Un'italiana sedotta accoltella un amico che le dice: "il tuo innamorato non tornerà,,

Un'italiana sedotta accoltella un amico che le dice: "il tuo innamorato non tornerà,, THEST E V E € K X EE A A PARIGI Un'italiana sedotta accoltella un amico che le dice: "il tuo innamorato non tornerà,, E' una cameriera di 25 anni, prossima a diventare madre; l'amante è partito per l'Italia con un pretesto - La vittima, non grave, ha perdonato (Nostro servizio particolare) Parigi, 16 giugno. La cameriera italiana Rosetta Spica, di 25 anni, ha accoltellato il connazionale Giuseppe Maiullari, di 27 anni, il quale era andato a informarla che il suo fidanzato Sergio P. (non meglio precisato dalla polizia), partito per l'Italia il 30 maggio, non sarebbe più ritornato. Lo stato di Giuseppe Maiullari, sebbene grave, non è disperato ed i medici assicurano che si salverà; in quanto alla donna, che attende un figlio per agosto, è stata rinchiusa in carcere. La Spica ha dichiarato al commissario di polizìa: < Quando ho saputo che Sergio non sarebbe ritornato mi sono sentita impazzire. Mi sono messa ad urlare e Giuseppe ha tentato di calmarmi. C'era un coltello vicino a noi e senza capire ciò che facevo l'ho afferrato e ho colpito a caso ». Rosetta si sposò giovanissima in Italia, ma il suo non fu un matrimonio felice, e sei anni fa si separò dal marito per venire a lavorare in Francia. Non aveva avuto difficol- tà a trovare una occupazione come cameriera presso una famiglia che abita in avenue Victor Hugo, vicino alla piazza dell'Etoile, ed a poco a poco aveva dimenticato la sua dolorosa esperienza matrimoniale. L'anno scorso, alla fine delle vacanze, incontrò un giovane operaio italiano, Sergio P., e se ne innamorò. Gli disse la verità sul suo passato, deplorando che le leggi italiane non le permettessero di divorziare e di risposarsi con lui. < Però avremo un figlio, e sarà quello il nostro vincolo », disse la giovane donna all'amante, il quale sembrò lietissimo di quella soluzione. Alcuni mesi fa, tuttavia, il giovane dichiarò che il lavoro lo costringeva ad assentarsi spesso, ed incominciò a trascurare Rosetta, la quale ebbe i primi sospetti sulla sua sincerità. Alla fine di maggio egli le disse che doveva tornare in Italia per sistemare una questione di eredità. Sergio P parti lasciando la amante disperata, ma non scrisse. Invano Rosetta aspet¬ tava che passasse il portalettere. Invece vide arrivare, sabato scorso, Giuseppe Maiullari, che Sergio P. le aveva presentato a suo tempo come il migliore amico. La giovane donna lo interrogò: «Sì, mi ha scritto — rispose il Maiullari —, sta bene, ma ho l'impressione che non lo rivedremo presto >. Rosetta si mise a piangere e l'altro tentò di calmarla, promettendole di ritornare l'indomani con notizie più precise. Domenica, Rosetta era di riposo e se ne stava in camera sua. Era afflitta e non aveva voglia d'uscire. Non aveva mangiato nulla dalla sera prima. Il Maiullari, vedendola in quello stato, non ebbe il coraggio di dirle la vnrità. Tornò da lei ieri sera, dopo cena, e trovandola un po' più calma, si decise ad annunciarle che Sergio non sarebbe tornato mai più: «Forse glielo dissi un po' brutalmente, ma in questi casi non si sa proprio come fare », ha detto oggi il Maiullari all'ispettore di polizia che l'ha interrogato all'ospedale. E ha aggiunto: «Ditele che le perdono >. |. m.

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