Defilippis primo al traguardo di Dieppe ma Nencini perdo la maglia gialla

Defilippis primo al traguardo di Dieppe ma Nencini perdo la maglia gialla Foga di cinque corridori e vittoria in volata dell'italiano Defilippis primo al traguardo di Dieppe ma Nencini perdo la maglia gialla Il francese Groussard in testa alla classifica generale del Tour - Grave caduta di Hoevenaers che forse non potrà continuare la gara - Curioso equivoco alla partenza per il pagamento di alcune paia di guanti ai ciclisti spagnoli - Oggi la Dieppe-Caen di 213 km. (Dal nostro inviato speciale) Dieppe, 28 giugno. Defllippis ha vinto la tappa e Nencini ha perso la maglia gialla. Il bilancio della squadra italiana, nell'altalena del Tour, è in equilibrio. Anzi, mentre la soddisfazione per il successo del corridore torinese è notevole, ben scarso è invece il dispetto per non essere più al comando della classifica generale. La difesa ad ogni costo del primato si era fatta ormai dura e pericolosa, per rintuzzare le offensive che si rinnovavano di chilometro in chilometro, bisognava spendere energie troppo preziose, addirittura indispensabili per il futuro: prova ne sia che oggi Nencini alla partenza da Dunkerque sembrava quasi rassegnato. In effetti il toscano nella fase iniziale reagì con la consueta decisione ai vari tentativi che via via avevano messo alla ribalta uomini ben noti per le loro legittime aspirazioni al trionfo finale. Poi, dopo circa due ore di gara, il nostro caposquadra lasciò via libera a un regionale, Viot, assolutamente sconosciuto, che scattò tallonato da un nazionale di Francia, Robert Cazala. Nella scia dei due si cacciarono Groussard e Picot, quindi venne il turno di Defllippis, che uscì dal gruppo poco convinto della fuga, visto che si era a circa 120 chilometri dal traguardo. Tra i cinque il più attivo era Groussard, un giovanotto di 27 anni, reputato per le sue doti di buon velocista, il quale, in classifica generale, era decimo a 2'46" da Gastone; lo aiutavano Picot, suo compagno di squadra, e Viot; Cazala e Defllippis, invece, badavano semplicemente a non rompere la azione altrui. Si limitavano cioè a una naturale correttezza sportiva, entrambi sicusfc che ben presto il plotone, sotto la spinta degli italiani, si sarebbe svegliato scatenando l'offensiva. Invece, il plotone si addormentò su un placido ritmo di corsa, dal quale non lo scosse né una foratura di Anglade, né una brutta caduta di Hoevenaers. I cinque, avanti, volavano a medie da record, Groussard faceva il diavolo a quattro, il suo vantaggio aumentava ad ogni cronometraggio. I cinque arrivarono perfino a transitare con quasj T di vantaggio sul grosso, nel quale Nencini assisteva impassibile agli avvenimenti. Sembrava che non dovesse cambiare più nulla, ed invece la maglia gialla in carica, ad un certo punto, dovette sentirsi toccata nell'orgoglio. In pochi chilometri, organizzò un sensazionale inseguimento, al quale, per essere proprio sìnceri, non tutti gli italiani coadiuvarono con il medesimo slancio. Se la Dunkerque-Dieppe fosse stata soltanto un po' più lunga, Groussard probabilmente non avrebbe potuto trarre i legittimi frutti dalla sua sfibrante fatica. Ma l'ultimo residuo di forze gli fu sufficiente, irruppero sul circuito di Dieppe, lui e i suoi compagni dì avventura, 3' e 7" prima del gruppo. I cinque compirono il giro, si affacciarono sul rettilineo di arrivo con Cazala e Defllippis, evidentemente più freschi, al comando. Caza la, ai 250 metri, operò un allungo velocissimo ma Defllip pis, la cui forma è tornata quella dei periodi belli, rispo se con estrema facilità, imponendosi senza sforzo. • Insomma, una vittoria di tappa che ci fa comodo e l'addio, speriamo temporaneo, alla maglia gialla. Altro di nuovo? Il riaccendersi, per ora molto in sordina, delle solite polemiche per gli italiani che non tirano e poi trionfano all'arrivo, e il forte ritardo di Hoevenaers. Per le polemiche, poco o nulla da dire, nessuno francamente è in grado di rimproverare Defllippis per non aver aiutato Groussard a scalzare Nencini e perì aver poi fatto la volata Per Hoevenaers, invece, la faccenda è purtroppo seria: il belga è ruzzolato al rifornì-, mento, si è prodotto una profonda ferita al capo, ha perso' moltissimo sangue. Il medico j del Tour lo ha medicato alla bell'e meglio, gli ha avvolto la testa in un turbante di bende, e Hoevenaers, con moltissimo coraggio, aiutato da parecchi gregari è riuscito a portare a termine la velocissima prova, sia pure con un ritardo di 10'17". Una radioscopia eseguita nell'ospedale di Dieppe nel tardo pomeriggio ha permesso di stabilire per fortuna la assenza di ogni frattura, ma non si sa comunque se il belga sarà» in grado di presentarsi domani alla partenza per la quarta tappa, la Dieppe-Caen, di 213 chilometri. Accennavamo alle polemiche: sotto sotto l'ambiente è in eterna caccia di scandali e di scolpi di scena. Così stamani, Nencini è stato visto consegnare coram populo al raduno di partenza del denaro ai corridori spagnoli e la voce, messa subito in circolazione, ha dovuto aspettare alcune ore prima di essere annullata dalla versione esatta dei fatti (Gastone stava soltanto pagando alcune paia di guanti) Non basta: Nencini — racconta una notizia data stasera come certa — è fuori di sé dalla rabbia, accusa apertamente Binda di non averlo avvisato che, fra gli uomini in fuga, c'era anche Groussard, uomo ben piazzato in classifica generale Una rapida visita presso l'albergo che ospita gli italiani ha permesso di stabilire che Binda, non potendo oltrepassare 11 gruppo con la vettura, mandò avanti Bruni a riferire al < capitano > che Groussard, appunto Groussard, era in fuga e che il suo vantaggio oscillava sui 3' circa. Il colpo di scena di un dissenso in seno alla nostra squadra è quindi svanito come una bolla di sapone. Gigi Boccacini cc76Ordine di arrivo: 1) Defllippis, 211 Km. in 6 ore 01'35" (tempo ■iiiiiniiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii con l'abbuono 5 ore 0'35"); 2) Cazala, 5 ore 01'05": 8) Groussard, s. t.; 4) Viot a 3"; 5) Picot a 7" ; 6) Jaroszewicz n 3'6" ; 71 Darrigade a 3'7", che balte il gruppo comprendente tutti gli italiani e gli altri migliori, ad eccezione di Hoevenaers, giunto 121" a 10'17" dal vincitore. Classifica generale: 1) Groussard, 13 ore 46'8"; 2) Nencini a 25"; 3) Simpson a 47"; 4) Anglade a 56"; 6) Van Est a l'16"; 6) Adriaenssen a l'49"; 7) Rivière a l'57"; 8) Planckaert a 2'20"; iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii » i iiii 9) Van den Borgh a 2'47"; 10) Pambianco a 3'33": 13) Baldini a 4'15"; 27) Massignan a 5'49" elicsi firn generale a riquadro: 1) Francia 41 ore 13'10": 2) Italia 41 ore 18'53". tmsgkp La vittoriosa volata dell'italiano Nino Defllippis davanti al francese Cazala sul traguardo di Dieppe (Telefoto)

Luoghi citati: Dunkerque, Francia, Italia