Uno studente diventa ladro per pagare i debiti di gioco

Uno studente diventa ladro per pagare i debiti di gioco Uno studente diventa ladro per pagare i debiti di gioco E' un giovane liceale di buona famiglia - Ha rubato in una dozzina di eleganti appartamenti per rimediare le somme perse al «poker» (Dal nostro corrispondente) lGenova, 14 giugno. Uno studente della quarta liceo diventato ladro per pagare un debito contratto a « poker ». ha commesso dodici furti in eleganti appartamenti del quartiere di Albaro: il tredicesimo gli ha portato sfortuna ed è statj tratto in arresto dallo squadra mobile. Lo studente è il diciannovenne Melchiorre Sportelli, abitante in corso Italia 16. L'altra sera si era introdotto nella villa del rag. Antonio Retondi, in via Oderico 9. La domestica del professionista, che stava rientrando nell'abitazione in compagnia del fidanzato, Antonio Giustolisi di 24 anni, veniva avvertita dai vicini che poco orima un giovanotto dal fare sospetto era penetrato nel giardino. La domestica dava l'allarme e il giovanotto, che era già riuscito a raggiungere una stanza dell' appartamento, tentava di fuggire, ma veniva fermato dal Giustolisi e consegnato alla polizia. In questura veniva ident'ficato per Melchiorre Sportelli; in una delle tasche della giacca gli rinvenivano diversi gioielli di provenienza furtiva. Interrogato dai funzionari della Mobile, Io studente confessava di aver commesso dodici furti nel giro di un mese per pagare debiti contratti al «poker» con alcuni compagni di scuola. Il primo furto, il 10 maggio scorso, io aveva commesso ai danni del « Circolo nautico » di Quarto e gli aveva fruttato -ii mila lire. Il suo debito tuttavia ammontava a circa 70 mila lire, per cui lo studente aveva ripetuto i colpi ai danni di ville e di appartamenti incustoditi nella zona compresa fra Albaro e Nervi. Fra ì furti l'ultimo lo aveva compiuto l'altra sera nell'abitazione del sig. Brunetto Rossi, in via Capo di San ta Chiara 2, A/1, impossessandosi di 75 mila lire e trascurando nella fretta una borsa nella quale era custodita g una gross.' somma di denaro, circa tre milioni. Il debito di gioco, nel frattempo, era salito ad oltre centomila lire e lo Sportelli, di conseguenza, si era deciso a commettere il tredicesimo furto, prendendo di mira la villa del rag. Retondi. Il giovane ha confessato anche 1 nomi dei compagni di scuola con 1 quali giocava a «poker» e che sono risultati appartenenti, come lo Sportelli, ad ottime famiglie genovesi. E' probabile che a carico di costoro la squadra mobile jorga denuncia per gioco d'azzardo, mentre per alcuni di essi vi sarebbe l'aggravante della istigazione al furto: lo Sportelli ha infatti dichiarato che i suoi compagni dì gioco lo avevano spinto a rubare, minacciandolo di rappresaglie nel caso che non avesse provveduto a saldare al più presto i suoi debiti. c. m.

Persone citate: Antonio Giustolisi, Antonio Retondi, Brunetto Rossi, Giustolisi, Melchiorre Sportelli, Sportelli