Rubati a Sophia Loren gioielli per 320 milioni

Rubati a Sophia Loren gioielli per 320 milioni Sensazionale furto a Londra Rubati a Sophia Loren gioielli per 320 milioni I ladri sono penetrati nello chalet affittato dall'attrice (che gira in Inghilterra La m& Uonarià) mentre ella era all'aeroporto ad attendere Ponti - Gran parte dei preziosi non erano assicurati - Alcuni di essi erano stati presi in prestito dal gioielliere Dalmati Nostro servizio particolari: Londra, lunedi mattina. Ignoti ladri hanno commesso la scorsa notte il più grosso furto di preziosi che la storia della criminalità britannica abbia mai registrato; la derubata è Sophia Loren, che si trova attualmente ad Elstree assieme a Carlo Ponti per girare il film La milionaria. / gioielli rubati valgono oltre trecentoventi milioni di lire italiane. Fra essi vi, era una collana di zaffiri acquistata per ventisei milioni di lire. Secondo le prime indovini svolte dalla polizia locale e dagli specialisti di Scotland Yard subito accorsi, i ladri sono penetrati nel « casolare norvegese > (una casa in legno dall'aspetto molto semplice ma in realtà estremamente lussuosa) che Sophia Loren e Carlo Ponti hanno scelto come abitazione durante il loro soggiorno ad Elstree. Forzando una finestra i ladri sono entrati nella camera da letto dell'attrice e l'hanno accuratamente perquisita. I gioielli si trovavano in una borsa di cuoio « alta diplomatica ■> chiusa entro il cassetto di un mobile. Gli ignoti criminali hanno aperto il cassetto, hanno tagliato la borsa chiusa a chiave e ne hanno tolto il prezioso contenuto; lasciando poi, indisturbati, la villa. In quel moménto Sophia Loren era assente: era andata a Londra a ricevere il marito che arrivava dalla Svizzera. Secondo Scotland Yard autori del furto sono certamente due o più « specialisti » come è dimostrato dal fatto che non hanno lasciato impronte digitali e che lo scassinamene to della finestra è stato compiuto, come ha detto l'ispettore Charles Sommer, con tecnica raffinata. Sophia Loren tiene solitamente i gioielli, dei quali fa collezione oltre a servirsene per adornarsi, nella cassaforte di una banca svizzera, ma questa volta aveva voluto ritirarli e portarli con sé in Inghilterra. Poiché interpreta la parte di quella che secondo il copione del film è ala donna più ricca del mondo », * gioielli le erano. utili per « girare» il film: ella tiene molto, infatti, a, che le gemme di cui si adorna sul « set » siano vere. Quel che è peggio è che, a quanto si dice, i gioielli rubati non erano coperti da assicurazione. Inoltre, per girare il film, aveva preso in prestito anche alcuni gioielli dal celebre Dolman al quale dovrà- ora rispondere dei danni. Poiché la notizia che i gioielli rubati valgono più di trecento milioni di lire italiane ha stupito molta gente ed ha anche suscitato qualche commento non favorevole, il produttore del film che Sophia Loren sta interpretando ha voluto spiegare così il fatto che l'attrice possieda e porti con sé un così prezioso corredo di gemme: « Sophia Loren ha avuto un'infanzia misera e disagiata. Per lei i gioielli rappresentano la vittoria nella lotta per il successo ». Sophia Loren e Carlo Ponti si sono chiusi oggi nella loro abitazione. Assieme ai funzionari di polizia hanno fatto l'inventario del ricco bottino fatto dai ladri. Sophia Loren si è poi messa a letto in preda ad una crisi nervosa. Un medico le ha somministrato dei calmanti. Abbiamo avvicinato Carlo Ponti, il quale, dopo avere ricordato che i gioielli avevano per sua moglie un grande valore sentimentale, ci ha ragguagliato sui punti più oscuri e controversi dell'episodio. « Quanti dei gioielli non erano assicurati t ». « La maggioranza: quasi tutti, sembra ». « Perché non era stata fatta un'assicurazionet ». < Assicurare quanto appar¬ tiene ad un'attrioo — ha rtt sposto Ponti — esige unii procedura lunga e complicai, ta. Le attrici s.ono sempre in viaggio, alloggiano in affi berghi, costituiscono, dal punto di vista assicurative, un notevole rischio ». Vi sarebbe stata, inoltre, una certa negligenza: un po' per il lavoro, un pei" per ot> timismo, l'assicurazione sm rebbe stata continuamente rinviata. « Perché la Loren teneva tutti i gioielli in un cassetto', in una unica borsa, e non li aveva affidati a una banca?», « Perché era appena - arrivata — ci ha risposto Ponti — forse l'avrebbe fatto fra qualche giorno. Bisogna ri* .cordare poi che le attrici, spostandosi di continuo da un paese all'altro, hanno l'a* bitudine di tenere con sé quasi tutti i loro preziosi*. Il furto ha provocato w& danno anche alla casa proA duttrice del film perché sono state già girate alcune scene nelle quali Sofia Loren indossava alcuni dei gioielli rubati. Poiché tali scene fan» no parte di sequenze che dei vono ancora essere compi» tate sarà necessario ripeter^ le per evitare la differenza fra i monili che adornano la protagonista. Nell'inventario dei gioielli rubati figurano, oltre alla collana di zaffiri, tre parures di brillanti, smeraldi e rubini ciascuna composta da una collana, una spilla, un anello ed un paio di orecchini. Il furto subito da Sofia Loren ha suscitato emozione in Gran Bretagna dopo che Scotland Yard ha rivelato che mai prima d'ora i ladri avevano realizzato un bottino così ricco in gioielli. Il caso precedente più clamoroso fu il furto dei gioielli della celebre lady Docker, la discussa miliardaria mo» glie dell'industriale, automo* bilistico sir Bernard Docker. Dalla Rolls Royce della ricca signora ladri rimasti ignoti rubarono una borsa contenente gioielli per un valore di circa duecentosessanta milioni di lire. m. e* La polizia scientifica all'opera attorno allo chalet di Sophia Loren. H tàdro si è introdotto nella*camera da letto déU'attrice*àttraverso la finestra (Tel, a^tan^a^Sera»);

Luoghi citati: Elstree, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Svizzera