Per lunghi disperati minuti hanno tentato di trattenere il pazzo penzolante dal 5° piano

Per lunghi disperati minuti hanno tentato di trattenere il pazzo penzolante dal 5° piano Folla in allarme a borgo S. Donato per fa triste vicenda d'un anormale Per lunghi disperati minuti hanno tentato di trattenere il pazzo penzolante dal 5° piano Il giovane, già condannato per ratto di minore, era in licenza dal manicomio di Aversa - Da Giaveno viene a Torino e insidia una bimba al cinema - Arrestato, fugge - Inseguito dagli agenti, sale al sommo d'un edificio e scavalca la ringhiera - Un inquilino e un poliziotto riescono ad afferrarlo, ma quello si dibatte e sono costretti a lasciare la presa - Il pazzo si sfracella nel cortile - Morto all'ospedale Un pazzo In «licenza» concessadal manicomio è stato prolagoni- sta di un drammatico episodio; alla fine, per sfuggire alla poli-zia, si è lancialo dal quinto pia-no ed 6 morto qualche ora dopo ai all'ospedale. E' un giovane di 25 - anni, Mario Vicini, orfano di pa dre. Nato a Torino, abitava in 1 frazione Villnnova 37 del Comune -1 di Giaveno, dove sua madre e sua o sorella gestiscono una osteria. Maniaco sessuale, nel 1956 era stato arrestato e condannato a un anno e cinque mesi per ratto di minore. Nel 1958 aveva subito una nuova condanna a 11 mesi per|tentata violenza a una bambina, t Dopo il carcere era stato asse- gnato al manicomio criminale di Aversa. jllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll UHI Era stato dimesso due mesi addietro In via di esperimento e sotto sorveglianza: cioè era tenuto a presentarsi ogni domenica al carabinieri del suo paese, a non assentarsi da Giaveno senza uno speciale permesso e ad essere a casa dal tramonto all'alba. In questo periodo lavorava in campagna, come bracciante. Non risulta che dal giorno che tornò da Aversa egli avesse, prinia di ieri, trasgredito a questi ordini. Ieri pomeriggio il Vicini lasciava Giaveno senza autorizzazione e veniva a Torino. Alle 17 è i<n un cinema di borgo San Donato. La sua mania ha avuto il sopravvento. Si siede di fianco a una bambina di sei anni che è con la madre e con altri due fratellini. A un certo momento la signora nota una mossa dell'uomo. Sta attenta e s'accorge che 1 suoi sospetti sono fondati. Allora si alza] dì scatto e lascia andare al glo-J vane un manrovescio. Il Vicini si! alza, reagisce, la signora insiste, nelle accuse. Interviene 11 direttore di sala che Invita i due nel suo ufficio. | Qui la donna spiega l'accaduto, mentre il giovane nega, ma con discorsi un po' sconclusionati. Il direttore del cinema decide di chiamare la polizia e telefona al commissariato. Il giovane non sembra Impressionarsi per questo fatto. Pochi minuti dopo arrivano gli agenti, prelevano il Vicini e lo portano al commissariato. Incomincia l'interrogatorio e intanto si cercano l precedenti del fermato. Non è difficile rendersi conto che la signora aveva certamente agito contro d'i lui per motivo fondato. Pochi minuti prima delle 19 I verbali d'interrogatorio sono redatti e firmati, il Vicini deve essere trasferito, in stato di arresto, alle « Nuove ». Viene portato fuori: ma mentre sta per salire sulla camionetta, con mossa ful- mlnea, riesce a fuggire per viaPeyron. Due agenti gli sono alle calcagna. All'altezza del numero 11) svolta nel portone. Sotto l'andito c'è un'inquilina, la signora Maria Cazzola, che aspetta il marito per uscire; Il fuggitivo, passando di corsa, le dà uno spintone, poi Imbocca le scale. Arrivano gli agenti,, s'informano da che parte è andato l'uomo. In tanto arriva anche il marito del la signora Cazzola, Mario di 32 anni, operaio della Fiat, 11 quale si unisce alla polizia. Tre agenti rimangono sotto il portone per evitare che il Vicini fugga, uno prende l'ascensore insiemo con il Cazzola per tentare di precedere il giovane in alto. Mentre l'ascensore salo verso il sesto plano, si odono forti rumori: è 11 giovano che sta sbattendo tutte le porte e I cancelli che danno su, balconi del pianerottoli per vedere se trova una apertura in cui infilarsi. Al quinto piano un colpo più forte: il fuggitivo ha sfondato una porticina In legno elio dà in uno sgabuzzino dell'appartamento aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiM , del signor Fontana, ispettore del In Dogana. L'agente e 11 Cazzola fermano l'ascensore, entrano nello sgabuzzino che a sua volta dà sul balcone dell'alloggio. Il Vicini sta già scavalcando la" ringhiera, ti appeso sul vuoto e cerca di dondolarsi, evidentemente per tentare di gettarsi sul balcone sottostante. Come vede 1 due Inseguitori si mette a urlare: «Lasciatemi andare, altrimenti mi getto» L'agente e l'inquilino a loro volta gridano per invitarlo a tornar su. Riescono ad afferrargli le braccia, attraverso le sbarre della ringhiera. La corsa e l'inseguimento per la strada hanno richiamato nel cortile dello stabile molta gente e le grida hanno fatto affacciare tutti gli Inquilini delle case che danno sul cortile. « Lasciati tirare » insistono i due che sono sul balcone, ma il pazzo si agita, grida che vuol buttarsi. Il suo corpo si dibatte paurosamente. La gente, sotto, ha lasciato un gran vuoto perché è evidente che da un momento all'altro lo sventurato precipiterà. Uno degli agenti elio è al pianterreno telefona ai vigili del fuoco perché accorrano sul posto con i teloni. La presa delle mani del pazzo s! fa più lenta; ora stringe nori più le sbarre verticali, ma il bordo di cemento e 1 due soccorritori, per tenergli 1 polsi, devono stare sdraiati Bui cemento, protesi in basso. Entrambi, alla fine, si troveranno con le braccia escoriate. Il pazzo continua ad agitarsi e a urlare. Passano in questo modo altri lunghissimi minuti. Ad un certo punto 11 Vicini lascia la presa: l'agente e il Cazzola riescono ancora per qualche istante a tenerlo sospeso per le braccia, ma poi queste sfuggono alle loro mani e il corpo precipita: spezza i fili della biancheria stesi al quarto piano, poi quelli del terzo e s'abbatte sul cemento davanti alla folla. Lo sciagurato viene caricato sul furgone della polizia e portato all'ospedale Maria Vittoria dove lo accoglie 11 dott. De Nardo. La. prognosi è rlservatlssima. Allo 22,30 11 Vicini è morto senza avere ripreso conoscenza. p Mario Vicini nel pronto soccorso del Maria Vittoria. Una sua recente fotografia. La casa dove è avvenuta l'allucinante tragedia

Persone citate: Bui, Cazzola, De Nardo, Fontana, Maria Cazzola, Mario Vicini

Luoghi citati: Aversa, Giaveno, Torino