Si cerca di dimostrare che il Comune è responsabile del crollo di Barletta

Si cerca di dimostrare che il Comune è responsabile del crollo di Barletta Si cerca di dimostrare che il Comune è responsabile del crollo di Barletta Qualcuno dovrà pagare il mezzo miliardo di danni ai parenti delle cinquantotto vittime - Per questo viene messa io risalto la mancanza di controlli da parte dell' amm lustrazione pubblica (Dal nostro inviato speciale) Tranl, 14 giugno. Le leggi esistono in Italia, e spesso, oltre ad essere in gran numero, sono anche poco chiare, si che trovarne l'interpretazione esatta non è sempre una impresa tra le più facili. Ed esistono anche — tutt'altro che in scarsa quantità — le disposizioni perché sia attentamente vigilata la loro applicazione. Non solo: ma mentre una copia di queste circolari viene inviata a tutti | ^L^^^L'"^?.^^!;..""'?1.1^ viene addirittura pubblicata in alcuni magnifici volumi. Benissimo: ma chi controlla che queste disposizioni non finiscano chiuse in un cassetto o gettate su un tavolo in attesa che altre disposizioni ed altre circolari le seppelliscano Julinitivainente? « Non è materialmente possibile che qualcuno di noi eserciti un controllo — ha ammesso oggi il segretario gene¬ rale del Comune di Barletta, dott. Domenico Caporusso, quando si è trovato davanti ai giudici — su tutta l'attività dei vari uffici. Di queste circolari con le disposizioni perché la legge venga applicata ne arrivano a centinaia durante l'anno. Non dovremmo far altro, se ci limitassimo a vigilare perché tutti le osservino ». Non era, non doveva essere, oggi, il segretario generale del Comune di Barletta nella posizione più comoda e più tranquilla. Testimone, si, in questo processo per il crollo dell'edifìcio in via Canosa; ma con un ruolo del tutto particolare. Il programma dell'accusa è stato chiaro sin dall'inizio: trascinare nel vortice delle responsabilità l'Amministrazione comunale, potrebbe significare per tutti la soluzione dei gravi, anzi dei gravissimi problemi finanziari che si nascondono dietro la faccia¬ ta. I danni per la sciagura ammontano a circa mezzo miliardo di lire, secondo un calcolo approssimativo. E dove trovarlo mai tanto danaro se non si riesce ad agganciare il Comune? Ma come trovare questo legamej questo nesso fra la sciagura e l'attività dell'Amministrazione comunale se non attraverso gli eventuali errori dei funzionari che, indipendentemente dalla questione esaminata sotto il profilo penale, non avrebbero esercitato i controlli dalla legge previsti? La conseguenza di questa situazione è stata che oggi i tre testimoni presi in esame — il segretario generale dott. Caporusso, l'attuale assessore ai Lavori pubblici dott. Gaetano Chiummo, e l'ex-assessore dott. Duilio Maglio — hanno finito col trovarsi nella singolare posizione di imputati, sia pure sul piano teorico. D'altro canto, che tutto s Barletta, almeno nel campo dell'edilizia, si sia svolto con perfetta regolarità, forse é molto azzardato affermarlo Sarebbe sufficiente, infatti, prendere in considerazione il fatto che in pratica il controllo degli immobili per ottenere il rilascio del certificato di ul timata costruzione, era affidato ad un vigile urbano, che s'i limitava — tranne che in alcuni casi eccezionali — a dare uno sguardo al progetto. Ma che violazioni precise e clamorose si siano verificate a Barletta nessuno è in verità riuscito ad accertarlo. L'accertamento di maggior rilievo, al termine di una indagine complessa, prolungatasi per l'intera mattinata, ha finito con l'essere costituito dal fatto che a Barletta i prò- getti delle nuove costruiivenivano comunque presentati senza essere corredati dai calcoli statici; che, in contrasto con quanto sostiene l'accusa, il rilascio del certificato di ultimata costruzione (per le opere che non prevedono conglobati cementizi) non deve essere subordinato alla esibizione del certificato di collaudo; e che a Barletta molte pratiche venivano abbondantemente siglate dagli amministratori, senza però che alcuno le esaminasse e soprattutto provvedesse a vigilare sull'applicazione della legge e delle disposizioni prefettizie. Domani si tornerà a parlar dell'argomento, g, g. Il iil bno Mobilio h ei i tlli dli Il vigile urbano Mobilio, che eseguiva i controlli degli edifici a Barletta, in attesa di deporre al processo (Tel.) (Dal nostro inviato speciale) rale del Comune di Barletta

Persone citate: Caporusso, Domenico Caporusso, Duilio Maglio, Mobilio

Luoghi citati: Barletta, Comune Di Barletta, Italia