Nessuno chiede la parola nella sedala per il disarmo
Nessuno chiede la parola nella sedala per il disarmo Nessuno chiede la parola nella sedala per il disarmo Dopo l'inutile rianione di tre minuti ieri a Ginevra l'on. Martino replica ad accuse russe (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 22 giugno. La seduta di oggi della Conferenza del disarmo è durata appena tre minuti, dando più tardi luogo ad alcuni vivaci strascichi. Presiedeva per ordine alfabetico il delegato cecoslovacco Nosek, il quale ha subito chiesto ai suoi colleghi chi di essi intendeva parlare per primo. Nessuno ha risposto, né per gli occidentali, né per gli orientali. Egli ha allora ripetuto per due volte l'invito, ma il risultato è stato sempre lo stesso. Constatato quindi che lo «sciopero dei discorsi » continuava e che non accennava a finire, ha tolto la seduta e l'ha rinviata a domani. Le cose sembravano ormai liquidate in questa maniera, quando improvvisamente, più tardi, i rappresentanti delle cinque potenze orientali, fra cui il capo della delegazione sovietica Zorin, hanno diramato un comunicato in cui, prendendosi a pretesto il silenzio dei delegati occidentali, si accusava questi ultimi di voler silurare la conferenza. La replica dell'on. Martino è stata immediata. Anche a nome dei rappresentanti delle potenze occidentali, egli ha infatti dichiarato fra l'altro: «E' vero che nemmeno i rappresentanti dei Paesi occidentali hanno chiesto la parola, ma nella seduta di ieri io avevo posto parecchi quesiti e fatto qualche proposta concreta, quesiti « proposte che attende¬ a ù i a i e é o o n a i vano una risposta da parte del delegati delle potenze orientili. Essi avrebbero potuto dare questa risposta se non avessero voluto cercare il pretesto per un aggiornamento della conferenza del quale incolpare gli occidentali». Si prevede che la seduta tfi domani, con il ritorno a Ginevra del delegato francese Moch e con un intervento del rappresentante dell'Inghilterra Ormsby Gore, sarà alquanto agitata. Ad ogni modo la conferenza del disarmo è ormai l'unico ponte attraverso il quale può continuare il dialogo fra l'Occidente e l'Est e quindi, in generale, si ritiene che si rifletterà molto prima di aggiornarla. 1. f.
Persone citate: Zorin
Luoghi citati: Ginevra, Inghilterra
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