Il francese Anglade "maglia gialla" a Caen Baldini terzo in classifica. Nencini in ritardo

Il francese Anglade "maglia gialla" a Caen Baldini terzo in classifica. Nencini in ritardo Una tappa molto combattuta rivoluziona la graduatoria del Tour Il francese Anglade "maglia gialla" a Caen Baldini terzo in classifica. Nencini in ritardo Graczyk ha battuto in volata i cinque compagni di fuga, tra i quali era Baldini - Una caduta ha attardato Nencini - Anche Rivière staccato - Buona prova di Massignan • Oggi arrivo a Sai ni -Malo (Dal nostro inviato speciale) Caen, 29 giugno. il Giro di Francia è una corsa che regala emozioni a piene mani. Ieri aveva conquistato la maglia gialla Groussarcl, uno di quei regionali che puntano soltanto ai trionfi di piccolo cabotaggio senza altre grosse aspirazioni, e ci si poteva aspettare che le tre < nazionali » che dominano il campo, la francese, l'italiana e la belga, si concedessero oggi una giornata di tregua, lasciando il primato a Groussard e limitandosi magari a mandar avanti a briglia sciolta qualche gregario in cerca di una vittoria di tappa. Il Tour, invece, ha sovvertito ogni facile previsione: la Dieppe-Caen si è svolta all'insegna di una serie di attacchi e di contrattacchi di inaudita violenza, e, alla fine dei SIS chilometri, una pattuglia di sci uomini si è affacciata sulla piaccia pista a disputarsi il successo allo sprint. Erano Angladc, Baldini, Graczyk, Molènaers, Van Est e Pauwels,' che erano riusciti nel rovente finale a staccare di prepotenza il gruppo. Baldini irruppe al comando, tentando, con la sorpresa, l'unica tattica buona per lui velocista di mezzi relativamente modesti. Guidò per mezzo giro, poi Graczyk spuntò irresistibile dalle retrovie a superar tutti con felicissima scelta di tempo. Dovevano passare ben 6'19" prima che giungesse il gruppo con Nencini e con Riviere, i due grandi sconfitti di una giornata che ha letteralmente sovvertito l'ordine della classifica generale: stasera infatti è passato al comando AnglrHc, uno dei favoriti, ed il francese ha messo la sua fresca maglia gialla al riparo di notevole vantaggio, almeno per quanto riguarda i principali antagonisti. Se il seconde della graduatoria, vale a dire il poco pericoloso olandese Wim Van Est, è a soli 50", Baldini, salito di colpo alla terza posizione, è già lontano di S'l/9", mentre dopo di lui vengono Graczyk a 4'59", Pauwels a 5'SS", Groussard a S'5S". E Nencini è in ritardo di GIS", Adriaenssens di T'W, Rivière di 7'S0", Planckaert di 8'1S", Pambianco di 9'26", Massignan di ll'lfi". Non è certo facile raccontare in poco spazio corno si sia pervenuti ad un simile cambiamento di situazione, poiché l'intera tappa, dal principio alla fine, è stata tutta un susseguirsi ininterrotto di episodi interessanti, l'uno intrecciato con l'altro sino alla fase che ha rappresentato la sorprendente soluzione. Sin dalla partenza, dopo alcuni allunghi nervosi operati da figure di secondo piano, entravano di scena i campioni, tanto è vero che, al 26° chilometro, in un gruppetto di fuggitivi pedalavano alla disperala addirittura Anglade e Rivière. Il tentativo sfumò per la reazione di Nencini e degli altri tricolori di Binda, e Nencini, allora, a sua volta, tentò di scappare, presto fermato però dalla controffensiva dei francesi. Gli italiani non si tiravano indietro, ad '«n cerfo punto fu la volto di Defilippis- e di Pambianco: dopo venne il turno per tre o quattro volte prima di Battistini e poi di Massignan, quindi sulla scena comparve Baffi, poi di nuovo toccò a Massignan, ogni particolarmente attivo. Ed ecco, al IH" chilometro, schizzarono via Mahé, Battistini e Beuffeuil, sui tre piombarono Anglade e Planckaert. Suonava l'allarme quando i cinque già avevano conquistato un vantaggio di oltre mezzo minuto, mn Nencini, che aveva appena dovuto cambiar bicicletta per un guasto meccanico, si rimboccò le maniche e, con l'aiuto della maglia gialla Groussard e dei gregari italiani, portò a buon termine l'inseguimento in diciannove chilometri di caccia disperata. Il nòstro <numero uno in carica» aveva dato fino a quel momento l'impressione di stale al gioco, i suoi interventi mai avevano mancato di autorità, si ero perciò autorizzati a ritenere che i rivali, i francesi in particolare, Si fossero convinti ad una specie di ar¬ mistizio, si pensava che il primo caldo che dava finalmente un sorriso al Tour dovesse avere come primo risultato quello di consigliare a tutti il risparmio delle forze. Invece, al chilometro 168, l'irriducibile Graczyk, con la fresca verve dell'atleta in torma, si proiettava una volta ancora all'attacco, dopo essersi evidentemente concertato con Angla¬ de. Anglade seguiva la ruota del suo impareggiabile gregario, e, nella scia dei due, futono pronti ad infilarsi Van Est, Molcnacrs, Pauwels, ' c Baldini. Caen era distante 45 chilometri, ed il sestetto prese subito il largo II gruppo, questa volta, non seppe oppure non volle rispondere con pari decisione. Indietro, dei c grandi » erano rimasti Rivière e Nencini: ma Rivière non poteva logicamente impegnarsi a dar una mano all'italiano ai danni del suo compagno di squadra Anglade: e Nencini, prima perse tempo prezioso in una caduta, poi, messi in atto alcuni tentativi di riscossa senza eccessivo successo, pensò che, in fin dei conti, nel drappello di testa pedalava Baldini, e, imitando Rivière, fini con il rassegnarci. Ora, l'interrogativo nasce spontaneo: Baldini avrebbe dovuto collaborare alla fuga oppure noi Baldini, in realtà, aspettò disposizioni da Binda, se il commissario tecnico gli avesse ordinato una tattica rinunciataria magari avrebbe anche obbedito all'imposizione. Ma Binda non potè passare, non giunse al suo fianco, dal momento.che la strada era diventata strettissima, e Baldini, quindi, si attenne alla logica, cioè giocò lealmente la sua. carta, partecipando all'azione, sia pure senza spingere al massimo per non aggravare in misura considerevole i guai di Nencini. Il risultato già lo abbiamo detto: i sei al traguardo si trovarono in vantaggio di 6'19". Ma l'ultima parola certo non è ancora detta, il « Tour » si diverte a regalare sorprese così grosse da scoraggiare qualsiasi pur cauta previsione. Certamente, il passo in avanti compiuto da Anglade è di notevole importanza, ma altrettanto peso ha il balzo fatto da Baldini, diventato il nostro capitano, non sappiamo se definitiva o temporaneo. I colpi di scena si sprecano, scoppiano per l'aria -come divertenti fuochi d'artificio. Stasera siamo andati dai Nazionali di Francia e dai Nazionali d'Italia: Rivière non serba rancore ad Anglade, Nencini non serba rancore a Baldini, ed all'apparenza sembrano davvero sinceri. Forse aspettano che Anglade e Baldini siano disposti a rendere, presto o tardi, la cortesia. Magari presto, forse già domani sui 189 chilometri della Caen - Saint Malo, anche se la corsa, adesso che un Nazionale di Francia, uno dei favoriti addirittura, è in maglia gialla, si presenta con diverso aspetto. Adesso, tocca a Nencini di partire all'attacco. Gigi Boccacini L'italiano Baldini in testa al gruppo dei fuggitivi nella tappa di Caen (Telefoto)

Luoghi citati: Caen, Francia, Italia