Per l'ippodromo che si inaugura a Torino studiati gli impianti di New Yorh e di Tokio

Per l'ippodromo che si inaugura a Torino studiati gli impianti di New Yorh e di Tokio intitolato a Federico Tesio il campo di galoppo più bello d'Europa Per l'ippodromo che si inaugura a Torino studiati gli impianti di New Yorh e di Tokio Una giovane donna, laureata in architettura, ha progettato le costruzioni - Il "centro,, è sorto tra Stupinigi e Vinovo - Domenica prime corse, tra cui un premio di 6 milioni H nuovo ippodromo di Torino in sostituzione del «vecchio > campo di Mirafiori, sta sorgendo su un'area di 826 mila metri quadrati, che si estende su una lunghezza di oltre due chilometri ai lati della strada da Stupinigi a Vinovo. E' uno dei più imponenti e il più moderno tra gli inv!:xr.t: ippici d'Europa. La prima pnrte dell'ippodromo è terminata: si tratta di que'ua che riguarda le corse al galoppo. Domenica alle 16 essa sarà inaugurata con la disputa di un premio dotato di sei milioni eli lire e di altre sette corse. Pino ai mesi precedenti l'ultima guerra le corse dei cavalli costituivano un richiamo mondano ricco di fascino. Le tribune di Mirafiori nelle giornate del « Principe Amedeo » o di altri famosi premi apparivano salotti del gran mondo, dove l'eleganza torinese rivaleggiava con quella di Parigi. Negli anni della guerra le tradizioni si sfasciarono e alla ripresa del '45-'46 il pubblico era diverso: il «tono dell'ambiente apparve più semplice. All'ippodromo molti spettatori si recavano soprattutto per il gioco. Intanto in molte città italiane ed anche nella nostra le corse al galoppo avevano dovuto cedere una parte del loro regno al trotto, il ramo cadetto che con passi da gigante era entrato più profondamente nel cuore del nuovo pubblico. Per queste e altre circostanze l'ippodromo di Mi- rafiori apparve Buperato: strutture inadeguate e per organizzazione interna insufficiente rendevano meno attraente le manifestazioni. La pista del trotto, relegata lontano, dentro quella del galoppo, non permetteva di seguire perfettamente le prove. Si decise cosi la costruzione di nuovi impianti moderni e funzionali. Il comm. Carlo Marangoni, proprietario di una delle più gloriose scuderie torinesi, la «Sangone>, e l'avv. Guido Bianchetti, presidente della So svpuzaRdascpcrzpTcietà torinese per le corse deli acavalli, si impegnarono, perjsl'impresa che presentava noni e poche difficoltà. La società Campo di Mirafiori, con alla guida dapprima lo stesso commendator Marangoni e poi il dott Emanuele Nasi, curò l'attuazione pratica dell'idea. Essa trovò nell'architetto signora Rosa Maria Renoglio Cavanna una buona interprete dei desideri degli appassionati di gare. Laureatasi da poco tempo, questa giovane torinese si accinse con entusiasmo a varare i progetti per le tribune ed i vari impianti. Girò Italia ed Europa, visitò i più importanti campi dì corse del trotto e del galoppo, le scuderie. Studiò i disegni ed 1 plastici dei maggiori ippodromi d'America (soprattutto il famoso Roosevelt di New York) e di quello di Tokio, costruito nel dopoguerra con concetti assolutamente nuovi ed estremamente funzionali. Quanto è uscito dagli studi è ora — realizzato — a due passi da Stupinigi. Domenica si potrà ammirare l'elegante ar¬ monia della grande tribuna del galoppo, in gran parte ricoperta di vetro, lunga 150 metri, con 3100 posti a sedere, una tribuna funzionale e artistica nello stesso tempo. Sotto di essa sono sistemati tutti i servizi; nulla è rimasto allo scoperto e la pioggia non spaventerà più i frequentatori. Per raggiungere l'ippodromo è stato organizzato un servizio di autobus da Porta Nuova e si sta studiando un collegamento ferroviario con au¬ tomotrici sulla vicinissima linea di Pinerolo. L'Ippodromo del galoppo sarà intitolato ad un nome illustre della storia dell'ippica italiana, un uomo nato nella nostra città, e che ora riposa nel cimitero di Torino: a Federico Tesio, il « mago di Dormello », che ha saputo portare l'ippica italiana ai più grandi trionfi. Sul campo « Federico Tesio » si correrà domenica il Gran Premio d'Inaugurazione, un « handicap > dotato di 6 milioni di lire, sulla distanza di 2200 metri. Trentasei cavalli vi sono iscritti e, dopo la pubblicazione dei pesi, è certo che almeno dodici o quattordici di essi saranno in corsa. Nella prova Tiziano porterà la casacca bianca e rossa che fu dì Federico Tesio; la moglie ed il marchese Incisa, che è comproprietario della « Dormello-Olgiata > hanno voluto essere presenti alla grande festa dell'ippica torinese. Con Tiziano saranno in gara i cavalli della scuderia Mantova, della Razza del Soldo, scuderia Ticino e molte altre. I fantini più noti saranno in pista, da Camici che monterà Tiziano a Parravani, da Pacifici a Renzoni, a Gabbrlelli, a Bonvini, al nuovo asso Carlo Panici, considerato la miglior giovane «frusta» d'Italia. La riunione torinese avrà il suo « clou » nel Gran Premio Principe Amedeo (L. 10 milioni e mezzo, 2400 metri) del 10 luglio; ma offrirà altre importanti gare: il 29 giugno il Premio Royal Mares (due milioni), domenica 3 luglio il Gran Steeple Chase di Torino (tre milioni, ad ostacoli), il 17 luglio la Gran Corsa dì Siepi di Torino (tre milioni). e. r. sr.ss Il quadro degli impianti illustrato ai tecnici durante la visita al nuovo ippodromo La progettista ardi. Rosa Maria Renoglio- Cavanna