluppo. Il capo della delegazione di Buenos Aires all'Onu, Mario Amadeo, è giunto infatti nella notte a New York per presentare il già annunciato ricorso contro la cattura del criminale nazista avvenuta ad opera di agenti segreti israeliani sul territorio argentino. Nel ricorso il rappresentante I JNei "corso il rappresentante governo di Buenos Aires 'chiederà presumìbilmente che sia stigmatizzata la violazione della sovranità argentina e che Eichmann venga restituito. Contemporaneamente da parta israeliana si cerca una composizione, dopo il messaggio personale a Frondizi di Ben Gurion il quale pur riconoscendo e deplorando l'avvenuta violazione territoriale, ha spiegato le profonde ragioni morali che giustificano il rapimento d'un criminale che fece uccidere ben sei milioni di ebrei ne! campi di concentramento tedeschi ed al quale le autorità argentine avevano concesso per anni ampia protezione. Nella mattinata di ieri il governo di Tel Aviv ha tenuto una lunga riunione sotto la presidenza dì Ben Gurion il quale stamane parte per l'annunciato viaggio in Francia, Belgio e Olanda. Si ritiene che ili premier israeliano nei suoi imminenti colloqui con il generale De Gaulle cercherà dì sollecitare una specie di mediazione per porre fine alla vertenza con il governo di Buenos Aires, tanto più che 11 presidente argentino Frondizi, compiuta la visita in Italia, ginn gerà a Parigi il 22 prossimo ed avrà quindi anch'egli modo dì parlare con De Gaulle. Dagli osservatori diplomatici viene rilevato che il governo |d! Buenos Aires mantiene però !110 contegno molto rigido for!se per non urtare, nel diffìcile momento politico interno, la suscettibilità di quegli strati della popolazione che sono de cisamente orientati verso il fa o i seismo e quindi considerano una « provocazione » Il rapimento del massacratore di ebrei rimasto per tanti anni impunito. Una prova di questo atteggiamento argentino è data dal fatto che ieri l'ambasciatore in Israele, Adolfo Garcia Arias, è partito in aereo da Tel Aviv per fare ritorno in patria. In una generica dichiarazione letta all'aeroporto Arias non ha precisato se e quando farà ritorno in Israele. Sempre a proposito di Eichmann si apprende infine da Dublino, attraverso una pubblicazione della rivista Sunday Review, che il criminale nel processo che sarà celebrato nello Stato di Israele verrebbe difeso da un avvocato irlandese per iniziativa di «alcuni suoi amici ». Com'è noto, finora nessun legale in Israele aveva voluto assumersi questo compito; alcuni, benché sollecitati a farlo dallo stesso governo israeliano, avevano respinto con sdegno la proposta. Va rilevato che in questi ultimi tempi in Irlanda operano più o meno clandestinamente organizzazioni dì ispirazione nettamente filonazista.