Kruscev ha detto no al festival di Napoli
Kruscev ha detto no al festival di Napoli Alla vigilia della sagra dalla panzoni napoletane Kruscev ha detto no al festival di Napoli Perché l'orchestra a plettro di Leningrado non parteciperà alla manifestazione Claudio Villa, numero uno dà cantanti - Chi sono gli autori dei motivi in gara Napoli, lunedì mattina. Kruscev ha detto di no al Festival della canzone napoletana che, dal Mediterraneo presso l'Oltremare, verrà trasmesso in Eurovisione, //episodio — rimasto finora segreto — risaie al tentativo di ottenere la più grande orchestra a plettro esistente forse nel mondo: quella di Leningrado, espertissima, come pochi sanno, nel suonare i motivi napoletani. Nei suoi libri, Edwin Cerio ha spesso narrato come < colonie » russe, sia di esuli ostili allo Zar (Lenin, Gorki, Scialiapin), sia di aristocratici, si stabilissero sui golfi di Napoli e Salerno, soprattutto a Capri ove è la storica « Casa Rossa > e a Sorrento, al < Borito >, di proprietà delle duchesse di Serracapriola e a Villa Kursaal. Furono questi i canali attraverso cui giunsero, fin tra le steppe, i più classici motivi partenopei, quale per esempio la popola' rissima « Santa Lucia » eh» Jaia Savina — l'artista russa recatasi a Cannes per il Fe-. stivai — cantava giorni fa in italiano in un salone de) < Carlton ». Benché gli approcci presso l'Ambasciata sovietica a Roma, dovessero rimanere più che riservati, qualcosa trapelò. Ed è stato forse per questo che un quotidiano locale, dando la ghiotta notizia, scrisse testualmente: <Al Festival di Napoli arriveranno i russit...». L'ordine categorico, lanciato, è quello di scoprire un'orchestra a plettro. Fino a questo- momento le ricerche sono risultate infruttuose. In Italia questa forma musicale è alquanto scaduta nel gusto popolare, anche nella stessa Napoli che ne era un po' la dqtvssMddavpssPnnm culla. Però c'è stato qualcuno che ha avanzato un'idea rivoluzionaria. Un complesso del genere esiste solo in Russia, formato da ben ottanta elementi. Si tratta dell'orchestra a plettro di Leningrado, che Kruscev sfodera nelle grandi occasioni, trasferendola a Mo sca per la gioia degli ospiti di riguardo. La questione, sospesa fino al < vertice », fu risolta con un secco niet dopo il fallimento della < som mità >. Il numero 1 dell'8' Festival della canzone napoletana sa rà certamente Claudio Villa, invitato dopo il rifiuto di tre cantanti i cui nomi erano sta ti già ufficialmente comunicati: Mina, Joe Sentieri, Miran da Martino. Il < no » di questa ultima, secondo le voci, pare dovuto alle decisioni della R.C.A., con cui essa ha un contratto, non essendo rimasta quella Casa contenta per il mancato inulto alla sua or chestra, nonostante l'eccellen te prova data durante lo scor-so Festival. E' noto che le due orchestre di quest'anno saranno una, quella diretta dal maestro Carlo Esposito — che avrà la funzione di interpretare i motivi secondo la tradizione — e l'altra il complesso ultramoderno di Marino Marini, rinforzato dal « Fraser Hejes Four », un quartetto inglese della B.B.C. Modugno (bocciato come autore) ha declinato l'invito co-, vie cantante. Altri artisti — in sostituzione dei rinunciatari — saranno: Corrado Loiacono, Mario Trevi e Giacomo Rondinella. Una considerazione delle più divertenti concerne l'abituale attività di molti autori delle venti canzoni già da tempo prescelte. E' noto che da secoli la canzone napoletana stata sempre espressione schietta del popolo che la crea. Perciò la storia di questo genere musicale conosce garzoni, commessi, pescivendoli che, magari fischiando e sgrommar ticando, hanno creato dei gioielli. Una prova la si ha esaminando la professione di alcuni autori di questo Festival. Gennaro Spizzico è un impiegato della « Bicordi >, Giuseppe Porcaro, addetto all'Archivio di Stato, Francesco Colosimo, giudice del Tribunale, Carlo Forte esercita la professione di ingegnere, Vittorio Gleyeses è un colonnello napoletanissimo, che comanda un Reggimento a Bari, Vanni Russo è un medico anestesista, Vittorio Annone fa il sarto, Attilio Romanelli ha il grado di capitano dei VigtU Urbani, Luigi Tregua è odontotecnico,. Raimondo Dura è pittore-cartellonista, Carlo Maria Salerni dirige una fabbrica di scarpe, e Umberto Martucci è un austero funzionario- delle Imposte. c g. La signorina Lilly Lembo, presentatrice del Festival (Tel.) Il dott. Francesco Colosimo, giudice di tribunale, uno degli autori delle canzoni
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