Dibattito alla tv inglese sui "pappagalli,, italiani

Dibattito alla tv inglese sui "pappagalli,, italiani Molestano le ragazze mtranlere Dibattito alla tv inglese sui "pappagalli,, italiani Dodici belle londinesi furono infastidite a Roma, Firenze ed anche ad Assisi, la «città santa* - La difesa del rappresentante dell'Ente turistico italiano (Dal nostro corrispondente) Londra, 21 giugno. Con l'avvio della stagione turistica, si riparla dei « pappagalli della strada», quel tipico fenomeno italiano che, se gradito a certe irrequiete visitatrici alla ricerca del « fascino latino », lascia invece in innumerevoli straniere una impressione di villania e di infantilismo. L'argomento è stato oggetto, questa voltr, di una breve discussione sv.gli schermi televisivi, in cui l'ingrato e delicato compito di spiegare, giustificare e minimizzare il nostro « pappagallismo » è stato svolto — con molta abilità — da Renato Guerrieri, direttore dell'Enit (Ente Nazionale Italiano-Turismo) in questa capitale. Il dibattito h stato inserito nell'edizione di ieri sera del programma « Panorama », una delle trasmissioni predilette dal pubblico britannico. Le lamentele sono state pronunciate dalla signora Johnson, una donna sui quarant'anni, recatasi, poche settimane fa in Italia, con una frotta di dodici graziose fanciulle fra i diciotto e i vent'anni, una delle quali sua figlia. La signora Johnson si è presentata a « Panorama » spontaneamente: sapeva che i suoi organizzatori cercavano persone con esperienza diretta del « pappagallismo » italiano: ha pensato di poter offrire ampie e inconfutabili testimonianze. Per dare maggior peso alle sue parole, ha condotto con sé, davanti alle telecamere, quattro « vittime » dei nostri Casanova, sua figlia e tre altre signorine della giovanile brigata. Le dodici fanciulle — ha narrato la distinta signora — furono infastidite in tutte e tre le città visitate: Firenze, Roma e perfino (con loro meraviglia) ad Assisi, la « Città Santa». Gesti gravi e scorretti non ne furono mai commessi, ma per tutto il viaggio, la comitiva fu sottoposta — ha spiegato la Johnson — a un estenuante assedio da parte di rappresentanti del sesso maschile. < Era come essere perseguitati da un nugolo di zanzare », ha aggiunto una delle ragazze, il cui ricordo dell'Italia è ora quello di un magnifico Paese, i cui giovani non esitano a fare le più pietose figli re nella vana speranza di rapide conquiste. « Ci attorniavano continuamente, perfino nelle chiese — ha rilerito un'altra signorina Ci assillavano ripetendo: «Che bella! », ci invitavano in macchina, non si lasciavano scoraggiare neppure dal più secchi rabbuffi ». « Ho viaggiato tutta Europa — ha commentato la Johnson — ma non mi era mai successo qualcosa di slmile ». La signora britannica si considera però fortunata se ricorda le fosche descrizioni, udite a Roma, da una anziana istitutrice danese, reduce da un giro nel Meridione, con una comitiva di fanciulle scandinave. La dama di Copenaghen raccontò a quella di Londra che la condotta degli uomini, a Napoli, era stata addirittura « insopportabile », e in Sicilia le sue ragazze potevano uscire solo «se accompagnate dall'esercito». (Sarà vero? Questa ultima affermazione sa un po' di romanzesco). Comunque, tanto le dodici inglesine quanto le giovani scandinave, si sarebbero trovate d'accordo su un punto: l'Italia è bellissima, ma non per signorine sole. Cosa poteva fare, di fronte a tali critiche, 11 nostro « difensore », dott. Guerrieri? E' ricorso alla diplomazia. Ha ammesso l'esistenza dell'irritante fenomeno, ma ha detto che è sovente un « omaggio », seppure goffo, alla bellezza delle visltatricl. Spesso — egli ha aggiunto — la colpa non è tutta dell'uomo, sottoposto a « provocazioni », magari involontarie, o dovute a superficiale conoscenza della mentalità locale. Con queste osservazioni b1 è concluso il programma che, secondo il giornale News Chronicle, avrà l'effetto opposto a quello sperato dalla signora Johnson: e « ispirerà un eccezionale afflusso turistico In Italia». m. ci.

Persone citate: Casanova, Guerrieri, Johnson, Renato Guerrieri